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L’Università dell’Insubria (sede di Varese in via Ravasi 2) ha ospitato, nell’Aula Magna, un incontro con i componenti del Comitato di Sicurezza Pubblica e Ordine Sociale, che ha affrontato il tema delle truffe, delle risse e delle rapine in provincia di Varese, fenomeni in aumento che destano preoccupazione tra la popolazione. Presenti il prefetto Salvatore Pasquariello, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, colonnello Marco Gagliardo, il Colonnello della Guardia di Finanza, Fabrizio Rella, il questore Ambrogio Mazza, il presidente della Provincia, Marco Magrini e il sindaco di Varese Davide Galimberti.
Tra il pubblico, una folta rappresentanza di sindaci e di comandanti della Polizia Locale, due Consiglieri di Regione Lombardia, il prof. Giuseppe Carcano, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale e il vicario episcopale, don Franco Gallivanone.
L’incontro, espressamente promosso dal Prefetto a sottolineare la sua attenzione al tema della sicurezza dei cittadini, ha fornito una serie di utili indicazioni ai partecipanti soprattutto sotto il profilo della prevenzione dei reati predatori e le modalità per sostenere il difficile compito di Polizia di Stato, Carabinieri e Fiamme Gialle. Il Prefetto ha anche accennato alla richiesta, da lui inoltrata alle competenti autorità ministeriali, di militari dell’Esercito da affiancare alle Forze dell’Ordine sottoposte a turni di vigilanza onerosi per presidiare un territorio vasto come quello della provincia di Varese e per far fronte ad una delinquenza sempre più aggressiva.
Il Questore di Varese ha fornito alcuni dati: nel 2024 i reati sono aumentati, in particolare quelli predatori, come i furti, giunti a 13.000 contro gli 11.000 del 2023. In aumento anche i furti in abitazione e gli scippi, mentre le rapine diminuiscono del 2,5%. Preoccupante è il calo delle frodi informatiche, ma si registra un aumento delle truffe ai danni degli anziani (+16%). Nel 2024 in Varese città rapine e furti e le rapine sono lievemente diminuiti, mentre sono aumentati a Busto Arsizio e Saronno. Un dato allarmante riguarda le intrusioni nelle abitazioni poste in essere da malintenzionati che si spacciano per dipendenti di società di acqua, gas o elettricità e che perpetrano odiosi furti a scapito di persone anziane, spesso sole e comunque sempre fragili. appropriandosi dei beni degli anziani. Queste ripugnanti ruberie non colpiscono solo il patrimonio, ma, come ha osservato il Prefetto «danneggiano anche l’aspetto psicologico delle vittime che vengono defraudate di oggetti carichi di ricordi di vita e colmi di affettività».
Proprio sulle truffe agli anziani s’è soffermato il colonnello Gagliardo. Sebbene il fenomeno stia leggermente calando non altrettanto si può dire delle truffe attraverso l’uso del telefono. I Carabinieri sono mobilitati in tanti incontri formativi (seguendo le linee guida del Ministero dell’Interno e del comando dell’Arma) per diffondere le buone pratiche rivolte alle categorie più vulnerabili: giovani e anziani. Recentemente è stato diffuso un video sulle truffe agli anziani con protagonista Lino Banfi. Da Ottobre 2023 ad oggi a Varese l’Arma ha effettuato 32 arresti in flagranza di reato per furti in abitazione e nei centri commerciali, 10 arresti per rapina e 20 denunce.
A Novembre è stato arrestato un pericoloso pluripregiudicato a Busto Arsizio, mentre a Dicembre, in viale Belforte a Varese, è stato assicurato alla legge per rapina un cittadino marocchino e tre italiani di origine Sinti (che circolavano su auto con targhe clonate) sono finiti in manette per una serie di furti in appartamento. Nesso stesso periodo un’altra operazione significativa s’è conclusa con il fermo di una banda di cittadini sudamericani, autori di furti in abitazioni a Sesto Calende, Varese, Arcisate e Busto Arsizio.
