L’origine del brano e la tecnologia di separazione delle tracce
Le radici di Now and Then risalgono al 1977, quando John Lennon registrò una demo nel suo appartamento al Dakota Building di New York. Dopo la sua tragica scomparsa nel 1980, la registrazione finì nelle mani di Paul McCartney sotto forma di una cassetta contenente anche altri brani incompleti come Free as a Bird, Real Love e Grow Old with Me.
Negli anni ’90, i Beatles superstiti tentarono di completare queste tracce con il produttore Jeff Lynne per il progetto Anthology. Mentre Free as a Bird e Real Love furono pubblicate, Now and Then venne accantonata a causa della scarsa qualità della registrazione originale. Solo con l’ausilio delle moderne tecnologie di apprendimento automatico si è riusciti a isolare la voce di Lennon e ripulirla, permettendo la realizzazione del brano.
Giles Martin spiega chiaramente come questo processo non abbia in alcun modo alterato o ricreato la voce di Lennon: “Credo che ci sia questa supposizione secondo cui avremmo usato l’AI per ricreare qualcosa o per migliorare la voce di John Lennon. Semplicemente non è così. Tutto ciò che abbiamo fatto è stato ripulire una registrazione su cassetta che aveva fatto tanti anni fa” (MusicRadar Tech).
Il ruolo della tecnologia MAL e il contributo di Peter Jackson
L’innovazione che ha reso possibile la creazione di Now and Then è la stessa impiegata da Peter Jackson per il documentario Get Back, una monumentale analisi delle sessioni di registrazione dei Beatles nel 1969. Il team di Jackson ha sviluppato un sistema di machine learning chiamato MAL (un gioco di parole ispirato a HAL di 2001: Odissea nello spazio e al roadie storico dei Beatles, Mal Evans) per separare gli strumenti, le voci e i dialoghi dalle registrazioni originali.
Questo stesso metodo è stato successivamente usato da Martin per il remix stereofonico di Revolver, pubblicato nel 2022. In un video esclusivo per MusicRadar Tech, Martin mostra in azione questa tecnologia, dimostrando la separazione delle singole tracce del brano Taxman e poi isolando la voce di Lennon nella demo originale di Now and Then.
Il produttore sottolinea un punto fondamentale: “L’aspetto importante da comprendere è che non stiamo generando nulla. L’AI non sta creando la voce di John. La sua voce esisteva già su quella cassetta e abbiamo costruito la canzone attorno a lui” (MusicRadar Tech).
La realizzazione del brano e l’eredità musicale dei Beatles
La versione definitiva di Now and Then è stata prodotta da Paul McCartney e Giles Martin, integrando le parti vocali di Lennon con nuove tracce strumentali registrate da McCartney e Ringo Starr, oltre a contributi di George Harrison risalenti alle sessioni degli anni ‘90.
Nonostante l’uso di tecnologie avanzate, Martin assicura che il processo di missaggio non ha comportato particolari difficoltà grazie alla naturale alchimia musicale tra i quattro membri: “C’è sempre una sfida nel mixare qualcosa e far coesistere tutto, ma poiché erano i Beatles a suonare, si completavano magnificamente a vicenda” (MusicRadar Tech).
Una delle critiche più diffuse nei confronti del brano riguarda la presunta alterazione dell’idea originale di Lennon. Infatti, nella versione finale sono stati aggiunti nuovi arrangiamenti orchestrali e alcune sezioni del demo sono state omesse, tra cui un pre-chorus. Tuttavia, queste decisioni sono state prese direttamente da McCartney, come confermato dallo stesso Martin.
AI e musica: un confine da non superare?
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella produzione musicale solleva questioni etiche importanti, specialmente quando si tratta di artisti scomparsi. Martin si dice preoccupato dall’idea di un possibile abuso della tecnologia per creare brani falsi o deepfake di artisti celebri: “È fondamentale che, se si utilizza una tecnologia in una registrazione, ci sia l’approvazione dell’artista. Il fatto che qualcuno possa generare un’imitazione o un deepfake senza il permesso dell’artista è pericoloso” (MusicRadar Tech).
Nonostante queste preoccupazioni, Martin riconosce il valore della tecnologia come strumento per preservare e migliorare registrazioni storiche. I Beatles stessi furono pionieri nell’uso di tecniche innovative in studio, dalle sperimentazioni con il nastro magnetico fino alla doppia registrazione automatica. In questo senso, l’utilizzo di strumenti avanzati per completare Now and Then appare come un naturale proseguimento di questa tradizione.
Martin conclude con una riflessione personale, ricordando il lavoro fatto con suo padre su un altro brano di Lennon, Grow Old with Me: “All’epoca ci siamo sforzati di ottenere una voce migliore dalla registrazione su cassetta che avevamo. Se avessimo avuto questa tecnologia allora, l’avremmo sicuramente utilizzata” (MusicRadar Tech).
Non tutto è male
Il dibattito sull’Intelligenza Artificiale in ambito musicale è destinato a proseguire, ma Now and Then dimostra come la tecnologia possa essere impiegata in modo etico per dare nuova vita a registrazioni storiche, senza alterarne l’autenticità. La voce di John Lennon non è stata generata, ma semplicemente riportata alla luce, permettendo ai Beatles di salutarci un’ultima volta.
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