L’inspiegabile e controversa fortuna del principe Andrea: orologi costosi, auto di lusso, grandi ville e debiti considerevoli (con appena 24 mila di pensione)

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Il principe Andrea ha appena compiuto 65 anni, quasi alla soglia dell’età pensionabile nel Regno Unito. Tuttavia, per il reale caduto in disgrazia a causa del caso Epstein, la ricorrenza è diventata il preludio di un incubo da quando il fratello gli ha ritirato l’appannaggio di un milione di sterline l’anno, cioè il denaro. Il suo unico progetto lavorativo negli ultimi cinque anni (un futuro da commissionario internazionale per una società olandese in cui aveva già coinvolto anche la figlia Eugenia durante un evento a Tokyo) si è sgretolato prima ancora di siglare l’accordo, e dopo che il Telegraph ha rivelato che il progetto era stato concepito insieme a Yang Tengbo, indicato dall’intelligence britannica come spia al servizio della Cina e il cui rapporto con il duca di York ha continuato ad aggiungere meriti al particolare LinkedIn di scandali di Andrea.

Al principe, quella mansione avrebbe fatto comodo per pagare la manutenzione e l’affitto della Royal Lodge, la residenza di 30 camere da letto dove vive dal 2003 e dalla quale il fratello Carlo, re d’Inghilterra e padrone di casa del duca, vuole sfrattarlo. Una cifra di circa 800.000 euro l’anno, secondo le stime della stampa britannica, tra il mezzo milione per la manutenzione della tenuta cui è obbligato (trattandosi di un monumento protetto) e gli oltre 300.000 euro che compaiono nel contratto di affitto, firmato all’inizio del secolo e valido per 75 anni. Una cifra enorme per un principe che si è ritrovato senza redditi apparenti a eccezione della pensione di ufficiale della Royal Navy britannica (che si aggira intorno ai 24.000 euro l’anno). Dalla regina Elisabetta II, per esempio, non ha ereditato nulla (Carlo era l’unico erede e amministratore di tutti i beni della madre, principalmente per motivi fiscali) anche se nel corso della vita tanto la madre del principe quanto il fratello Carlo (che, a differenza di Andrea, Edoardo e Anna, godeva della rendita multimilionaria del ducato di Cornovaglia) lo hanno aiutato economicamente in forma privata. Ma neppure così si spiegava lo stile di vita di un principe abituato al lusso, che ha sempre fatto sfoggio di ricchezze che apparentemente non poteva permettersi e sulle quali non sono mai state fornite molte spiegazioni.

Nel 2021, per esempio, dopo essere stato inattivo per due anni, si è presentato al funerale del padre con una Bentley Flying Spur nuova di zecca del valore di oltre 265.000 euro, appena riverniciata e personalizzata… in sostituzione della precedente Bentley Flying Spur nuova di zecca, riverniciata e personalizzata, che aveva acquistato nel 2015 e svenduto nel 2018 a quasi la metà del prezzo originale. Ha sfoggiato orologi da 190.000 euro, tra cui una vasta collezione di Rolex e un Apple Watch placcato in oro. Ville milionarie in Svizzera. Capricci come portare il presidente della Banca Mondiale a giocare a golf in elicottero a spese dei contribuenti. Un tenore di vita garantito da un misto di denaro pubblico e affari gestiti quando era un working royal, ovvero un membro della famiglia reale autorizzato a rappresentare ufficialmente il monarca. Ma dopo essere stato messo da parte a causa dello scandalo Epstein, ha dovuto rinunciare ad alcuni dei suoi lussi semplicemente per rimanere a galla. E sempre tra le polemiche.

Contabilità

Buste paga

 

Non che polemiche e denaro siano una novità. Nel 2007, per esempio, ha venduto per 15 milioni di sterline (22 milioni di euro dell’epoca) Sunninghill, la casa dove aveva vissuto negli anni del matrimonio con Sarah Ferguson (e che gli era stata regalata dalla madre, la regina Elisabetta, nel 1986). Fin qui tutto quasi normale (a noi può sembrare poco carino vendere il regalo di nozze della propria madre, ma i reali britannici operano su coordinate leggermente diverse da quelle umane) se non fosse per tre dettagli: la casa era sul mercato da cinque anni e non era nelle migliori condizioni del mondo; l’acquirente ha pagato tre milioni di sterline in più rispetto a quanto richiesto da Andrea; e quell’acquirente era Timur Kulibayev, oligarca kazako nonché genero dell’allora presidente Nazarbayev.

Dal momento che Andrea non è mai stato estraneo al clientelismo, arrivando addirittura a usare Buckingham Palace come ufficio privato per una delle sue iniziative, la cosa non sorprende più di tanto. Oltre ad aver sempre amato il denaro e l’ostentazione gratuita (soprattutto a spese dei contribuenti), il principe ha anche fatto affidamento su amici dal portafogli consistente per aiutarlo. Nel 2017, un prestito personale di oltre 2 milioni di euro è stato coperto da uno dei suoi consulenti finanziari, il banchiere (ed ex tesoriere del Partito Conservatore) David Rowland, un rapporto reciprocamente vantaggioso. E anche recentemente, il denaro presentato per coprire il conto della Royal Lodge è stato anticipato da una terza parte, di cui non si conosce l’identità.

Questa storia di debiti e denaro si è ripetuta più volte. Se nel 2015 ha acquistato con Sarah Ferguson una baita sulle nevi svizzere, nel 2019 la venditrice l’ha citato in giudizio nei tribunali svizzeri per il mancato pagamento di quasi otto milioni di euro. Alla fine, nel 2022, la venditrice della baita svizzera ha deciso di accettare una remissione del 50% e di «perdere milioni» come unico modo per recuperare parte del denaro dovuto. La donna, un’imprenditrice francese, ha affermato di aver «ridotto il debito perché pensavo che sarebbe andato in galera», quando Andrea sarebbe stato processato per presunti abusi sessuali su Virginia Giuffre. Alla fine, dopo un accordo extragiudiziale di circa 15 milioni di euro (anticipati dalla madre e dal fratello, più altri due milioni di euro donati da Elisabetta II al fondo di risarcimento per le vittime di Epstein), Andrea è sfuggito al processo e ha finito per rivendere la proprietà svizzera nel dicembre 2022, pochi mesi dopo la morte della madre. Per circa 22 milioni di euro (Andrea e Sarah Ferguson avevano anche un’ipoteca di quasi 15 milioni di euro sulla proprietà).

Da allora, la sua unica preoccupazione finanziaria è stata quella di rimanere nella Royal Lodge, mentre Carlo tagliava uno a uno i suoi privilegi: la sicurezza privata, la manutenzione della tenuta e l’appannaggio annuale di 1 milione di sterline. Carlo gli ha proposto di trasferirsi a Frogmore Cottage, dove la figlia Eugenia ha già vissuto qualche settimana. Ma pare che Andrea stia valutando un’altra opzione: il Bahrein, alla ricerca di un esilio dorato alla Juan Carlos, ma con il vantaggio dell’amicizia personale con re Hamad bin Isa Al Khalifa e dei suoi decenni di affari nell’ex emirato.



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