Abarth 600e: lo scorpione elettrico può suscitare grandi emozioni?

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L’Abarth 600e in pillole

  • Seconda auto elettrica prodotta da Abarth
  • Curata dai tecnici del reparto corse di Stellantis
  • Potenza da 174 kW/240 CV a 207 kW/280 CV
  • Autonomia fino a 320 km
  • La Scorpionissima è prodotta in soli 1.949 esemplari
  • Prezzo base in Italia a partire da 42.950 euro

Non si può dire che la decisione presa da Abarth di stoppare la produzione di motori termici non abbia avuto degli strascichi. Le conseguenze, se così si possono chiamare, sono arrivate fino a Balocco, sulla pista di prova di Stellantis a metà del percorso che unisce Torino a Milano e dove la Casa fondata nel 1949 ha dato la possibilità alla stampa di provare la seconda Abarth elettrica, la 600e.

Polemiche contro i responsabili di questa scelta, che rispondono a tono per voce di Guillaume Clerc, Product Manager di FIAT e Abarth: “Non abbiamo fatto noi le leggi” puntando il dito contro l’UE e il divieto imposto ai motori a combustione dal 2035 e, formalmente, ancora in discussione. Lo stesso responsabile prodotto rilancia con una domanda: “Può un’auto elettrica essere emozionante?” Secondo lui la risposta è sì: “La 600e è la l’Abarth più emozionante di sempre!”.


Quando si tratta di grandi emozioni, allora la storia ci aiuta

Può un’auto elettrica essere una vera Abarth? Cosa direbbe Carlo Abarth a riguardo? Per lui era importante il suo nome italiano, nonostante fosse nato a Vienna. In tre parole, fondatore del marchio sportivo di culto, pilota di successo e brillante designer. Gli americani lo battezzarono “Re delle piccole auto” quando due Abarth salirono sul podio alla prima gara del Campionato del Mondo GT, a Sebring nel 1962.

Al volante, tra l’altro, c’era un certo Bruce McLaren, che surclassò il favorito terzo classificato, Stirling Moss (Austin-Healey-Sprite). La storia di Abarth inizia proprio in quel periodo, quando tra la fine degli anni ‘50 e gli anni ‘60 il fondatore fece fortuna modificando piccole utilitarie.

Una su tutte? La FIAT 600 dell’epoca era la base perfetta per innumerevoli varianti, inclusa una certa 850 TC. 60 anni dopo, l’auto d’epoca gioca ancora una volta un ruolo importante. Sia la bocca dello squalo, che all’epoca ospitava un radiatore aggiuntivo, sia il sorprendente spoiler posteriore, che consisteva in un cofano rialzato, celebrano il loro ritorno sulla nuova 600e Abarth. L’auto è anche piena di scorpioni Abarth (ora gialli). Che sia sul volante, sui cerchioni o sulle grembialature, il segno zodiacale sotto il quale è nato Carlo Abarth è onnipresente.

Abarth 600e Turismo (15)

Muso più profondo, più largo, da squalo: il toro di Torino si presenta così

Dopo l’Abarth 500e, Stellantis punge ironicamente i suoi clienti con il secondo scorpione elettrico. Da un lato la volontà è quella di puntare sulle emozioni, nonostante l’assenza dei tipici sound che hanno fatto grande le Abarth fino al recente passato, e presente visto che le 595/695 sono ancora a listino. Stellantis ha apportato anche importanti aggiornamenti tecnici allo Scorpione da 4,19 metri, l’Abarth più Abarth di sempre.

La base è sempre lei, oggi come allora, la 600. Oggi non è più una vettura molto compatta bensì un B-SUV per famiglie. Rispetto a quest’ultima, è più bassa di 25 millimetri, la carreggiata è più larga di 30 millimetri all’anteriore e di 25 millimetri al posteriore. Lo spoiler squadrato sul tettuccio e il paraurti nero a strisce conferisce alla 600 un aspetto molto robusta. L’Abarth aspira l’aria attraverso il caratteristico muso allargato, importante per la gestione termica, anch’esso adattato.

