Operazione Concordia: in appello arrivano 17 condanne “al rialzo”

Alla fine le pene “concordate” sono state al rialzo. Si chiude con 17 condanne riformate il processo d’appello frutto del blitz Concordia, che nel 2021 smantellò un fiorente traffico di crack. Il “principe” dello spaccio sarebbe stato Michele Balsamo: avrebbe creato la sua bottega di droga sulle vie Cordai e Della Concordia, dove ci sono la sua abitazione, la stalla e il suo autolavaggio. Ad aiutarlo ci sarebbe stata anche la moglie Angela Sapuppo e il suocero Francesco, entrambi co-imputati in questo troncone processuale che si celebra con il rito abbreviato.La Corte d’Appello ha accolto l’appello della procura sulla qualificazione dei fatti operata dal gup. Molti imputati piuttosto che rischiare una rideterminazione della pena hanno scelto di concordare con il pg (l’avvocato generale Angelo Busacca) degli aumenti di pena rispetto alla sentenza di primo grado, in alcuni casi con la continuazione con altre sentenze.

Rideterminata la pena nei confronti di Giuseppe Minutola in 4 anni, 4 mesi e 20mila euro di multa. Francesco Munzone condannato a 1 anno 10 mesi e 6 giorni e 2.200 euro di multa, Agatino Carnazza 4 anni 4 mesi e 20.000 euro di multa. Con l’accordo delle parti Giuseppe Balsamo è stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione, William Barbera 3 anni 8 mesi e 12.400 euro di multa, Alessandro Caltabiano 6 anni e 4 mesi, Carmelo Caltabiano 6 anni e 4 mesi, Salvatore Caltabiano 2 anni 10 mesi e 14.000 euro di multa, Antonio Valentino Di Guardo 2 anni, 10 mesi e 14.000 euro di multa, Orazio Fuselli 6 anni, 5 mesi e 10 giorni, Mario Grillo 2 anni, 10 mesi e 14.000 euro di multa, Giancarlo Manfredi 4 anni e 8 mesi, Alessandro Motta 5 anni 1 mese e 10 giorni, Massimo Raia 6 anni e 4 mesi di reclusione, Angela Sapuppo 2 anni 10 mesi e 11.899 euro di multa, Francesco Sapuppo 6 anni e 4 mesi.Le motivazioni tra 90 giorni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA