Roma, sfrattato finanziere dagli alloggi per le forze dell’ordine

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Un risveglio con i blindati della polizia e gli agenti della polizia locale. Un finanziere e la sua famiglia sono stati sfrattati, con l’uomo colto da malore. Una vicenda questa avvenuta a Collina delle Muse. Un intervento che è andato in scena quando scoccavano le 7 di lunedì 10 marzo. Il tutto nonostante una legge proroga abbia bloccato gli sfratti che pendevano sulle forze dell’ordine e le loro famiglie che vivono negli alloggi di edilizia popolare a Montespaccato. E con una delibera dell’assemblea capitolina che, in sostanza, toglie il diritto di superficie alla società Boccea immobiliare. Un inquilino, nel corso di quei momenti concitati, ha ricordato: “Sono entrati alle sette di mattina. Come fosse un criminale”.  

“A Roma prevale l’interesse della rendita speculativa”

Sulla vicenda è intervenuta Asia-Usb. Che ha ribadito che è stato eseguito uno sfratto “per finita locazione di uno degli inquilini del piano di zona di Boccea appartenente alle forze dell’ordine. Questo – hanno specificato – a difesa di una società che in diritto di superficie ha costruito gli alloggi in violazione della legge sull’edilizia pubblica agevolata e ha applicato per anni canoni più alti. Questo – ha rimarcato – nonostante in consiglio comunale sia stata presentata da esponenti della maggioranza una proposta di revoca della concessione che non viene messa all’ordine del giorno per l’approvazione per il veto posto dall’assessore all’urbanistica Veloccia”.  

Per Asia-Usb, nella Capitale, “continua a prevalere l’interesse della rendita speculativa anche quando si tratta di edilizia pubblica. Tutto avviene nell’indifferenza degli uffici dell’urbanistica di Roma, della Regione Lazio, del ministero delle Infrastrutture, della prefettura di Roma che, ciascuno per le proprie responsabilità, non hanno fatto rispettare le prescrizioni di legge sottoscritte nelle convenzioni, attuato i controlli e applicato le sanzioni previste dalla legge per le gravi violazioni certificate”. Nella città eterna, hanno concluso, prosegue a prevalere “l’interesse della rendita speculativa anche quando si tratta di edilizia pubblica. Asia-Usb denuncia l’indifferenza delle istituzioni – hanno insistito – indifferenza complice che permette alla speculazione di farla da padrone, e solidarizza con chi ne è vittima e subisce la vergogna dello sfratto”.

“Superato il limite della drammaticità”

Una presa di posizione dura è arrivata pure da Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale: “Con lo sfratto ai danni di un finanziere e della sua famiglia, eseguito questa mattina a Collina delle Muse, abbiamo definitivamente superato il limite della drammaticità di una situazione che investe le tante famiglie degli appartenenti alle forze dell’ordine che abitano in quel piano di zona”. Uno sfratto eseguito, ha specificato, “con un notevole dispiegamento di mezzi della polizia, reparto mobile e polizia locale, che è la testimonianza di un cortocircuito creatosi il quale non tiene conto del provvedimento che blocca gli sfratti per le forze dell’ordine, né delle presunte violazioni operate in questo contesto. In queste ore mi attiverò nuovamente per comprendere meglio i contorni di questa incresciosa situazione e per cercare di trovare rapidamente una soluzione”.

Silvestri (M5S): “Presenterò interpellanza”

Sul tema ha espresso il proprio parere pure Francesco Silvestri, deputato del Movimento Cinque Stelle: “Lo sfratto di un finanziere nelle prime ore della mattinata rappresenta l’ennesimo atto vergognoso di logiche speculative a cui i vari livelli istituzionali non riescono a contrapporsi. Ad andarci di mezzo, questa volta, sono stati dei servitori dello Stato e le loro famiglie, in zona Montespaccato, i quali non meritano di essere trattati in questa maniera. Quando avevo messo delle soluzioni sul tavolo, avevo avvertito il Governo che se non si fosse fatto in fretta non ci sarebbe più stato nessuno da salvare. Ed è purtroppo quello che sta avvenendo. Noi continueremo a essere al fianco di questi agenti sotto sfratto e a chiedere ascolto per le loro ragioni e per questo presenterò immediatamente una nuova interpellanza. Mi aspetto che il Governo venga rapidamente a rispondermi”.

Raggi e Diaco: “Siamo indignati”

“Siamo indignati per lo sfratto eseguito stamattina a Collina delle Muse ai danni di un finanziere”. Cos’ l’ex sindaca, Virginia Raggi e consigliera pentastellata insieme al collega, Daniele Diaco: “L’uomo era in affitto in una casa di un piano di zona costruito con finanziamenti agevolati del ministero, con il supporto di Regione e Roma Capitale, proprio per dare casa agli esponenti delle Forze dell’ordine impegnati nella lotta alla criminalità organizzata. Eppure, nonostante i numerosi vincoli che avrebbero dovuto tutelare quegli inquilini, ad oggi gli stessi si trovano inspiegabilmente senza tutela. Continueremo a chiedere che le istituzioni, che hanno agevolato la costruzione di queste case, adesso risolvano questa situazione drammatica e mettano un freno alle nuove assegnazioni che la società costruttrice sta portando avanti, ignorando quei requisiti che sin dall’inizio erano ritenuti fondamentali per dare un alloggio dignitoso ai servitori dello Stato”.

De Priamo (FdI): “Approvare norma su alloggi per forze dell’ordine in mobilità” 

“Con un imponente dispiegamento di forze di polizia questa mattina, nel quartiere Montespaccato a Roma, un finanziere è stato sfrattato dall’alloggio popolare in cui risiedeva”. Questo l’incipit del senatore di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, che è andato avanti: “Nonostante una delibera dell’Assemblea capitolina che bloccava gli sfratti e una norma in discussione sulla situazione degli agenti delle forze dell’ordine in mobilità alloggiati in appartamenti di edilizia popolare, il finanziere sfrattato si è visto trattare come un delinquente o un occupante abusivo. In commissione Affari costituzionali del Senato ho presentato un provvedimento, il ddl 961, ispirato a principi di giustizia sociale che prevede il diritto al riscatto e la prelazione rispetto agli alloggi riservati agli esponenti delle forze dell’ordine che rappresenta un passaggio importante verso l’obiettivo di garantire una tutela sia per la mobilità che per la possibilità di procedere all’acquisizione dell’alloggio per il personale dello Stato impegnato nel contrasto alla criminalità. Il provvedimento, dopo lo svolgimento delle audizioni, è ora all’esame del Mef per il parere della commissione bilancio e, se approvato, consentirebbe la definizione equa della questione, anche garantendo il dovuto rispetto agli appartenenti delle forze dell’ordine costretti al cambio di città di residenza per lo svolgimento delle loro funzioni”.



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