La Bce riduce il costo del denaro dello 0,25. Lagarde: “Aumento spesa per difesa può aiutare il Pil”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


La Banca centrale europea ha ridotto il costo del denaro dell’area euro di 25 punti base (0,25%) portandolo al 2,5%. Si tratta del sesto taglio dallo scorso giugno, quando il tasso di riferimento era al 4%. L’attuale livello dei tassi si avvicina a quell’intervallo 1,75-2,25% che viene considerato neutrale, ovvero senza effetti di spinta o di frenata sull’economia. La nuova riduzione era attesa dai mercati, sebbene evidenze di un’inflazione non del tutto domata avessero fatto vacillare qualche certezza.

Dubbi che riguardano ora le prossime mosse di Francoforte, da qui a giugno, anche a causa dei numerosi fattori di incertezza. Nessuno del board si è opposto al taglio di oggi ma, nei giorni scorsi Isabel Schnabel, membro tedesca del comitato esecutivo Bce, ha esortato la banca centrale e valutare una pausa nel percorso di riduzione dei tassi. “Se i dati ci diranno che non è il momento di tagliare, non taglieremo i tassi e faremo una pausa“, ha detto oggi la presidente della Bce Christine Lagarde.

“L’economia fronteggia perduranti difficoltà e i nostri esperti hanno nuovamente corretto al ribasso le proiezioni di crescita”: allo 0,9% per il 2025 (era 1,1% nelle previsioni di dicembre scorso), all’1,2% per il 2026 (dall’1,4%) e all’1,3% per il 2027, scrive la Bce nel comunicato al termine del consiglio direttivo, spiegando che “le revisioni al ribasso per il 2025 e il 2026 riflettono la diminuzione delle esportazioni e la continua debolezza degli investimenti, in parte a seguito dell’elevata incertezza sulle politiche commerciali e su quelle economiche più in generale”.

Microcredito

per le aziende

 

L’economia dell’area euro “ha probabilmente visto una crescita modesta nel quarto trimestre 2024” e i primi due mesi del 2025 “hanno visto continuare la tendenza dello scorso anno”, ha osservato Lagarde, spiegando che un clima di “elevata incertezza” trattiene gli investimenti e che la ripresa è legata a una ripresa della domanda, “purché le tensioni commerciali non vedano un’ulteriore escalation”. Lagarde ha quindi affermato che “Un aumento nella spesa per la difesa e per le infrastrutture può far salire la crescita”.

Gli annunci della Ue sul piano per la difesa e della Germania sul piano per le infrastrutture saranno certamente “un boost all’economia europea”, anche se il lavoro “è ancora in corso” e bisogna vedere come funzionerà, i tempi, le modalità di finanziamento, dove verranno fatti gli acquisti, questioni ancora non decise. “Ma intorno al tavolo è stato chiaro per tutti che in ogni caso daranno un sostegno all’economia dell’Eurozona”, ha detto Lagarde, puntualizzando che “non spetta alla Bce” finanziare la spesa bellica.

Con il taglio deciso oggi, calcola la Fabi (il sindacato dei bancari) il tasso fisso medio di un mutuo per la casa potrebbe arrivare, a breve, attorno al 2,65%, a fronte del 4% praticato fino a un anno fa e ci sarà “un impatto significativo sulle rate dei mutui, con risparmi che variano sulla base dell’importo finanziato e alla durata del prestito”.

È quanto emerge da una ricerca della Fabi, il sindacato autonomo dei bancari. Su un mutuo da 100mila a 20 anni, la rata si ridurrà di 76 euro al mese, mentre per lo stesso importo a 30 anni il risparmio sarà di 81 euro. Per un finanziamento di 250mila euro a 30 anni, la riduzione mensile arriva a 203 euro, pari a oltre 2.400 euro annui. L’effetto sarà più marcato sui mutui di lunga durata, dove il peso degli interessi è maggiore.

La sforbiciata si farà sentire anche sul credito al consumo, dove la media dei tassi d’interesse potrebbe scendere attorno al 7,65%, dopo che negli scorsi anni i tassi sui finanziamenti avevano abbondantemente superato quota 10%, raggiungendo picchi vicini al 15%. Per una una lavatrice da 700 euro, acquistata con un finanziamento di 5 anni, la rata mensile scenderà a 14 euro, per uno smartphone da 850 euro finanziato in 2 anni la rata si attesterà a 40 euro.

“In estate il mutuo a tasso variabile tornerà a essere più conveniente del fisso“, stima Mutuionline.it a seguito del nuovo taglio deciso dalla Bce secondo cui gli indici di riferimento per i mutui a tasso variabile sono destinati a calare ulteriormente, con le curve di forward che indicano una discesa sotto il 2% prevista a settembre. Secondo le stime di MutuiOnline.it, il sorpasso in convenienza del variabile sul fisso dovrebbe avverarsi entro l’estate, tutto dipenderà dall’andamento dell’Irs e da come si evolveranno gli spread che le banche applicano agli indici di riferimento.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

– “Per i prossimi mesi le incognite sono più che mai numerose e guardando all’andamento dei Futures sugli Euribor (aggiornati al 26 febbraio 2025) emerge che gli indici potrebbero continuare scendere gradualmente raggiungendo il punto più basso entro la fine dell’anno, per poi stabilizzarsi”, osservano Facile.it e Mutui.it secondo cui l’Euribor a 3 mesi dovrebbe arrivare a 2,16% a giugno per poi scendere al di sotto del 2% entro la fine dell’anno.

Plauso delle associazioni dei consumatori. Come sottolinea l’Unc si tratta di un’”ottima notizia! Il ribasso è un bene sia per l’abbassamento degli oneri sul debito pubblico sia per le imprese e le famiglie che devono chiedere un prestito sia per chi ha già sottoscritto un mutuo a tasso variabile”



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Source link