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Il Tar di Latina boccia la tariffa sui rifiuti nel 2023 nel Comune di Sabaudia: “Adesso si restituiscano immediatamente i 270mila euro della Tari agli utenti, scomputandoli da quella del 2025”
“Un ringraziamento al Codacons Latina e a quei cittadini che hanno permesso che gli interessi degli utenti fossero rispettati. Il Tar, dopo un ricorso al Capo dello Stato, infine si è pronunciato. Bocciato il Piano economico finanziario per il 2023 della Tariffa sui rifiuti: non potevano essere inseriti nel piano i 270mila euro che il Comune di Sabaudia aveva riconosciuto come debiti fuori bilancio a favore della ditta Sangalli di Monza, gestore del servizio di raccolta dei rifiuti, per il periodo dal 2016 al 2020.
Una batosta contabile e amministrativa, che sconfessa non solo la tariffa del 2023 ma anche, e questo sarà ancora tutto da verificare, il bilancio di previsione per il 2023 ed il documento unico di programmazione. Il Tar accoglie per intero le osservazioni che la minoranza aveva sollevato, assieme a quelle per le spese postali cancellate dalla decisione di Arera e che hanno costretto il comune a restituire oltre 50mila euro ai contribuenti, nel corso del consiglio comunale. Infatti, sottolinea il giudice amministrativo: “Il debito maturato dal Comune di Sabaudia verso l’impresa Sangalli per revisione prezzi costituisce quindi un debito fuori bilancio che, come affermato dai ricorrenti, costituisce una sopravvenienza passiva, carente a monte di impegno contabile e che comporta, quindi, una spesa che non ha specifica manifestazione nel bilancio dell’esercizio in cui si realizza”.
Tanto per essere chiari con la Tari si paga il servizio attuale e la sua copertura deve essere data per intero dalla tariffa, sostenere con essa dei debiti fuori bilancio significa far pagare ad altri utenti spese che afferiscono a diverse annualità e che sarebbero dovute essere coperte con la fiscalità generale. Sintetizzando: Una sconfitta su tutta la linea dell’amministrazione Mosca che aveva irriso le contestazioni della minoranza e che oggi si vede sconfessata dal Tar su un tema particolarmente delicato e del quale occorre capire le complicanze che può avere su atti fondamentali, quali il bilancio ed il dup. “Il Tar ha riconosciuto legittime e corrette le osservazioni della minoranza in consiglio. I cittadini di Sabaudia, gli utenti del servizio, sono stati gravati di un costo di 270 mila euro, circa il 5% dell’ammontare della tariffa, ai quali vanno restituiti immediatamente. Vogliamo ringraziare l’Associazione consumatori Codaconslatina e i due cittadini di Sabaudia che con la loro azione hanno difeso i legittimi interessi degli utenti oltre che aver permesso al Tar di confermare le osservazioni fatte dalle minoranze in sede di approvazione dei provvedimenti.
Meno spese per le feste e maggiore attenzione ai diritti dei cittadini: forse se avessimo tolto dalle manifestazioni, che complessivamente si avviano a superare ogni anno i 700 mila euro, e si sarebbe seguita la giusta procedura, i cittadini di Sabaudia nel 2023 avrebbero pagato di meno: adesso ridategli i soldi dopo averli ingiustamente tolti dalle tasche. Le priorità, però, per l’amministrazione Mosca sembrano essere altre: tutta apparenza e poca sostanza lo dimostrano gli atti che vengono portati in aula e puntualmente ritirati”. Lo sceriffo di Nottingham si è perso nella foresta delle interpretazioni e grazie a Robin Hood (codaconslatina) i cittadini potranno pagare il dovuto e riavere indietro quello che avevano tirato fuori: 270mila euro. Adesso non resta che capire cosa accadrà del bilancio 2023 e del dup: se bisognerà ritornare in consiglio oppure le vicende amministrative si andranno a complicare ulteriormente. Una cosa è certa: non ne indovinano una, alla faccia dei seri e competenti.
Si cominci a restituire i soldi ai cittadini, non sprecando ulteriori spese in parcelle per il ricorso al Consiglio di Stato e meno per le paillettes e lustrini che durano l’arco di mezza giornata. Altra grossa tegola. È giunto il momento che il sindaco faccia una riflessione : terminare questa avventura prima che la città e i cittadini subiscano altri danni”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali di minoranza Vincenzo Avvisati, Simone Brina, Immacolata Iorio, Enzo Di Capua, Maurizio Lucci, Giancarlo Massimi e Paolo Mellano.
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