il Comune prepara il bando ‘Strade Vive’

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La sede di Porta Futuro ospita la terza edizione di ‘Commercio Prossimo’, l’evento voluto dall’amministrazione comunale per raccontare le politiche messe in campo a supporto degli esercenti cittadini e per favorire l’incontro tra imprese, operatori, categorie e istituzioni, a tre anni dal lancio di d_Bari 2022-2024. Durante l’evento sono state presentate le linee guida del nuovo bando comunale ‘Strade Vive’ a sostegno del commercio di prossimità.

Ad aprire il forum è stato l’assessore allo Sviluppo economico Pietro Petruzzelli. Ospite d’onore, Josep Xurigué Comprubì, deputy director di ‘Barcelona Comerc’ e direttore di ‘Barcellona Capitale Europea del Commercio Locale 2026’. L’appuntamento è stato occasione per presentare i risultati sin qui raggiunti dal programma d_Bari 22-24 e fare un focus su ‘Le Strade del FuoriBif&st’, la sezione dell’evento dedicata alle feste urbane organizzate da operatori economici, culturali e sociali della città per vestire Bari di cinema. Durante l’incontro sono stati, inoltre, illustrati in anteprima i contenuti di ‘Strade vive’, il nuovo avviso pubblico (in pubblicazione ad aprile 2025) voluto dall’amministrazione a sostegno della collaborazione e dell’associazionismo tra commercianti.

L’assessore Petruzzelli: “Confronto sul futuro del commercio a Bari”

“Commercio Prossimo si conferma un momento di confronto e di costruzione collettiva del futuro del commercio a Bari – ha dichiarato Pietro Petruzzelli – Il titolo dell’evento racchiude bene la nostra ambizione: guardare avanti, costruire insieme un commercio vivo, sostenibile, capace di adattarsi ai cambiamenti e di diventare sempre più un motore di sviluppo per la nostra città. Il commercio di prossimità è molto più di una rete di negozi: è identità, socialità, sicurezza, capacità di accogliere e trasformare i bisogni delle persone in opportunità. Negli ultimi anni abbiamo attraversato crisi profonde che hanno messo a dura prova il settore, ma con le misure del programma d_Bari abbiamo messo in campo una visione chiara: il commercio deve essere un pilastro della città, non un elemento marginale. Per questo, dopo aver coinvolto centinaia di commercianti con le iniziative ‘Un negozio non è solo negozio’, ‘Impresa Prossima’, ‘Scuola Barese di Commercio’, abbiamo deciso di sostenere con forza la creazione di associazioni tra commercianti con una nuova misura che oggi presentiamo in anteprima. Vogliamo sostenere le attività locali che decidono di cooperare per rendere più attrattive le strade della città, attraverso eventi e servizi condivisi. Non si tratta solo di risorse, ma di un cambio di passo: il commercio non è solo una questione di singoli negozi, ma di comunità che collaborano. Guardiamo con grande attenzione all’esperienza di Barcellona perché ci piacerebbe candidare Bari e la Terra di Bari a Capitale del Commercio locale 2027 forti del lavoro svolto e consapevoli di dover rafforzare ulteriormente le nostre politiche a supporto del commercio di prossimità, con l’ambizione di esportare alcune delle buone pratiche realizzate anche nel resto d’Europa”.

“Bari e Barcellona città mediterranee”

“Ho trovato una città molto interessante – ha spiegato Josep Xurigué Comprubì – un autentico crocevia del Mediterraneo che guarda a oriente e che, grazie al Comune, ha saputo promuovere politiche imprenditoriali molto creative. Oggi le sfide che attendono i commercianti sono molto complesse e possono essere affrontate solo attraverso un’alleanza tra piccoli commercianti e i Comuni europei, perché le città portano con sé valori identitari e di comunità che vanno tutelati. Bari ha tutte le carte in regola per diventare protagonista di questa nuova fase delle politiche di promozione e tutela del commercio e del settore a tutti i livelli e penso che possa ambire al riconoscimento di Capitale europea del Commercio. In questa prospettiva l’appuntamento odierno rappresenta un punto di partenza importante. Il progetto per il commercio locale di Barcellona, Capitale europea del Commercio 2026, è stato finanziato dall’Ue con 3 milioni di euro con una serie di progetti che mettono in campo soggetti pubblici e privati. Bari e Barcellona sono entrambe città mediterranee che vantano una tradizione storica a vivere gli spazi pubblici: le sfide commerciali che le accomunano riguardano il ricambio generazionale, la digitalizzazione e il supporto al piccolo commercio, la cui caratteristica principale risiede nel tratto umano, nella capacità di tessere intrattenere relazioni con la comunità dei residenti e nel conservare l’autenticità dei luoghi. In questa prospettiva fondamentale è rafforzare l’economia dal basso anche in chiave turistica, con un’offerta autentica del piccolo commercio e delle attività storiche: per farlo bisogna lavorare per rafforzare il rapporto tra pubblico e privato affinché questo patrimonio, frutto della relazione tra il capoluogo di regione e l’entroterra, possa essere sempre più valorizzato e tutelato”.

Il bando ‘Strade Vive’

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i contenuti di massima dell’avviso pubblico ‘Strade Vive’ (la cui pubblicazione è prevista per il prossimo aprile) che rappresentano una base di confronto per raccogliere suggerimenti e osservazioni. È possibile, infatti, inviare proposte e contributi all’indirizzo stradevive@dbari.it fino al 30 marzo 2025. I dettagli completi e le modalità di candidatura saranno definiti nell’avviso ufficiale, che verrà pubblicato sul sito del Comune di Bari e su www.dbari.it.

‘Strade Vive’ è l’iniziativa che il Comune di Bari sta preparando per sostenere il protagonismo e la collaborazione tra commercianti per favorire una maggiore attrattività per le strade cittadine per cittadini, clienti, visitatori e turisti; promuovere la qualificazione dell’offerta commerciale; animare e rivitalizzare il tessuto urbano. ‘Strade Vive’ è pensato per sostenere l’associazionismo economico e la cooperazione tra aziende attraverso programmi sperimentali di sviluppo e promozione proposti da aggregazioni di commercianti, costituiti nella forma di associazioni o consorzi.

L’avviso pubblico finanzierà programmi sperimentali di sviluppo e promozione con un contributo a fondo perduto pari al 80% delle spese ammissibili, con un importo massimo di 60mila euro. Ciascun programma di sviluppo e promozione dovrà avere una durata compresa tra i 18 ed i 24 mesi e dovrà prevedere più interventi tra quelli finanziabili.

Saranno finanziabili interventi di marketing e promozione, attivazioni di servizi per i clienti, opere per la qualità urbana, il decoro e l’accessibilità, attivazione di servizi per la digitalizzazione.

Potranno partecipare associazioni o consorzi di commercianti che rappresentino almeno il 51% degli operatori commerciali di un’area territoriale individuata dagli stessi proponenti.

La misura nasce dal confronto e dall’ascolto realizzato con i commercianti negli scorsi mesi. Ulteriori contributi e suggerimenti potranno essere forniti via email fino al 30 marzo 2025 all’indirizzo stradevive@dbari.it.



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