L’adattamento della versione elettrica non è solo estetico, visto che la 600 elettrica di FIAT ha 156 CV. L’Abarth parte da una base di 240 CV per arrivare ai 280 CV della Scorpionissima, quest’ultima costruita in 1.949 esemplari, un numero non scelto a caso visto che è l’anno di nascita del brand. Naturalmente, lo Scorpione più potente a zero emissioni è 0,3 secondi più veloce quando scatta verso la magica soglia dei 100 km/h: 5,9 secondi. Sia la coppia (345 Nm) che la velocità massima (200 km/h) sono allo stesso livello. A proposito, il motore è stato testato su un banco prova di Formula E con un vero simulatore di pista.

Abarth 600e Scorpionissima 19

Modalità Scorpion Track: l’ESC concede tanto divertimento

Pensandoci, con 280 CV sotto al cofano si potrebbe pensare che la trazione integrale sia praticamente essenziale. Non è così, la potenza qui arriva esclusivamente all’asse anteriore. Per garantire una trazione efficiente, in Stellantis hanno pensato di affidare la trasmissione della coppia a un differenziale meccanico Torsen a slittamento limitato che va a distribuirla tra i due pneumatici. Il risultato è un’accelerazione consistente, progressiva, e la 600e esce pulita e precisa dalle curve di Balocco. Lo sterzo si irrigidisce, ma il feedback dalle ruote è sempre positivo.

Il che non è una brutta cosa, perché puoi lasciare che la 600e balli tra le curve. L’emozione di essere al limite è ulteriormente supportata dall’ESC, che consente anche la derapata controllata nella modalità più spinta, “Scorpion Track”. Pneumatici che stridono, cuori che battono forte, mani che sudano: se questa auto non ti fa emozionare, dovresti prendere in considerazione l’idea di fissare una seduta con il tuo psichiatra perché potresti essere insensibile. Nel telaio dell’Abarth 600e è stata installata una sospensione più rigida e uno stabilizzatore aggiuntivo sull’asse posteriore garantisce anche una maggiore rigidità. Insieme al baricentro basso, l’Abarth aderisce saldamente alla strada e, sebbene la carrozzeria sia piuttosto alta per un’auto sportiva (1,57 metri), non abbiamo quasi notato alcun rollio in curva.

Abarth 600e Scorpionissima 15

Autonomia di 320 chilometri: se si spinge non è proprio così

Eh già, quasi ce ne dimenticavamo durante questo divertente test sull’asfalto sacro di Balocco: l’Abarth è un’auto elettrica. La sua batteria non è particolarmente grande con 51,5 kWh (netti) e dovrebbe essere sufficiente per un’autonomia di circa 320 chilometri. Ciò che è scritto sulla carta è una promessa, ma se spingendo in pista si riduce come accadrebbe alla guida di un’auto termica. Pertanto i dati sul consumo di 18,6 kWh sono puramente ipotetici, fanno affidamento a un ciclo WLTP in condizioni di guida normali. Durante la ricarica la potenza è di almeno 100 kW (CC). Dal 10 all’80% in 29 minuti, nella media delle concorrenti. A 11 kW dura poco meno di sei ore e in casa con la monofase a 3,7 kW dura tutta la notte e mezza giornata (circa 16 ore).

Abarth 600e Turismo(18)

Conclusioni

Cosa avrebbe detto Carlo dell’Abarth più potente di tutti i tempi? Ai veri viennesi sarebbe piaciuto la provocazione che l’auto trasuda con una verniciatura così estroversa come “Acid Green” o “Hynotic Purple”? Come avrebbe trovato il generatore di suoni, disponibile solo nella “Scorpionissima” e che suona come se un otto cilindri si fosse incrociato con un’astronave? Non lo sappiamo e non lo sapremo mai. Tutto quello che possiamo dire è: se Abarth deve diventare elettrica, allora questa è l’unica strada. Design accattivante, funzionalità digitali ad hoc (come la visualizzazione della coppia in tempo reale per ciascuna ruota) e un telaio rivisto che lasci molto spazio al divertimento, anche grazie al differenziale Torsen. C’è un però: il piacere costa almeno 42.950 euro per la meno potente “Turismo” e 48.950 euro per la “Scorpionissima”.

Testo originale: Rudolf Bögel | Immagini: Stellantis



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