Esiste un mondo che, a guardarlo con gli occhi di noi occidentali, è una specie di mondo parallelo, una sorta di film nel quale non riusciamo a calarci come si fa nella realtà. Un mondo che guardiamo come distante e non riusciamo, spesso, a percepire come reale. In questo mondo ci sono ci sono ragazzine che non riescono a studiare, pur avendone voglia e capacità, perché la scuola dista chilometri da casa e, non appena entrate nell’età della pubertà, non essendoci trasporti, fare quel percorso a piedi le rende delle vittime potenziali. Lungo la strada, infatti, non passa giorno senza che una venga aggredita, rapita o violentata.
Il progetto che parte dalla Sicilia per “liberare” le giovani donne indiane
Oggi vi raccontiamo un progetto che parte dalla Sicilia e che guarda alle bambine dell’India con la nostra insolita ospite a Talk Sicilia. Si chiama Francesca Corso ed è segretario generale di Interlife
Cosa è Interlife
Innanzitutto diciamo che Interlife è composta da professionisti del settore con esperienza ultraventennale, che si avvale di donazioni volontarie di singoli cittadini, fondazioni, aziende. Sul territorio nazionale italiano in particolare a guidarla siamo tre donne, ci tengo molto a dirlo, e abbiamo poi ovviamente alcuni team in loco, nei paesi dove operiamo, composti da una trentina di persone in tutto quindi dei numeri esigui.
Siamo un’organizzazione snella, che non ha grandi uffici ma che è riuscita ad ottenere veramente risultati straordinari con oltre 120.000 persone supportate in circa 15 anni.
Cosa fa Interlife, quale il progetto pilota
Interlife contrasta la povertà estrema in India ed opera nella formazione legata alla creazione di un’attività lavorativa Noi crediamo che solo in questo modo si possa veramente uscire dall’estrema povertà, dalla vulnerabilità. Abbiamo ideato per questo un modello di sviluppo unico e innovativo che abbiamo chiamato toolkit Interlife multi, che in inglese significa cassetta degli attrezzi. Quindi forniamo attrezzature, materie prime, formazione e supporto costante affinché persone con un reddito pro capite bassissimo, senza competenze, con una nessuna istruzione, possano avviare con successo un’attività lavorativa. Esistono oltre 25 tipi di Toolkit che vanno da allevamento agro pastorale a piccole attività di commercio.
Ma in che cosa sta l’innovazione? Dare un lavoro nella cooperazione è una idea abbastanza diffusa. Col nostro progetto una volta avviata l’attività e quando questa cammina sulle proprie gambe ed è in grado di sostenersi allora si impegna a donare parte dei proventi ad una seconda persona, sempre estremamente vulnerabile e sempre individuata da noi, che a sua volta avvia un’attività e fa lo stesso passaggio con una terza. Una persona aiutata genera un effetto cascata nel villaggio e nella società locale. Questo crea una catena solidale straordinaria che tra l’altro è in grado di abbassare i costi iniziali del progetto.
Il progetto sposato dai siciliani
Abbiamo detto all’inizio che vi parliamo di un progetto che parte in un certo senso dalla Sicilia e il progetto è una bici per l’India. In sintesi per le bambine indiane avere a disposizione una bicicletta fa la differenza fra l’essere relegate in fondo ad un villaggio, non poter andare a scuola, quindi non avere una istruzione o rischiare di essere aggredite o violentate ogni volta che vanno, perché le scuole sono distanti e il territorio non è sicuro. Donare una bici a una bambina fa la differenza fra una bambina che resterà povera e lontana dalla civiltà e una che invece diventerà una donna affermata attraverso la formazione.
“Allora è esattamente così. Il progetto si sviluppa in villaggi rurali poverissimi dell’India del sud. Le scuole sono distanti da 12 a 15 chilometri. Arrivate nella fase della pubertà, le famiglie non si sentono più di far andare a piedi le bambine a scuola perché possono essere vittime di rapimenti o di violenze. Quindi che cosa facciamo? Doniamo una bicicletta, perché raggiungere la scuola in bicicletta abbassa notevolmente questi rischi. Parallelamente facciamo un’opera di sensibilizzazione presso le famiglie per spiegare esattamente che poter andare a scuola può cambiare realmente la vita di queste bambine.
Storie di bambine
Vi posso raccontare le storie di alcune di queste bambine: Rulli è la quarta di cinque figli, orfana di padre, quindi solo con la madre. Lei sogna, c’ha detto, di diventare un medico e poter tornare nel suo villaggio e aiutare la comunità. Capisci come cambiamo realmente la vita delle persone? Posso raccontare di un’altra bimba come Dalia. È una piccola dolce con mille idee in testa che restano chiuse nel suo villaggio. Sono tutte meravigliose. Capiscono perfettamente l’opportunità che viene loro data e dimostrano le loro capacità. A scuola eccellono e vincono borse di studio, Questo lo voglio sottolineare: vincono borse di studio che permettono loro di andare al college.
Le adesioni
Questo progetto per noi diventa un’arma potentissima di emancipazione, di libertà e permette di fare un salto qualitativo della propria vita. Questo progetto è talmente piaciuto a Fondazione Mediolanum che ha deciso di darci una mano e raddoppiare tutte le donazioni che stanno arrivando. Questo è già una garanzia. Mediolanum organizzerà proprio una missione poco prima dell’estate, per andare a documentare il come avviene la distribuzione e il dono delle biciclette.
Però se andate nel nostro sito Interlife.it, trovate gli articoli del Sole 24 Ore, del Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, insomma tutte le più grandi testate che già hanno parlato di questo bellissimo progetto. E c’è stato anche un documentario realizzato dal regista Virginio Favale che ha documentato la consegna delle prime biciclette.
Cosa c’entra la Sicilia
Quando ho avuto l’opportunità di raccontare questo progetto al presidente del club Lions Palermo Mediterranea, al suo presidente Maurizio Stellino, lui ha capito subito la straordinaria potenza del progetto, di come una bici cambia la vita e ha deciso non solo di far partecipare il club, ovviamente con una votazione unanime, ma ha coinvolto e sta coinvolgendo quasi tutti i club siciliani. E pensa di estendere questo progetto addirittura a tutta Italia anche perché tu sai che il prossimo governatore Lions sarà proprio di nazionalità indiana. Quindi capisci che per l’Italia, oltre che per la Sicilia da cui il progetto è partito in Italia, sarà un biglietto da visita straordinario.
Per chi volesse partecipare
Se un singolo cittadino, dopo essere venuto a conoscenza del progetto vuole partecipare in qualche modo, vuole donare una bicicletta, come può fare?
Basta andare sul nostro sito interlife.it schiacciare il tasto ‘dona ora una bicicletta’ e farlo.
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