La Guardia di Finanza, rappresentata dal colonnello Rella e dall’ispettore Fonzo, ha affrontato il tema delle truffe telematiche, che stanno diventando sempre più rilevanti. L’espansione dell’e-commerce e delle criptovalute ha dato nuova forma alle truffe, con una marea di reati informatici, come frodi fiscali, riciclaggio, truffe assicurative, vendite fittizie, medicinali contraffatti, manipolazioni digitali e ricatti informatici. Le Fiamme Gialle utilizzano software sofisticati per intervenire nella Rete e nei social e, quando occorre, anche in collaborazione con le forze di polizia di Paesi extra Ue, come Turchia, Sud e Nord America. Le sfide future includeranno approfonditi interventi sul cybercrime e sul dark web, aree sempre più in espansione. Questi settori non consentono una facile indicizzazione dei dati e richiedono un’attività più penetrante con sviluppo di algoritmi avanzati per scoprire frodi sempre più complesse.
L’ispettore Fonzo, che si occupa dei reati informatici, ha parlato del reato di “spoofing”, che replica il numero e la voce di un parente per ingannare la vittima. La Polizia Postale sta studiando nuove strategie per aumentare la vicinanza alla collettività. L’importante è non esitare a inviare un’email o fare una chiamata anche in caso di semplice sospetto. L’ispettore ha insistito sulla necessità di denunciare i reati, poiché spesso le vittime non lo fanno per vergogna o imbarazzo.
Anche altri interventi, come quelli del prof. Carcano e di don Gallivanone, hanno insistito sui reati commessi ai danni degli anziani. Il prof. Carcano ha organizzato, nelle scuole, eventi con studenti e famiglie per sensibilizzare sul tema dei reati contro gli anziani e ha suggerito di realizzare volantini da distribuire in ospedali e studi medici. Una dirigente dell’INPS ha spiegato che la criminalità è sempre più agguerrita ed è arrivata a predisporre email e SMS fasulli, con tanto di logo dell’istituto. L’INPS sta attuando campagne televisive e distribuendo volantini e vademecum per sensibilizzare sulla prevenzione di questi reati.
Il sindaco di Bodio Lomnago, segnalando l’aumento delle truffe agli anziani e dei furti in abitazione nel suo territorio, ha confermato l’utilità del controllo di vicinato (cittadini che danno vita a chat mirate a far circolare informazioni su movimenti sospetti di persone o di vetture in una precisa via o quartiere). Il presidente Magrini, dal canto suo, ha affrontato il tema degli investimenti in telecamere (fototrappole) e nell’illuminazione, che sono un aiuto fondamentale per la lettura delle targhe attraverso le quali controllare traffico e veicoli sospetti.
Altro tema emerso è stato quello dell’abbandono dei rifiuti e lo spaccio di stupefacenti nei boschi. Sempre in tema di controllo di vicinato, 66 comuni sui 136 della provincia, ne sono provvisti. Alfonso Castelleone, comandante della Polizia Locale di Olgiate Olona, ha spiegato che questo genere di controllo rappresenta una forma di sicurezza partecipata, in cui i cittadini diventano parte integrante del sistema di sorveglianza ed è una risorsa per il tessuto sociale, poiché mentre crea una rete di sorveglianza contribuisce anche a solidificare le comunità.
In conclusione dalla riunione è emerso che illuminazione di strade, piazze, condomini, singole case, appartamenti, negozi e una diffusa rete di telecamere sono l’ausilio più efficace per le Forze dell’ordine chiamate a garantire la sicurezza del territorio.
Se il sindaco di Varese, Davide Galimebrti, può giustamente vantare di essere stato tra i primi a varare provvedimenti necessari a contenere la diffusione del gioco d’azzardo (con tutti i reati connessi a questa forma di dipendenza), non altrettanto può compiacersi per la sicurezza di strade, carenti d’illuminazione, di marciapiedi e ancor più di telecamere utili, in caso di necessità, per identificare targhe di veicoli sospetti.
didascalia: da sin. sindaco di Varese, Davide Galimberti, Presidente Provincia, Marco Magrini, Questore di Varese, Ambrogio Mazza, Prefetto di Varese dottor Salvatore Pasquariello, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Varese, Col, Marco Gagliardo, Guardia di FInanza, Col. Fabrizio Rella
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