La Samp in dieci nell’ultima mezz’ora resiste al Palermo, 1-1 ricco di emozioni

Terzo pareggio consecutivo per la Sampdoria: dopo il Sassuolo e il Bari arriva un’altra divisione della posta contro il Palermo e la classifica continua a fare paura, con i blucerchiati che rimangono invischiati in zona play out, con le vittorie odierne di Salernitana e Frosinone che hanno accorciato ulteriormente la classifica, in attesa di Cittadella-Sudtirol di domani.

Semplici schiera per la prima volta Coda dal primo minuto e dopo cinquanta secondi di gioco il bomber va subito in rete, sfruttando un clamoroso errore in disimpegno di Audero, applaudito ex che sta ancora rallegrandosi dei cori dedicatogli dai suoi antichi tifosi.

Partita che non avrebbe potuto cominciare meglio per i padroni di casa, con Niang che al 3’ va vicino al raddoppio con una conclusione su cui Audero si riscatta parzialmente, togliendo dall’angolo basso alla sua sinistra la velenosa conclusione dell’attaccante.

La partita è molto bella, ci sono continui rovesciamenti di fronte, Altare e Curto duellano ad alta quota con il temuto Pohjanpalo, i blucerchiati soffrono sulla fascia sinistra il dinamismo e le sovrapposizioni di Gomes e Pierozzi e dopo una conclusione centrale di Meulensteen è Cragno a diventare protagonista, sventando in uscita il tentativo di Verre, presentatosi davanti a lui. Una palla persa in uscita da Ricci, autore di una buona prova, permette a Verre di servire Brunori che di testa spedisce di poco alto ma è la Samp ad andare vicina al raddoppio, prima con un doppio tentativo di un ispirato Coda e poi al 22’, quando Oudin, autore di una prova in cui il francese accoppia tecnica a sostanza, pesca all’altezza dell’area piccola Altare, il cui colpo di testa viene rintuzzato da Audero che non è perfetto e poi travolge Coda con le mani. Il Var non richiama l’incerto Perenzoni su un episodio che poteva essere passibile di massima punizione e De Paoli viene ammonito per proteste.

La partita continua ad essere molto godibile, Ricci sforna un’altra prova positiva a centrocampo e questo è sicuramente un merito di Semplici, che ha rispolverato un calciatore che era sparito dai radar. Soffre molto invece Meulensteen, troppo lento e spaesato e che fatica a trovare una posizione sul rettangolo verde ed i rosanero (stasera in maglietta improponibile) trovano spazio sulle trequarti, con i vari Verre, Di Francesco e Brunori che conquistano troppo facilmente campo. De Paoli e Beruatto non garantiscono la necessaria spinta sulle fasce e lo stesso Niang, spostato sulla sinistra, appare poco in partita e scarsamente applicato dal punto di vista dell’intensità agonistica. Sono però i blucerchiati ad andare vicini al raddoppio, prima con uno dei rari spunti di De Paoli che da destra serve Niang che conclude troppo debolmente per trafiggere Audero che respinge e subito dopo con un potente e velenoso sinistro dai ventidue metri di Oudin, che ha il solo torto di risultare centrale e che comunque costringe l’estremo rosanero alla parata in due tempi.

Il finale di tempo vede gli ospiti avanzare il baricentro, Gomes salta secco sulla destra Meulensteen e conquista il fondo, con un tiro cross che Altare sventa con l’aiuto di Cragno; portiere doriano che diventa protagonista in negativo al 40’, quando si scontra in uscita alta con il compagno di reparto Altare e perde la sfera a beneficio di Baniya, con Niang che salva in corner. E dalla battuta dalla bandierina Cragno non è irreprensibile nella respinta sul cross da destra di Ranocchia e Pohjanpalo di testa, dall’altezza del dischetto, prende la mira ed infila nella porta sguarnita, nonostante il disperato tentativo sulla linea di Altare.

La Samp si sente ferita e chiude il tempo con una bella serpentina di Niang il cui destro destinato all’incrocio trova la casuale deviazione in corner di Magnani.

Squadre all’intervallo dopo una frazione giocata ad alta intensità, una delle partite più belle viste fino a questo punto nell’intero campionato cadetto e la Samp che ai punti avrebbe meritato di concludere in vantaggio la prima frazione.

Al rientro c’è l’ovazione per Audero che si schiera sotto la Sud, Meulensteen conferma che la velocità non è il suo punto forte, cincischiando all’altezza del dischetto sul ponte aereo di De Paoli e facendosi sottrarre la potenziale occasione, al 6’ è puntuale Cragno in uscita su Brunori, lanciato da Magnani dalle retrovie in campo aperto.

