Testare nuove foglie per l’ecoprint
Il mio studio continuo, è dettato dalla passione per la natura che mi circonda e dalla passione per l’ecoprint.
Infatti studio le foglie sconosciute, per amore della tecnica, ma anche per curiosità e per la pura gioia della scoperta.
Vivo a Roma, tra due parchi e questa posizione privilegiata, rende le mie passeggiate quotidiane un’opportunità perfetta per osservare, raccogliere e sperimentare.
Ogni camminata diventa una ricerca, un’esplorazione tra forme, colori e consistenze che potrebbero rivelarsi sorprendenti per la stampa botanica.
E per chi, come me, ha la fortuna di vivere a Roma, circondata da due parchi, l’esplorazione diventa un’avventura quotidiana.
Passeggiando tra gli alberi e sentieri meno battuti, mi lascio ispirare dalla varietà di piante che incontro.
Non mi limito alle solite specie, ma mi avventuro alla scoperta di foglie sconosciute, fiori selvatici e persino erbacce, consapevole che ognuna di esse, può regalarmi sorprese straordinarie.
LA MERAVIGLIA DELLA SPERIMENTAZIONE
Provare nuove foglie è una vera avventura!
Non tutte contengono tannini o pigmenti forti, ma alcune riservano sorprese incredibili come questa bella foglia di aralia
Spesso, molte di noi, si affidano a foglie di piante già note per la loro capacità tintoria, come eucalipto, acero, quercia e noce.
Tuttavia, il mondo vegetale è veramente vasto e ricco di possibilità ancora inesplorate.
Infatti può succedere magari che foglie meno conosciute, imprimono colori straordinari e inaspettati.
Sperimentare significa appunto scoprire nuove possibilità, ampliare il proprio bagaglio di conoscenze e, soprattutto, lasciarsi stupire dalla natura.
TESTARE NUOVE FOGLIE PERMETTE DI:
Scoprire pigmenti nascosti: alcune piante che sembrano poco promettenti possono rilasciare colori sorprendenti, sotto le giuste condizioni di mordenzatura e cottura, esattamente come mi è successo con le foglie di carrubo, molto coriacee, ma molto interessanti per la stampa.
Scoprire nuovi colori e forme: Ogni pianta ha una composizione chimica diversa, che si traduce in una gamma infinita di colori e forme.
Sperimentando, potresti scoprire tonalità e pattern che non avresti mai immaginato.
Ampliare la gamma cromatica: ogni foglia reagisce in modo diverso, in base ai tannini e agli altri composti presenti, portando a sfumature uniche e accostamenti innovativi.
Approfondire la conoscenza delle piante: Sperimentare con l’ecoprint è un modo meraviglioso per imparare a conoscere le piante che ci circondano. Osservando come reagiscono al processo di stampa, potrai scoprire le loro caratteristiche e proprietà nascoste.
Arricchire il proprio stile: sperimentare significa decisamente trovare combinazioni inedite e personali, rendendo ogni pezzo di ecoprint ancora più distintivo.
Infine adattarsi alle risorse locali: utilizzare foglie disponibili nella propria zona, permette di ridurre la dipendenza da piante esotiche e valorizzare la biodiversità locale.
COME TESTARE NUOVE FOGLIE IN ECOPRINT
Per ottenere risultati significativi, è utile seguire un metodo di sperimentazione strutturato.
Ecco quindi alcuni consigli: raccogliete diverse foglie: scegliete foglie fresche e secche della stessa pianta per confrontarne le prestazioni.
Prima di lanciarvi in progetti più grandi, preparate un campione di prova: dividete il tessuto in piccole sezioni e applicare diverse foglie con differenti mordenti (allume, ferro, ecc.).
Questo vi consentirà di non sprecare materiali preziosi.
Variate le condizioni di stampa: testate temperature e tempi di cottura diversi per osservare come influenzano il rilascio del colore.
DOCUMENTA I RISULTATI
Questo consiglio, secondo me, è tra i più importanti.
Annotate sempre il nome della pianta, il mordente usato e il colore ottenuto, per costruire un archivio personale di foglie utili all’ecoprint.
Annota ogni esperimento e i risultati ottenuti.
Questo ti permetterà di imparare dai tuoi successi o dai tuoi errori, e di affinare la tua tecnica nel tempo.
Non avere paura quindi di sbagliare, perché sappiamo che l”ecoprint è un’arte sperimentale, quindi è normale che alcuni esperimenti non vadano a buon fine.
Non scoraggiarti quindi, ma impara dai tuoi errori e continua sempre a sperimentare.
IN CONCLUSIONE
Credo che quando usciamo dai nostri classici sentieri battuti e iniziamo quindi a testare nuove foglie, è proprio lì che si amplifica la magia dell’ecoprint.
Raccogli quindi foglie di alberi che non conosci, fiori selvatici che attirano la tua attenzione e persino le erbacce, perché possono regalare spesso, sorprese straordinarie.
Se anche tu come me, ami l’ecoprint, ti invito a sperimentare senza paura: la natura ha ancora molti segreti da rivelare!
E ricorda che la sperimentazione, è il cuore pulsante dell’ecoprint.
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