Gene Hackman, la morte in solitudine e l’hantavirus che ha ucciso la moglie: «Un virus trasmesso dai topi»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


di
Viviana Mazza

I medici legali rivelano le circostanze della morte del grande attore e della moglie Betsy Arakawa: a uccidere la pianista, 7 giorni prima del marito, è stato un virus trasmesso dai topi; lui aveva l’Alzheimer e forse non ha capito cosa era successo

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE

NEW YORK –  Sono morti per cause naturali, ma questo non rende affatto meno drammatica la loro fine. Gene Hackman, uno dei più amati attori americani, ha vissuto per una settimana sotto lo stesso tetto di sua moglie, la pianista classica Betsy Arakawa, possibilmente senza accorgersi che fosse morta, perché lui soffriva di Alzheimer.




















































Sono deceduti a distanza di alcuni giorni l’uno dall’altra nella loro villa di Santa Fe, in New Mexico. Lui, a 95 anni, per «problemi cardiaci», secondo il medico legale Heather Jarrell: il 18 febbraio il suo pacemaker ha registrato per l’ultima volta ritmi cardiaci, che dal giorno prima erano «anormali». Arakawa, che aveva 65 anni, è morta probabilmente una settimana prima, a giudicare dai dati del suo cellulare e dalle email mai aperte. La causa: un raro ma potenzialmente fatale virus polmonare chiamato hantavirus che si contrae solitamente con l’esposizione a escrementi di topo in case o aree poco ventilate. Tra il 1993 e il 2022 sono stati registrati in totale 869 casi di hantavirus negli Stati Uniti, la maggioranza (122) proprio in New Mexico, e questo è il primo nel 2025.

I loro corpi sono stati ritrovati in stanze diverse della stessa casa il 26 febbraio dal personale della manutenzione. Una scena da film thriller.
Lei sul pavimento del bagno accanto a una piccola stufa nera, un flacone arancione di pillole sparse sul ripiano del bagno. Lui a terra nell’anticamera, con gli occhiali da sole e il bastone vicino.
Arakawa era stata in farmacia l’11 febbraio e aveva fatto tappa anche in un negozio di animali e al mercato, secondo lo sceriffo Mendoza di Santa Fe. Era rincasata alle 5 del pomeriggio e da allora non si era più vista in città. Ma non pare che le pillole — per la tiroide — abbiano causato la sua morte.
Marito e moglie sono stati trovati vestiti, come se fossero caduti a terra all’improvviso.

Non c’erano segni di violenza sui corpi mummificati ed è subito stato escluso l’avvelenamento da monossido di carbonio. Secondo il medico legale, Hackman potrebbe non essersi reso conto per giorni che sua moglie era morta, poiché «il suo stato di salute era pessimo» e oltre ai problemi cardiaci «mostrava segni avanzati del morbo di Alzheimer», come ha detto la dottoressa Jarrell ieri in una conferenza stampa a Santa Fe.
«Parliamo di uno stadio di Alzheimer così grave che normalmente si viene messi in casa di cura o si ha un’infermiera a casa, ma la moglie si è presa cura di lui finché non è morta», secondo Michael Baden, ex medico legale di New York interpellato dall’Associated Press.

La coppia viveva da decenni a Santa Fe, città amata dagli artisti e da scrittori come Cormac McCarthy, che è morto qui due anni fa. Dopo decenni sotto i riflettori, da «Il braccio violento della legge» a «Mississippi Burning», passando per «Gli spietati», Gene Hackman si era dedicato alla pittura e alla scrittura di romanzi storici nei suoi ultimi anni.
Era anche stato nel consiglio di amministrazione del Museo di Georgia O’Keeffe a Santa Fe. Lei lo aiutava a dar forma ai suoi scritti e aveva co-fondato un negozio di design di interni locale.

Si erano conosciuti negli anni Ottanta e sposati nel 1991, cinque anni dopo il divorzio di lui dalla prima moglie Filipa Maltese, che gli ha dato tre figli. Hackman e Arawaka non avevano figli.
Avevano tre cani, uno dei quali, Zinna, è stato trovato morto a tre metri dalla padrona, in una gabbia nel ripostiglio del bagno: forse si trovava lì perché il 9 febbraio aveva subito un intervento dal veterinario.
Ed è probabile che sia morto di fame e di sete. Gli altri due erano vivi quando le autorità sono arrivate: l’uno accanto al corpo di Arakawa, mentre il terzo si aggirava fuori, in giardino.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

8 marzo 2025 ( modifica il 8 marzo 2025 | 08:35)

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link