Oltre la crisi, verso il cambiamento: Sardegna Che Cambia si rinnova e riparte | Sardegna che cambia

Sardegna Che Cambia, cambia. Lo fa attraverso un nuovo sito, attraverso una nuova immagine e con una maggiore attenzione all’accessibilità dei propri contenuti, all’interno di una cornice – quella di Italia Che Cambia – che del cambiamento ha fatto la sua linfa vitale.

Settimo portale regionale aperto da Italia Che Cambia, Sardegna Che Cambia continua il suo percorso affondando le radici in una consapevolezza ancora più chiara: raccontare una terra che si trasforma, resiste e rivendica la sua autodeterminazione, andando oltre i luoghi comuni e scegliendo di dare voce a chi costruisce ogni giorno alternative possibili, indagando con profondità le trasformazioni in atto; a chi popola quest’Isola e partecipa al cambiamento con la volontà di renderla libera.

Libera dalle servitù militari, dalle logiche coloniali, dall’industrializzazione che cancella territori, mestieri e peculiarità, dal capitalismo che vede la nostra terra come merce in vendita, preda di un turismo disattento e vorace. Libera dalla speculazione energetica e viva, nella sua moltitudine di intenzioni, volontà e possibilità. Una Sardegna che si riappropria della propria narrazione, dove superare gli stereotipi è il primo passo per costruire un nuovo immaginario.

UNA SARDEGNA CHE CAMBIA

Al mantra della “Sardegna, terra incontaminata” nel tempo abbiamo risposto con inchieste, approfondimenti, interviste; con l’elenco di ciò che in realtà contamina, inquina, sventra. Il tutto non per scivolare nella voragine di un pessimismo che china la testa e frena l’azione, ma per ribadire che se le parole fanno il mondo, allora la realtà che vogliamo in Sardegna deve partire da ciò che esiste e da ciò che si vuole trasformare. Il superamento degli stereotipi nasce dalla consapevolezza e l’informazione serve proprio a questo: a illuminare le complessità, a condividere strumenti di comprensione e chiavi di lettura capaci di generare cambiamento.

Ma il cambiamento passa sempre attraverso una crisi. Da amante dei classici ma anche da giornalista, la mia penna si plasma sul ragionamento attorno al significato delle parole. E allora soffermarsi sull’etimologia della parola “crisi” – dal greco krisis, “scelta”, da krino “distinguere” – termine che in origine alludeva alla perizia con cui gli agricoltori separavano il grano dalle piante infestanti per assicurarsi un buon raccolto, ci insegna che senza di essa non c’è futuro. La crisi è selezione, è discernimento. È nuove strade possibili, riflessione orientata alla creazione, balsamo per le menti annodate, occasione per mappare nuovi orizzonti.

Se la crisi è quindi un presupposto per il cambiamento, la consapevolezza di doverne essere parte, testimoni e megafono di quella complessità del reale che ne guida la trasformazione, diventa uno dei pilastri fondanti di Sardegna Che Cambia. Ed è per questo che vogliamo continuare a raccontare le storie di chi, ogni giorno, costruisce una Sardegna nuova, più giusta, equa, con meno recinti e filo spinato, con più opportunità e soprattutto, libera. Diamo voce a chi lavora per la tutela del territorio, a chi sperimenta modelli economici solidali, a chi difende i beni comuni, mette in atto soluzioni per evitare l’abbandono di luoghi e persone, a chi immagina e pratica una politica che parte dalle persone e dalle comunità.

TERRA DI RESISTENZE

La Sardegna non è il luogo delle contraddizioni, è quello delle possibilità. Non è la terra delle servitù, è delle resistenze. Non è isola, ma ponte. Un territorio di passaggi e di incontri, di tradizioni in dialogo nel presente col futuro, di storie che meritano di essere raccontate. E siamo qui per questo. Noi di Sardegna Che Cambia vogliamo raccontare, approfondire, costruire. Per essere parte di quel cambiamento che attraversa l’Isola e che ne traccia il domani. E lo facciamo con chi ci ha scelto ma anche con chi ancora non ci conosce, nella speranza di incontrarci in quello che crediamo sarà il nostro lungo percorso.

Oggi vogliamo però anche dire grazie a chi in questi mesi ci ha seguito con attenzione: a chi ha ascoltato la nostra rassegna stampa settimanale, giunta ormai alla 68esima edizione, a chi ha scelto di attraversare e condividere il nostro portale, a chi ha diffuso le nostre storie, condiviso e aggiunto punti di vista alle nostre pubblicazioni. A tutti voi, lettori e lettrici che ci accompagnate ogni giorno, vogliamo dire infine che il cambiamento non è mai un atto solitario, ma un percorso collettivo. E insieme continueremo a percorrerlo, con impegno e passione, per tracciare nuove strade e nuove possibilità per la Sardegna, che cambia.

Il nuovo sito da oggi è online, ad accogliere e raccontare ancora più storie di cambiamento. Vi invitiamo a scoprirlo, a esplorarlo e se volete, a scriverci a sardegna@italiachecambia.org.