Non è la Samp brillante della prima frazione quella che approccia la ripresa, Magnani sfiora il palo con una conclusione dal limite al 12’ ed un minuto dopo Semplici effettua un doppio cambio, richiamando Coda ed Oudin, fino a quel punto tra i più positivi ed inserendo Sibilli ed Akinsamiro, con Niang che va in posizione di prima punta.

Passano tre minuti ed il nigeriano sbaglia un controllo da matita rossa nella metà campo ospite, parte fulmineo il contropiede con Verre che serve Di Francesco che vola verso Cragno e viene cinturato da Akinsamiro, che dopo tre minuti di gara viene giustamente espulso in una delle poche decisioni azzeccate da Perenzoni. A questo punto cambia l’inerzia del match ed i padroni di casa per alcuni minuti perdono la bussola, con il Palermo che sembra poter passare da un momento all’altro. Cragno si oppone alla punizione di Ranocchia, con Meulensteen che ribatte il successivo tiro di Brunori a botta sicura, De Paoli sbaglia due controlli che avrebbero potuto permettere altrettante ripartenze e viene graziato da Perenzoni per una trattenuta che avrebbe potuto costargli il secondo giallo, lasciando i suoi in nove come a Bolzano; Semplici con colpevole ritardo se ne accorge e fa entrare Bereszynski. Un destro di Ranocchia, sempre troppo libero di giocare sul centrosinistra, sfiora il palo alla sinistra di Cragno ma con il passare dei minuti la formazione blucerchiata riesce ad assestarsi con il suo 4-4-1 e non rischia più di tanto. Dionisi rinforza il reparto offensivo con l’ingresso di Le Douaron per Verre, ma se escludiamo una smanacciata in corner al 32’ di Cragno sul lungo tiro cross di Brunori ed un colpo di testa alto di Magnani un minuto dopo gli ospiti non riescono più a creare nulla, con Altare e Curto che giganteggiano davanti al proprio portiere. Nel finale sono i blucerchiati a riportarsi in avanti, con Venuti, entrato per l’acciaccato Beruatto, che spara alto l’invito di Mulensteen. Quando Abiuso è pronto a rilevare lo stanco e poco incisivo Niang si fa male Veroli ed il cambio obbligato porta sul terreno Riccio.

Ed il fischio finale certifica il terzo pari consecutivo ottenuto dai blucerchiati contro formazioni che la precedono in classifica, tre prestazioni dalle quali si poteva ottenere qualcosa di più con una gestione più oculata dei vantaggi, come è successo domenica scorsa a Bari e nel pomeriggio odierno.

Il Palermo deve recitare il mea culpa per non essere riuscito a sfruttare la superiorità numerica nella mezz’ora finale del match.

Domenica prossima in casa della Reggiana e dopo la sosta a Marassi contro il Frosinone l’undici di Semplici dovrà tornare ad ottenere i tre punti per scalare posizioni in una classifica che è cortissima e molto pericolosa in vista del rush finale.

SAMPDORIA-PALERMO 1-1 Serie B 2024-25 

Reti: p.t. 1’ Coda 40’ Pohjanpalo

SAMPDORIA (3-4-2-1): Cragno 6 – Curto 6,5 Altare 7 Veroli 6 (39’ s.t. Riccio n.c.) – De Paoli 4,5 (23’ s.t. Bereszynski 5,5) Meulensteen 5,5 Ricci 6,5 Beruatto 5,5 (31’ s.t. Venuti 6) – Oudin 6,5 (13’ s.t. Akinsamiro 3) Niang 5,5 – Coda 6,5 (13’ s.t. Sibilli 6) All: Semplici 5,5

PALERMO (3-4-2-1) Audero 4,5 – Banija 6 Blin 6 Magnani 6,5 – Pierozzi 6 (34’ s.t. Segre n.c.) Gomes 6,5 Ranocchia 6,5 Di Francesco 6 – Verre 6 (28’ s.t. Le Douaron 5,5) Brunori 6 – Pohjanpalo 6,5 All: Dionisi 6

Arbitro: Perenzoni di Rovereto 5

Note: pomeriggio gradevole, temperatura sui 15 gradi. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: De Paoli (S ) Pierozzi (P) Espulso Akinsamiro al 16’ s.t. . Calci d’angolo 8-6 per il Palermo. Spettatori 25322 (19405 abbonati e 5917 paganti) per un incasso di Euro 285664. Recupero 2 + 4 minuti.

MARCO FERRERA