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CATANZARO – Con due distinte prese di posizioni, Michele Comito, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, e Antonello Talerico, consigliere regionale Forza Italia, difendono la politica sanitaria di Roberto Occhiuto e si scagliano contro chi ha governato in passato.
Comito (FI): “Inaccettabili mistificazioni del centrosinistra, grande lavoro dell’amministrazione regionale”
«Dopo vent’anni di attesa, e grazie ad un lavoro che finalmente lascia intravedere la luce in fondo al tunnel, dal centrosinistra calabrese ci si sarebbe aspettati una certa serietà sull’argomento, ed invece ci tocca assistere a considerazioni che, a voler essere generosi, potremmo definire grottesche.
Questa sinistra, da ultimo anche il consigliere Lo Schiavo, non ha ancora compreso l’importanza della richiesta del presidente Occhiuto, che sulla sanità fa sul serio e persegue l’obiettivo dichiarato di restituire i nuovi ospedali ai cittadini calabresi nel più breve tempo possibile.
A questo serve lo stato di emergenza, che consentirà ad un commissario con poteri di Protezione civile di superare tutte quelle lungaggini che rallentano la realizzazione dei nuovi ospedali, e che hanno determinato questo stato di cose per lungo tempo.
Senza queste misure eccezionali sarebbe impossibile realizzare le opere ed al contempo evitare contenziosi, come ha avuto modo di spiegare più volte il presidente Occhiuto.
Ecco, a fronte di tutto ciò, questa opposizione continua ad utilizzare la sola arma che ha in mano, quella del discredito. Un atteggiamento che a nulla serve con un presidente e un centrodestra che, dopo 20 anni di generale immobilismo, agisce con decisione, riscuotendo – fattore non secondario – pieno credito dal governo centrale, come mai si è avuto in Calabria. E ciò porta risultati concreti.
Per fortuna i cittadini non si lasciano offuscare dal fumo negli occhi di questa opposizione, e lo hanno dimostrato assicurando il giusto sostegno ad un’amministrazione regionale che si muove compatta nell’interesse dei cittadini calabresi. La richiesta dello stato di emergenza per la gestione dei cantieri dei nuovi ospedali va proprio in questa direzione, e ammetterlo sarebbe stata questione di onestà intellettuale. Sembra assurdo dover stare qui a spiegarlo, ma purtroppo la strumentalità del centrosinistra calabrese ci costringe a dover ribadire l’ovvio», conclude Michele Comito, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.
Talerico (Fi): «Emergenza sanitaria in Calabria: un’eredità del passato e un’opportunità per il futuro»
Negli ultimi giorni, l’opposizione ha mosso dure critiche al governo regionale, attribuendogli la responsabilità della dichiarazione di emergenza nel settore ospedaliero calabrese. Tuttavia, è necessario ristabilire la verità dei fatti: la situazione attuale non è il frutto dell’attuale amministrazione, bensì l’eredità di vent’anni di scelte fallimentari e ritardi accumulati.
Già due decenni fa, il Governo nazionale dichiarò un’emergenza di Protezione Civile per colmare le carenze ospedaliere della Calabria. L’obiettivo era realizzare tre dei sette principali ospedali del sistema pubblico regionale. Tuttavia, dopo sei anni di gestione commissariale, l’emergenza venne chiusa senza aver portato a termine le opere previste.
I progetti allora predisposti sono oggi inattuabili, superati sia dal punto di vista tecnico che sanitario ed economico.
L’attuale giunta regionale, consapevole delle difficoltà accumulate nel tempo, ha subito avviato un piano di rilancio delle strutture sanitarie. Tuttavia, si è trovata di fronte a un quadro normativo che non consente di operare con la necessaria rapidità per rispondere a bisogni urgenti.
In questo scenario, la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi della Legge 1/2018 non rappresenta un’ammissione di colpa, bensì una strategia concreta per accelerare la costruzione degli ospedali e risolvere una crisi strutturale.
Un altro punto fondamentale riguarda i fondi del PNRR.
La Calabria rischia di perdere importanti risorse economiche se non si interviene con misure straordinarie. Lo stato di emergenza consentirebbe di sbloccare finanziamenti e di attivare procedure semplificate per velocizzare i lavori. Diversamente, la nostra regione potrebbe trovarsi privata di fondi cruciali per l’ammodernamento del sistema sanitario, aggravando ulteriormente la situazione.
Infine, l’opposizione sembra dimenticare che l’attuale crisi ospedaliera non è solo un problema amministrativo, ma anche un’emergenza sociale. La mancanza di strutture moderne e adeguate incide sulla qualità dell’assistenza sanitaria e mette a rischio la salute dei cittadini calabresi.
Di fronte a questa realtà, il governo regionale ha scelto di agire con determinazione, senza cedere alla logica dello scaricabarile, ma lavorando per garantire finalmente alla Calabria un sistema ospedaliero all’altezza delle sue esigenze.
Dunque, anziché strumentalizzare una situazione critica per fini politici, sarebbe auspicabile che tutte le forze in campo collaborassero per il bene dei cittadini. La sanità non può essere terreno di scontro, ma deve diventare un obiettivo comune per il futuro della nostra regione», conclude Antonello Talerico.
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