Salento, il 17% dei giovani è senza autostima: ecco il report

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Studenti demotivati, insoddisfatti di se stessi e soprattutto alla ricerca di qualcuno che li ascolti. È il risultato del sondaggio anonimo lanciato da “VoleRete” il neonato network di associazioni, organizzazioni, startup, imprese e enti con al centro il mondo dei giovani e le sue esigenze. Del network, fanno parte il movimento anti bullismo Mabasta, nato a Lecce e la startup giovanile “2Young2Fail”, che si occupa e si preoccupa di disagio giovanile. L’iniziativa nasce sulla scorta della terza edizione della Student Mental Health Week” (Settimana della Salute Mentale degli Studenti), promossa dall’organizzazione internazionale Chegg e contraddistinta dall’hashtag #SMHW2025 e svoltasi dal 24 febbraio al 2 marzo con il tema “In It Together” (Dentro insieme) enfatizzando la forza delle reti di supporto e delle esperienze condivise. 
Il sondaggio online, grazie all’attività dei due movimenti giovanili italiani, aveva come tema “Come stai? A noi importa!”. A partecipare al sondaggio sono stati 12.263 studenti da quasi ogni regione d’Italia (35,8% dal nord, 25,3% dal centro, 38,9% dal sud) e la suddivisione per fasce d’età è risultata così: il 23,7% dai 10 ai 15 anni e il 76,3% dai 16 ai 19 anni. 
Dalla Puglia hanno risposto 1.174 studenti (9,58%), di cui 308 dai 10 ai 15 anni e 866 dai 16 ai 19 anni, mentre 297 dalla Basilicata (2,43%), di cui 95 dai 10 ai 15 anni e 202 dai 16 ai 19 anni. 

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I risultati

I risultati sono stati molto netti, anche forse sorprendenti per la scelta delle risposte. Più di un ragazzo su sei ha dichiarato di avere un’autostima bassissima (17,2%), dato che si accompagna alla difficoltà ad accettare il proprio fisico che riguarda più di un terzo dei ragazzi, cioè il 38,1% (11,7% per nulla, 26,4% poco), mentre quasi il 50% si sente inadeguato rispetto a ciò che legge, vede e ascolta sui social (20,9% per nulla, 28,9% poco). 
La soluzione per migliorare la propria vita, potrebbe partire dall’ascolto e la considerazione da parte degli adulti (32,6%), avere un aspetto più gradevole (29,9%), avere un migliore rapporto con i genitori (19,1%), avere una relazione sentimentale (18,7%) o più amici (17,1%) oppure essere compresi dai prof (15%), mentre quasi un quarto non dichiara alcun problema (23,4%). 
La scuola è un problema per oltre tre quarti degli studenti (24,1% lamenta di non viverla bene, mentre il 76,4% la ritiene la maggiore causa della propria ansia e stress e il 33,1% vorrebbe essere più bravo nel profitto).
Causa di stress anche la famiglia (23,4%) e i social network (4,3%) o riuscire nello sport (2,3%). I ragazzi, per la maggior parte sono inseriti bene in famiglia (52,1%), stanno bene anche da soli in cameretta (52,1%), ma è con gli amici che sono a loro agio (63,7%).
«Non siamo certo noi gli esperti in grado di interpretare e valutare questi dati – dichiara Mirko Cazzato del Movimento Mabasta – ma ci piacerebbe che qualcuno lo facesse e, soprattutto, ci piacerebbe essere aiutati nell’individuare e possibilmente applicare metodi e strumenti in grado di migliorare la salute mentale ed il benessere dei ragazzi. Insieme ai giovanissimi animatori della startup “2Young2Fail” ci impegneremo proprio in questo senso. Sia noi che loro facciamo parte del network sociale “VoleRete” e siamo orgogliosi di aver organizzato la prima iniziativa della rete». 

La Settimana della salute mentale degli studenti è un’iniziativa internazionale di Chegg in collaborazione con organizzazioni no-profit da tutto il mondo. Al suo terzo anno, ha l’obiettivo di cercare di destigmatizzare la salute mentale tra gli studenti, incoraggiare i giovani a prendersi cura di sé stessi in modo intenzionale e ispirare conversazioni su ciò che i politici, gli istituti scolastici, la comunità più ampia, gli assistenti e gli studenti stessi possono fare per supportare il benessere mentale degli studenti.
Oltre a Mabasta e 2Young2Fail, le organizzazioni con cui Chegg sta collaborando per l’edizione 2025 sono Active Minds, Ayrton Senna Institute, Big Change, Born This Way Foundation, The Jed Foundation (JED), Nivishe Foundation, Our Minds Matter, PAVE, San Jose Earthquakes e Young Invincibles.





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