Federalberghi Roma, De Gaetano: “la vera sfida si vince insieme, nell’interazione tra pubblico e privato”

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Veniamo da un anno record dal punto di vista della quantità e della qualità delle presenze turistiche. Ora siamo entrati in un anno importantissimo, in cui ci sarà una presenza ancora maggiore, anche se di natura diversa, prevalentemente religiosa, e che sarà un grande volano per una crescita ulteriore di un turismo di qualità, soprattutto dopo il Giubileo.

Di prospettive, scelte da fare ed errori da non commettere per garantire prosperità al settore turistico e per evitare pericolosi effetti boomerang, ci ha parlato Gianluca De Gaetano, Direttore Federalberghi Roma, intervistato dal direttore editoriale Matteo Vallèro negli studi di Business24.

Il Giubileo è iniziato e Roma è sotto gli occhi del mondo. Com’è iniziato il 2025 per il settore turistico alberghiero e quali sono le vostre previsioni per i mesi a venire, considerando che tra poco c’è anche Pasqua?

«Il Giubileo è iniziato come gli operatori si aspettavano, ovvero nessun boom di occupazione camere, considerato che il 2024 è stato un anno di record di presenze, quindi veniamo da un anno estremamente positivo ed anche il 2023 ci ha dato grandi soddisfazioni. Come sempre accade, quando ci sono i grandi eventi, cambia la fisionomia del turista e quindi la composizione dei flussi. Mi spiego ancora meglio: un evento come questo attrae una tipologia di turisti e scoraggia un’altra parte. A gennaio e febbraio abbiamo avuto una leggera flessione dei flussi, già in ripresa cosa che ci rende ottimisti per l’anno nel suo complesso. C’è stato un errore di comunicazione. Si è detto per mesi che avremmo avuto un Giubileo in overbooking che ha scoraggiato un certo tipo di turisti preoccupati da questo. Noi sapevamo che tutto questo non ci sarebbe stato, perché il Giubileo a livello turistico impiega sei o sette giornate e appuntamenti strategici, dove ci sarà effettivamente una grande concentrazione di fedeli ma per il resto è un anno normalissimo».

Quali sono i Paesi da cui vi aspettate i flussi maggiori e su cui puntate? Il ministro Santanchè continua a ribadire che bisogna puntare sul turismo alto-spendente, è d’accordo?

«Siamo molto d’accordo sul turismo alto-spendente, anche se su questo potremmo puntare nel 2026-2027. Quest’anno non avremo mai le camere piene. Durante il Giubileo 2000 abbiamo registrato un +2,4%, l’anno dopo, ovvero il 2001 fino alle Torri Gemelle, abbiamo registrato un 17% in più.  Abbiamo tutti capito cosa serve alla città, alzare il livello turistico, per alzare l’asticella in senso generale. È questa la sfida. In termini di Paesi ci aspettiamo un maggiore flusso da Stati Uniti, Canada, Filippine e parte dell’Europa, questo nei sei sette momenti top per il Giubileo. La sfida di quest’anno, già da questa primavera, riguarda gli eventi non legati al Giubileo come i concerti del Circo Massino e quelli dell’Olimpico, ma anche lo sport con il tennis su tutti, con gli Internazionali al Foro Italico».

L’overtourism rappresenta un problema crescente, segnalato come causa di impatti negativi sulla vivibilità, tensioni tra residenti e turisti e danni agli ecosistemi. Come risolvere questo problema?

«È un falso problema, la paura non è l’overtourism ma è il proliferare delle forme di ricettività abusive e non normate. Siamo contrari a tutto quello che è il sommerso, appartamenti affittati in maniera selvaggia, che stanno creando una desertificazione di mercato, spariscono i negozi, su tutti le grandi griffes. Questo è il vero problema. Se ragioniamo in termini di incremento delle strutture a cinque stelle, Roma ha superato Milano in tal senso, siamo a 60 strutture, siamo paragonabili a Londra, questo crea il turismo che serve a una grande città».

L’intervista completa a Gianluca De Gaetano (Direttore Federalberghi Roma) è andata in onda sul canale 410 del digitale terrestre

Parliamo di un altro tema caldo, ovvero la tassa di soggiorno che rappresenta un introito importante per i Comuni ma che potrebbe disincentivare il turismo. A Roma è già stata portata a un massimo di 10 euro per gli hotel a 5 stelle. Chi alloggia in un hotel 4 stelle attualmente paga 7,5 euro al giorno (+25%) mentre in un 3 stelle si arriva a 6 euro (+50%). Lei cosa ne pensa?

«Abbiamo tanti record e questo è quello a cui siamo meno affezionati. Se il turismo incide sul pil cittadino per il 13% qualunque disincentivo va alla ricchezza della città e non alla categoria degli albergatori. La tassa di soggiorno va di pari passo ai servizi offerti, anche qui se noi continuiamo a alzare le tasse senza fornire i giusti servizi, si crea un disallineamento che porta una percezione negativa e ci rende meno competitivi con il resto d’Europa. Dobbiamo essere attentissimi a non creare un danno alla città e alla sua competitività con il resto delle capitali turistiche».

In generale quali le scelte da fare e gli errori da non commettere per garantire prosperità al settore turistico romano?

«Abbiamo messo in campo un modello di concertazione e di ascolto, crediamo molto nell’interazione tra pubblico e privato. La componente pubblica deve avere la capacità di ascoltare il settore. La sfida si vince insieme. La parte pubblica si deve sforzare di dare servizi all’altezza della città, se saremo in grado di cogliere questa sfida quest’anno più che mai in cui Roma si trova sotto l’occhio del mondo, abbiamo un grande futuro. Se in una società in cui la comunicazione viaggia sui telefonini e subiamo un’informazione negativa, potremmo pagare questo per molti anni. Il tema della mobilità è centrale, è impensabile far attendere mezz’ora un turista per il trasporto pubblico, è un boomerang immediato. Io sono ottimista perché gli italiani quando sono chiamati ad affrontare le grandi sfide danno il meglio a trovare le soluzioni».

Il vero obiettivo da raggiungere è quindi quello di generare un forte effetto Giubileo sull’economia turistica e di indotto negli anni a venire. La città eterna sta godendo di un’esposizione mediatica eccezionale: va rivolto il massimo impegno affinché Roma restituisca al mondo un’immagine moderna, funzionale, sicura e accogliente, non guardando solo al presente ma soprattutto al futuro.

 





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