Cosmesi lombarda in allarme per direttiva UE sulle acque reflue
La filiera cosmetica lombarda lancia un allarme. La direttiva UE 2024/3019 sulle acque reflue urbane preoccupa. L’assessore Mazzali e i senatori Sisler e Ancorotti esprimono timori.
Incontro per discutere l’impatto della normativa sulla cosmesi
L’assessore Mazzali ha incontrato esperti e rappresentanti istituzionali. Hanno discusso l’impatto della direttiva UE. La normativa rischia di penalizzare la cosmesi lombarda.
La Lombardia: cuore della cosmesi italiana
La Lombardia è il cuore della cosmesi italiana. Ospita il 48% delle imprese del settore. Genera il 70% del fatturato nazionale. La filiera è un’eccellenza del Made in Italy.
Timori per oneri sproporzionati e rallentamento della crescita
L’assessore Mazzali teme oneri sproporzionati per le imprese. La crescita e l’innovazione del settore potrebbero rallentare. La sostenibilità ambientale è importante, ma non deve compromettere l’economia.
La direttiva UE impone il trattamento quaternario delle acque reflue
Il senatore Sisler spiega la direttiva UE. Introduce il trattamento quaternario per le acque reflue. Il settore cosmetico è considerato responsabile dei microinquinanti. Le imprese dovranno sostenere i costi di adeguamento.
Impatto economico significativo per le imprese lombarde
Le imprese lombarde dovranno investire in nuove attrezzature e monitoraggi. L’impatto economico sarà significativo. Il senatore Sisler sottolinea l’eccellenza del settore cosmetico italiano.
La cosmesi italiana: un modello di eccellenza globale
L’Italia è il terzo esportatore mondiale di cosmetici. La filiera si distingue per ricerca, sostenibilità e specializzazione. La Lombardia ospita il distretto cosmetico più importante d’Europa.
Timori per la competitività delle imprese
Il senatore Ancorotti teme per la competitività delle imprese. La direttiva potrebbe mettere in ginocchio il settore. Nuovi obblighi senza analisi scientifiche approfondite sono un rischio.
La cosmesi italiana: all’avanguardia nella sostenibilità
La cosmesi italiana utilizza materie prime green e packaging riciclabili. L’Europa dovrebbe incentivare un approccio equilibrato. Il senatore Ancorotti porterà avanti la battaglia nelle sedi istituzionali.
La filiera cosmetica lombarda: un patrimonio da tutelare
La filiera cosmetica lombarda è un patrimonio da tutelare. Genera occupazione e crescita per il Paese. Le norme devono tutelare l’ambiente senza danneggiare l’industria.
La Regione Lombardia a fianco delle imprese
La Regione Lombardia sarà al fianco delle imprese. Porterà la questione all’attenzione del governo e dell’Europa. L’obiettivo è trovare una soluzione equa e sostenibile.
La direttiva UE: un rischio per la cosmesi lombarda
La direttiva UE rappresenta un rischio per la cosmesi lombarda. Il settore è un’eccellenza del Made in Italy. Le imprese chiedono un approccio più equilibrato.
La cosmesi lombarda: un settore strategico per l’Italia
La cosmesi lombarda è un settore strategico per l’Italia. Contribuisce alla competitività del Paese. Le imprese chiedono sostegno per affrontare la sfida della sostenibilità.
La direttiva UE: un impatto da valutare attentamente
L’impatto della direttiva UE deve essere valutato attentamente. Le imprese chiedono un’analisi scientifica approfondita. Le decisioni devono basarsi su dati concreti.
La cosmesi lombarda: un impegno per la sostenibilità
Le imprese della cosmesi lombarda sono impegnate nella sostenibilità. Investono in processi e tecnologie innovative. Chiedono un riconoscimento per il loro impegno.
La direttiva UE: un’opportunità di dialogo
La direttiva UE può essere un’opportunità di dialogo. Le imprese chiedono un confronto costruttivo con le istituzioni. L’obiettivo è trovare soluzioni condivise.
La cosmesi lombarda: un futuro sostenibile
La cosmesi lombarda guarda al futuro con ottimismo. Le imprese sono pronte a investire nella sostenibilità. Chiedono un quadro normativo chiaro e stabile.
La direttiva UE: un appello al governo italiano
Le imprese della cosmesi lombarda lanciano un appello al governo italiano. Chiedono di farsi portavoce delle loro istanze in Europa. L’obiettivo è tutelare un settore strategico per il Paese.
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