malattie infettive
10 Marzo 2025
L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha lanciato un appello urgente per reperire 11,2 milioni di dollari destinati a supportare la risposta dell’Uganda a un recente focolaio di Ebola. Questa richiesta è stata motivata dall’aggravarsi della situazione finanziaria del settore sanitario ugandese, a seguito della riduzione degli aiuti esteri provenienti dagli Stati Uniti
L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha lanciato un appello urgente per reperire 11,2 milioni di dollari destinati a supportare la risposta dell’Uganda a un recente focolaio di Ebola, che ha già provocato la morte di due persone. Questa richiesta di fondi è stata motivata dall’aggravarsi della situazione finanziaria del settore sanitario ugandese, a seguito della riduzione degli aiuti esteri provenienti dagli Stati Uniti.
A gennaio, l’Uganda ha annunciato l’insorgenza del focolaio nella capitale, Kampala, con il decesso di un infermiere presso l’unico ospedale nazionale di riferimento del paese. Recentemente, è deceduto anche un bambino di quattro anni, secondo quanto riferito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha citato informazioni fornite dal ministero della salute ugandese. I casi confermati finora, che ammontano a dieci, sono stati associati a un ceppo sudanese di Ebola, per il quale non esiste ancora un vaccino approvato.
In un comunicato l’ONU ha spiegato che i fondi raccolti saranno utilizzati per affrontare l’emergenza Ebola da marzo a maggio nei sette distretti più a rischio. L’obiettivo è contenere rapidamente il focolaio e mitigarne gli effetti sulla salute pubblica e sulla vita sociale ed economica delle persone.
Reuters ha spiegato che, storicamente, il finanziamento del settore sanitario ugandese è stato in larga parte dipendente dai contributi degli Stati Uniti. Durante il precedente focolaio di Ebola nel 2022-2023, il governo americano aveva erogato 34 milioni di dollari, destinati a supportare attività di gestione dei casi, sorveglianza, diagnostica e prevenzione delle infezioni,
Tuttavia, le politiche dell’amministrazione Trump hanno comportato un congelamento degli aiuti, con conseguente taglio dei fondi destinati alla salute pubblica in Uganda, come indicato da fonti governative.
La dottoressa Janet Diaz, del programma Emergenze Sanitarie Mondiali dell’OMS, ha riferito durante un briefing a Ginevra che, a seguito dei tagli finanziari statunitensi, l’organizzazione ha dovuto temporaneamente assumere compiti generalmente affidati ad altre organizzazioni, come la sorveglianza ai confini e la gestione dei campioni biologici. I sintomi dell’Ebola includono febbre, mal di testa e dolori muscolari e il virus si trasmette attraverso il contatto con fluidi corporei infetti.
Cristoforo Zervos
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