Affitti brevi, il Consiglio dei Ministri impugna la legge Toscana. I commenti politici

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Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge della Regione Toscana sugli affitti brevi e il “Testo unico del turismo”, ritenendo che alcune disposizioni violino la Costituzione e siano in contrasto con la normativa statale sulla libertà d’impresa. Secondo il comunicato di Palazzo Chigi, la legge regionale toscana introduce restrizioni non conformi agli articoli 3, 41, 42 e 117 della Costituzione.

Giani e Marras: “Fiduciosi che Consulta farà giustizia”

“Eravamo coscienti e preparati al fatto che il governo avrebbe impugnato la legge. D’altra parte, e mai era successo prima d’ora, ben otto sono stati i ministeri che in queste settimane hanno presentato osservazioni, spesso capziose. Naturalmente siamo convinti di avere ragioni da vendere e dunque  la giunta regionale, una volta letto il ricorso, si difenderà  e si costituirà in in giudizio presso la Corte costituzionale, partendo innanzitutto dal fatto che il turismo è una materia di competenza della Regione e che abbiamo quindi pieno titolo di legiferare secondo le esigenze del turismo”.  Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore al turismo Leonardo Marras commentano così la notizia della decisione dell’esecutivo nazionale di impugnare il testo unico del turismo approvato di recente dal Consiglio regionale.

“Ci saremmo aspettati – proseguono – che invece di assumere una posizione pregiudiziale sul piano politico, ci fosse stato un comportamento diverso. La legge regionale toscana innova il sistema turistico e lo colloca su un piano diverso, che guarda al futuro senza posizioni conservative o arrendevoli, come quelle di coloro che sostengono posizioni retrograde e pensano che basti  mettere la testa sotto la sabbia per non sottrarsi alla necessità di governare i processi in evoluzione. Il futuro del turismo sarà sempre di più fatto di flussi in aumento, di grande condizionamento della tecnologia, della necessità di professionalizzare veramente, attraverso  l’impegno delle imprese, il lavoro che  deve essere sempre più sicuro, sempre meno povero, sempre più qualificato. La nostra legge – concludono Giani e Marras – garantisce tutto questo e ci aspettiamo che anche l’Italia si doti di strumenti di questo genere e che quindi la Consulta faccia giustizia e ci permetta di andare avanti”.

Marcheschi (FdI): “Atto doveroso”

Il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi ha definito l’impugnazione “un atto doveroso contro l’ennesimo tentativo velleitario di farsi le leggi da soli”. Ha inoltre criticato la giunta regionale toscana, affermando che “FdI ha ribadito più volte che c’erano tutti gli estremi affinché la legge venisse portata davanti alla Consulta e oggi si concretizza ciò che pensavamo da tempo”.

Marcheschi e la consigliera regionale FdI Sandra Bianchini hanno accusato la giunta Giani di aver usato la legge per “fare campagna elettorale”, sostenendo che “non ha mai introdotto niente di innovativo ed è stata un’occasione persa per disciplinare un settore strategico per la nostra Regione”. Hanno inoltre difeso il settore degli affitti brevi, affermando che “rispondono a una domanda turistica alternativa e rappresentano una fonte di reddito aggiuntiva per alcune famiglie” e che la norma toscana “aveva provato a limitare la libertà d’impresa e a condizionare il diritto alla proprietà privata”.

Stella (FI): “Norma affitti brevi è incostituzionale”

“Giusta e sacrosanta l’impugnazione da parte del Governo della legge della Regione Toscana sul turismo. Le norme riguardanti gli affitti brevi sono palesemente incostituzionali, come diciamo da sempre. Si tratta di una vittoria storica di Forza Italia, che da subito ha condotto una battaglia quasi in solitaria contro questa legge”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

“La legge – ricorda Stella – contempla la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche, e consente ai Comuni di proibire o addirittura limitare nei giorni le locazioni turistiche. Si tratta di una legge contro la proprietà privata, un attacco alla casa e alla libertà individuale, e giustamente il Governo l’ha impugnata”.

La sindaca Funaro: “Si va contro legge che dà risposte”

Anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha criticato l’impugnazione, sottolineando che la legge regionale “dà finalmente le risposte di cui abbiamo bisogno”. Ha aggiunto: “Dal Governo ci saremmo aspettati un intervento normativo sul turismo che fornisse strumenti concreti ai Comuni, e invece va contro a una legge che dà finalmente risposte”.

Fonte: Regione Toscana

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