nessun reperto emerso, sprint lavori

Piazza Risorgimento, scampato il pericolo reperti. I lavori di restyling del centralissimo slargo adesso possono partire davvero. Il cantiere più centrale e atteso della città entrerà nei prossimi giorni nel vivo dell’intervento che dovrà procedere a tappe forzate per rispettare la scadenza fissata al 31 dicembre dal Programma Periferie.

Il responso

A dare l’atteso disco verde sono stati i funzionari archeologi della Soprintendenza che nelle scorse ore hanno dato il nulla osta al Comune per la esecuzione dell’intervento di riqualificazione urbana che coinvolge piazza Risorgimento e l’area ex terminal bus di piazzale Venanzio Vari. Non hanno restituito evidenze i 6 saggi (3 per parte) eseguiti nel perimetro del maxi cantiere. La sorveglianza archeologica imposta dalla Soprintendenza nell’ambito del precedente parere favorevole rilasciato a novembre 2023 dallo stesso ente ministeriale si è conclusa senza il rinvenimento di testimonianze storiche.

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Verifiche approfonditissime soprattutto nell’area ex collegio La Salle: «In quel punto – rivela il responsabile archeologia dell’ente di tutela Simone Foresta – siamo scesi fino a 8 metri di profondità in considerazione del fatto che l’area dell’ex terminal bus è stata realizzata perlopiù con terreno di riporto. I tre saggi effettuati dovevano pertanto indagare a fondo il sito per essere certi che non vi fossero reperti. Stesso risultato anche per i tre scavi eseguiti in piazza Risorgimento. Per noi, i lavori possono proseguire».

Il progetto

Un verdetto mai scontato a Benevento, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai responsabili comunali del dossier. L’apparente stasi dei lavori causata proprio dall’esecuzione delle indagini sotterranee stava già alimentando, specie nel litigioso mondo social, i malumori di quanti ritengono troppo lento l’incedere dell’opera. Ed effettivamente, i passi mossi dal 28 ottobre, data dello start del cantiere, non sono moltissimi.

Occorre giocoforza accelerare. L’intervento ha già beneficiato di una proroga dalla presidenza del Consiglio dei ministri che ha spostato al 31 dicembre la deadline inizialmente fissata al 30 giugno. Ora bisognerà bruciare le tappe per rispattare la tabella di marcia dei 230 giorni di esecuzione indicati dalla aggiudicataria D.N. Costruzioni in sede di gara. L’importo dei lavori è di 5.342.220 euro.

I dettagli

Ma cosa sarà realizzato? Per quanto riguarda piazza Risorgimento, il progetto prevede un’area pedonale – spazio eventi con edificazione di un porticato perimetrale costituito da esili pilastri a pianta quadrata e rivestiti in travertino. Sul lato prospiciente la scuola elementare Mazzini sorgerà un volume vetrato che potrà essere adibito a punto informativo. Panchine ed elementi di arredo urbano sostanzieranno la nuova funzione socializzante di Piazza Risorgimento che abbandonerà la sua pluridecennale funzione impropria di stazionamento per auto.

Parcheggio che invece sorgerà nell’area ex terminal. Si tratterà di una struttura a due livelli fuori terra collegati da una rampa semicircolare a doppio senso di marcia, da scale di sicurezza esterne e da ascensori che ne abbatteranno le barriere architettoniche. Sono previsti 181 stalli per automobili, 6 dimensionati per automobilisti diversamente abili e posti nelle immediate vicinanze degli ascensori, 18 stalli per motocicli. In adiacenza al parcheggio multipiano, sul lato che fronteggia via Pertini, nascerà un edificio a un piano con soprastanze, terrazzo accessibile, destinato a snack-bar, sala di attesa e servizi igienici per i viaggiatori.

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Sono in programma anche due aree di parcheggio scoperte a raso per complessivi 41 posti auto, e posti per la fermata breve di autobus. L’area a ridosso dell’edificio prospiciente via Oderisio sarà destinata a piazza attrezzata, organizzata a gradoni su quattro livelli. La striscia di terreno parallela al viale dei Rettori delimitata dal muro di contenimento sarà destinata a verde attrezzato, percorso vita e area gioco per bambini.