Dal 7 marzo fino al 30 settembre la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria celebra Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo. L’iniziativa intende – a distanza di 400 anni dalla morte – rendere omaggio a Guglielmo Caccia (Montabone 1568 – Moncalvo 1625), pittore piemontese di fama internazionale, uno dei protagonisti del tardo Cinquecento e dell’inizio del Seicento piemontese.
La mostra è organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo e la Consulta per la valorizzazione dei beni artistici dell’Alessandrino. La realizzazione operativa è a cura di Palazzo del Governatore Srl.
La cura, l’organizzazione e l’allestimento sono di Mariateresa Cairo, Vittoria Oneto e Liliana Rey Varela.
Quaranta le opere esposte, alcune assolutamente inedite, tra cui olii su tavola, olii su tela, affreschi staccati (Nascita della Vergine) e disegni a testimonianza della versatilità e abilità del pittore nelle differenti tecniche esecutive; parte provenienti direttamente dalla collezione d’arte della Fondazione (come le due preziose tavolette con il Riposo durante la fuga in Egitto e l’Assunzione della Vergine) e parte da chiese delle Diocesi di Alessandria, Casale, Tortona, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e da collezionisti privati.
Il percorso della mostra
La mostra si articola seguendo i passaggi fondamentali nella vita del pittore sul territorio piemontese, in particolare quello alessandrino; si evidenzia il rapporto con la sua bottega e con la figlia Orsola Maddalena, le loro similitudini e le loro differenze. Si affronta, nel percorso espositivo, la diversa periodizzazione delle opere e il conseguente mutamento di stile, uso del colore e delle forme nell’espressione della sua pittura. Due esempi emblematici che si possono confrontare sono il dipinto raffigurante Tobiolo e l’Angelo proveniente dalla cattedrale di Alessandria, opera precoce della sua carriera, e Tobiolo e l’Angelo proveniente dalla cattedrale di Tortona, realizzato al termine della sua vita. Interessanti sono la Natività di San Giovanni Battista proveniente dall’oratorio di Casalcermelli, tela caratterizzata da numerosi personaggi e ricca di simboli e la Natività della Vergine proveniente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo affresco su tela che dialoga con un bel disegno di collezione privata.
In mostra si trova anche una sezione dedicata a Orsola e ai suoi dipinti e a opere di collaborazione fra l’artista e la figlia come la maestosa Annunciazione della Cattedrale di Alessandria o l’Adorazione dei pastori proveniente dalla chiesa di San Siro a San Salvatore Monferrato.
Data la dimensione delle tele, le opere saranno allestite su due piani, oltre allo spazio espositivo del broletto inferiore verranno allestite altre sale del piano superiore di Palatium Vetus. La mostra diventerà dunque parte integrante e aggiuntiva alla visita ordinaria e al percorso dell’esposizione permanente.
Il sito
A questa mostra e parte integrante della stessa si aggiunge la creazione di un sito in divenire dove verranno inserite le fotografie dei dipinti più significativi dell’artista dando una maggiore visibilità a quelli presenti sul territorio alessandrino e saranno accompagnati da una breve scheda esplicativa nella quale appariranno le notizie fondamentali delle opere. L’intento di questo sito è di rendere fruibili ad un maggior numero possibile di persone le opere del Moncalvo valorizzandole anche attraverso dei percorsi e degli itinerari personali che gli utenti si potranno creare per visitare il Monferrato e potendo localizzare sulla mappa interattiva le opere stesse. Utilizzare un sistema moderno e attuale, alla portata di tutti, è un modo per avvicinare il maggior numero di utenti possibile, soprattutto i giovani, alla conoscenza di un artista attivo fra il Cinquecento ed il Seicento nella nostra zona.
Informazioni e prenotazioni e-mail didattica.fondazionecral@gmail.com – telefono 347 8095172
@fondazionecassadirisparmiodialessandria
Orari di visita sab-dom: 9,00-13,00; 15,00-19,00
Sede della mostra Alessandria, Palatium Vetus, Piazza della Libertà 28
I contenuti di questo articolo sono offerti da Romeo Ferretti
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