La storia di Ermanno Leo, chirurgo pugliese decorato da Ciampi e Napolitano

Ermanno Leo, è un chirurgo oncologo di grande esperienza, rappresenta una delle figure più autorevoli nel campo della chirurgia colorettale in ambito internazionale. Attualmente impegnato alla «Madonnina» di Milano, è da decenni punto di riferimento per la prevenzione e il trattamento chirurgico dei tumori del colon-retto, un settore che ha approfondito con passione, impegno e un’incessante ricerca di soluzioni per migliorare la vita dei pazienti.

CANOSA-MILANO Nato a Canosa di Puglia, ha intrapreso la sua carriera con una solida formazione accademica. Dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia all’Università di Milano, ha proseguito il suo percorso di specializzazione in chirurgia oncologica presso alla «Federico II» di Napoli, dove ha affinato la sua competenza nel trattamento dei tumori più complessi. La sua carriera, di fatto, è stata segnata da successi straordinari e innovazioni.

PIONIERE NEI TUMORI Leo è particolarmente noto per il suo approccio pionieristico nella chirurgia colorettale, avendo introdotto una tecnica conservativa della funzione rettale. Tale innovazione ha rivoluzionato il trattamento dei tumori del colon-retto, consentendo a molti pazienti di evitare interventi demolitivi che avrebbero compromesso significativamente la loro qualità di vita. Grazie alla tecnica ideata da Leo, le recidive loco-regionali sono state drasticamente ridotte dal 30% all’8%, offrendo ai pazienti la possibilità di condurre una vita il più possibile normale, senza la necessità di sacche esterne per la raccolta delle feci. Il valore di questa innovazione ha attirato l’attenzione della comunità medica internazionale: un gruppo di chirurghi giapponesi è giunto da Tokyo per apprendere la tecnica e introdurla nel proprio Paese. In segno di riconoscimento, la società dei chirurghi giapponesi ha insignito Leo della medaglia d’oro. Anche il comune di Milano ha voluto riconoscere il valore dei suoi studi conferendogli la medaglia d’oro di benemerenza civica.

RISPETTO E AMORE «Il paziente non è un numero, ma una persona con una storia, una famiglia, una paura. Quando entriamo in sala operatoria, ci affidano la loro vita. E noi dobbiamo essere all’altezza di questa fiducia», sottolinea Leo, che ha sempre mantenuto al centro della sua pratica medica l’aspetto umano e relazionale della professione. Non è solo la tecnica chirurgica che lo ha reso un esperto riconosciuto, ma anche il suo impegno nel trattare ogni paziente con il massimo rispetto.

INNOVAZIONE Nel suo percorso professionale ha eseguito oltre 4.000 interventi chirurgici di patologia oncologica generale, tra cui tumori della mammella, melanomi, tumori polmonari, urologici e della tiroide. Si è quindi distinto con oltre 30.000 interventi per patologia colorettale e 10.000 interventi per tumori del retto, in particolare quelli cosiddetti ultra-bassi. Tali interventi permettono la conservazione dello sfintere esterno del retto, della funzione sessuale e urinaria, e rappresentano una vera e propria innovazione nel trattamento di neoplasie, evitando interventi demolitivi che avrebbero gravi conseguenze sulla vita dei pazienti.

CHIRURGIA EFFICACE L’esperienza, per di più, si distingue per una continua ricerca del miglioramento. Non si è limitato a perfezionare le tecniche chirurgiche, ma ha sempre cercato di innovare, rendendo la chirurgia meno invasiva e più efficace. «Un bravo medico non si limita a eseguire interventi perfetti, ma sa riconoscere quando il bisturi non è la soluzione migliore», afferma Leo, che ha fatto della consapevolezza e dell’etica medica le colonne portanti della sua carriera. La sua attenzione al benessere psicofisico del paziente e il suo approccio conservativo sono stati fondamentali nel garantire una qualità della vita che va oltre la semplice sopravvivenza.

SCIENZA E MISSIONE Leo, di fatto, ha sempre visto la medicina non solo come una scienza, ma come una missione, che richiede preparazione continua, dedizione e, soprattutto, un forte senso di responsabilità; «La medicina richiede una preparazione continua, dedizione e un senso di responsabilità enorme. Non ci si può improvvisare, né si può mai abbassare la guardia», sottolinea, rivolgendosi ai giovani medici che si affacciano alla professione. Con il passare degli anni, Leo ha saputo mantenere alta la sua passione ed il suo entusiasmo per la medicina, nonostante gli anni di esperienza rappresentando un esempio per le nuove generazioni di medici.

Le sue parole sono un chiaro invito a non accontentarsi di risultati positivi, ma a impegnarsi continuamente nello studio e nella ricerca, per garantire ai pazienti le migliori cure possibili; “non si smette mai di studiare”, ribadisce Leo, che considera l’apprendimento continuo come unico strumento per restare sempre aggiornati sulle nuove tecniche e scoperte scientifiche.

CIAMPI E NAPOLETANO La sua esperienza e il suo insegnamento sono stati premiati da numerosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica, conferita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e il titolo di Cavaliere di Gran Croce conferito da Giorgio Napolitano. Nonostante tali prestigiosi premi, Leo non si è mai accontentato dei risultati conseguiti. Con la sua solita ironia, è solito affermare: «La soddisfazione più grande non sono i titoli, ma vedere i pazienti tornare a vivere. Questo è il nostro vero premio».

IL QUIRINALE Leo, tra l’altro nel 2013 ricevette ben tre voti al terzo scrutinio, quando la corsa al Colle era ancora aperta e Giorgio Napolitano stava per essere rieletto presidente.

IMPEGNO UMANO Ermanno Leo, dunque, è un chirurgo che ha saputo unire all’eccellenza scientifica un profondo impegno umano. La sua carriera è un esempio di come la medicina, quando praticata con passione e dedizione, possa diventare una vera e propria missione di vita. Con il suo lavoro, ha cambiato la vita di molti pazienti, non solo migliorando le loro condizioni di salute, ma restituendo loro una qualità della vita che sembrava impossibile. Un impegno che, a da anni, continua con la stessa passione e dedizione.