Nuova denuncia di Pettinari sul “caos” della Strada parco tra bus elettrici e un filobus di cui si chiede il destino

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“Che fine farà la filovia? I callaudi stringenti sul tema della sicurezza da parte dei tecnici Ansfisa quando si faranno? E se si faranno, come potrebbe Ansfisa collaudare un’infrastruttura interessata da 180 corse giornaliere di bus elettrici Brt? Siamo davanti a una gestione politica amministrativa dell’annosa vicenda che definire caotica è riduttivo”.

A dichiaralo è il capogruppo comunale e presidente del movimento politico “Pettinari per l’Abruzzo” Domenico Pettinari che con i consiglieri comunali del suo gruppo (Pettinari sindaco) Massimiliano Di Pillo e Caterina Artese, torna a denunciare da piazza della Repubblica con alcuni cittadini la situazione caotica che vive da trent’anni l’infrastruttura su cui il filobus fino ad oggi, rimarca, non si è visto. Una scelta non casuale quella di piazza della Repubblica dove pure il filobus dovrebbe passare dato che non solo la nuova fermata cancellerà i posti auto, ma non c’è neanche,d enuncia, una banchina di fermata a norma. “La palina con la scritta ‘Terminal’ è stata posizionata al livello strada tra le buche, per cui sarà pressoché impossibile per i soggetti fragili salire sui mezzi in piazza della Repubblica”. Una denuncia articolata quella di Pettinari che a Tua chiede di dare informazioni concrete sul perché di questa scelta e sul se, in sostanza, ci siano delle ulteriori difficoltà a instradare non gli autobus, ma i filobus chiedendosi dunque se mai li si vedrà percorrerla la strada parco.

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Una nuova denuncia con cui rilancia anche alcuni dei quesiti contenuti nella diffida stragiudiziale che il comitato Strada parco bene comune ha inoltrato agli enti competenti chiedendo, in sostanza, che i bus elettrici che entro marzo dovrebbero entrare in esercizio sulla strada parco in attesa della filovia, non partano fino a quando non sarà tutto chiaro sul fronte autorizzazioni e sicurezza.

“Per anni – rimarca Pettinari – ci avevano fatto credere che sarebbero stati attivati i filobus sulla strada parco, di anno in anno si sono rincorsi annunci politici della partenza imminente per poi un bel giorno scoprire che li, dove ci avevano promesso i filobus, transiteranno (per ora??) bus elettrici. Come mai tutto ciò? Forse perché non sono riusciti a collaudare un’arteria che non è in sicurezza?”.

“Da anni denunciamo l’insicurezza della infrastruttura e forse la storia ci sta dando ragione. Allora, se proprio si doveva, anche se noi siamo sempre stati contrari al passaggio dei mezzi sulla strada parco, non era forse meglio farci passare i bus elettrici vent’anni fa e risparmiare tutti i soldi che si sono spesi fino ad oggi”, si chiede ancora il capogruppo comunale che torna anche sul problema dei passi carrai e gli accessi alle abitazioni civili in particolare tra via Cavour e via Solferino con il caso emblematico, in questo caso, “di una famiglia che ad oggi non può più uscire di casa”.

“La questione -incalza – è diventata prioritaria anche alla luce della recente sentenza che avrebbe autorizzato i passi carrai di un condominio, estensibile a tutti gli altri accessi regolari. Come si comporteranno le istituzioni a seguito della citata sentenza?”, si chiede ancora ribadendo i problemi della fermata di piazza della Repubblica legati e a quella banchina inesistente e l’impossibilità dei fragili di prendere eventualmente lì il filobus se e quando ci sarà, ma anche risollevando la questione parcheggi dato che per avere quella sosta si dovranno eliminare e la zona è una di quelle “strategiche ad alta densità di traffico in prossimità dell’autostazione dei pullman extraurbani a lungo raggio”.

E ancora tra i problemi irrisolti Pettinari cita le barriere architettoniche che “non sembrerebbero essere state eliminate così come denunciato dall’associazione Carrozzine determinate. Lungo il tracciato ci sono numerosi attraversamenti pedonali non presidiati, con tutti i rischi annessi e connessi soprattutto nel periodo estivo quando migliaia di persone dovranno accedere al mare”.

Diversi poi, continua nella lunga denuncia il capogruppo comunale, “i tratti del marciapiede lato mare non percorribili (ad esempio, di fronte a Villa Sabucchi) e altri con larghezza non a norma insufficiente al transito delle carrozzine. Ci sono semafori pericolanti legati con lo spago e gli stessi non sono ancora sincronizzati sulla priorità riservata al filobus. Le banchine di sosta lungo il tracciato presentano altezze diverse, per cui saranno vere e proprie trappole per i disabili. Tutte le piazzole di sosta sono state costruite a misura del filobus Van Hool, con accesso delle carrozzine previsto sulla porta anteriore del vettore. Nei bus elettrici Yutong che verranno instradati l’accesso dei disabili è invece consentito sulla porta centrale”.

“Altra criticità – conclude elencando tutto quello che non va – è rappresentata dalla pista ciclabile attigua alla Strada parco, che con l’immissione dei bus diventerà ciclopedonale, in quanto è impraticabile a causa delle pessime condizioni d’uso del fondo stradale”.

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“Riteniamo che si stia instradando un sistema, ancorché come soluzione ‘temporanea’, che non ha nulla in comune con l’opera finanziata e appaltata come testimonia la comparsa delle paline con ‘fermata a richiesta’ incompatibili con i sistemi Brt appartenenti alla categoria ferroviaria, le cui fermate sono tutte obbligatorie. Pertanto Tua dovrebbe spiegare ai cittadini le vere ragioni tecniche sottostanti che si oppongono al passaggio del filobus e cosa impedisce ad Ansfisa – conclude Pettinari – l’esecuzione dei collaudi richiesti contestualmente alla scelta sibillina di avviare intanto l’esercizio alternativo dei bus elettrici cinesi su un tracciato inadeguato ai fini di sicurezza”.



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