New York. Tributo alla Callas domani all’IIC

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facebook presentato alla camera dei deputati levento maria callas prize immagine18Si è svolta, presso la Camera dei Deputati, la presentazione della quinta edizione dell’evento “Callas Tribute Prize”, che si terrà il 6 marzo all’Istituto Italiano di Cultura di New York. L’incontro è stato moderato da Gianni Lattanzio (Direttore di Meridianoitalia). L’incontro è stato introdotto dal Deputato Christian Di Sanzo (Pd – Ripartizione America Settentrionale e Centrale). “E’ veramente un piacere – ha esordito il deputato – riconfermare per un altro anno questo bellissimo evento, che si terrà a New York. Ringrazio il Console Generale d’Italia Fabrizio Di Michele, che insieme all’Istituto Italiano di Cultura ospita questo premio, e credo sia un evento molto importante. Questo premio rappresenta un ponte che unisce la nostra cultura in patria con quella italiana negli Stati Uniti. Credo che la figura di Maria Callas, – ha continuato Di Sanzo – abbia aiutato a rendere il canto e la lirica alla portata di tutti. Il grandissimo successo internazionale della Callas ha fatto appassionare anche le masse all’opera. Questo è stato il suo merito. La Callas ha fatto sì che la curiosità sul canto, diventasse patrimonio popolare e di tutti. Ricordare ogni anno questa artista – ha aggiunto il deputato – ci consente sia di premiare tante persone, che stanno seguendo questo percorso artistico, sia di diffondere il canto, l’opera, che è un patrimonio artistico e culturale italiano”. A seguire è intervenuto da remoto il Console Generale d’Italia a New York Fabrizio Di Michele. “Oggi sono qui in doppia veste – ha spiegato Di Michele – quello di Console Generale e di reggente dell’Istituto Italiano di Cultura di New York che organizza e ospita l’evento. Anche quest’anno – ha continuato il Console Generale – vedo un elenco di premiati molto importante e mi aspetto che questo evento attragga molta attenzione e non solo degli italiani che sono qui a New York. Del resto consideriamo Maria Callas come italiana, non solo perché si naturalizzò italiana, ma anche perché appartiene all’opera lirica, che noi sentiamo come profondamente italiana e che qui negli Stati Uniti, è percepita come italiana. Maria Callas – ha ricordato Di Michele – è nata qui 102 anni fa, qui ci ha vissuto fino alla sua adolescenza, per poi tornare in Grecia e ad incominciare gli studi che l’avrebbero portata a diventare la “Divina”, la soprano più celebre della storia”. Il Console Generale ha poi rilevato come Maria Callas grazie alla musica, sia divenuta cittadina del mondo. Ha poi preso la parola, sempre da remoto, la Vice Segretaria Generale del Cgie per i Paesi Anglofoni extraeuropei Silvana Mangione: “Sono onorata per essere stata invitata, – ha rilevato Mangione – perché Maria Callas è stata una donna eccezionale, che ha cambiato completamente la storia e la presentazione dell’opera lirica, insieme a personaggi meravigliosi, come Luchino Visconti e Carlo Maria Giulini. Di lei dicevano che era uno strumento plasmabile con una voce incredibile e con la capacità di raggiungere la perfezione”. La Segretaria Generale ha inoltre sottolineato l’importanza ricoperta dalle donne nella storia, e di quanto fatica abbia fatto il genere femminile per affermarsi e raggiungere il successo in un mondo di uomini. Dal canto suo Salvo Iavarone (Vice Presidente del CIM), ha parlato dell’importanza di trovare sponsor, per sostenere le attività ed iniziative all’estero, come ad esempio il “Maria Callas Prize”. Anche Javarone ha ripercorso la vita della Callas “è un personaggio davvero fantastico ed eclettico, – ha affermato – è greca ma nasce in America, poi arriva in Italia. La Callas trasmettere il messaggio che una donna può essere anche fragile, ma al contempo tenace e grande”. “Il 6 marzo – ha spiegato il produttore Dante Martini – saremo all’Istituto Italiano di Cultura di New York per celebrare Maria Callas. Siamo stati fortunati quest’anno perché abbiamo la scia del film su Maria Callas, con l’interpretazione di Angelina Jolie, che non sappiamo se sarà presente”. Martini ha anche segnalato i nomi degli artisti che verranno premiati. A seguire è intervenuta la scrittrice Germana Valentini: “. Scrivo libri – ha esordito l’autrice – e mi occupo della comunità italo – americana negli Stati Uniti. Mi farebbe molto piacere, se venisse data maggiore visibilità alla storia di quello che hanno fatto gli italiani negli Stati Uniti. Ma soprattutto portare alla luce la condizione delle donne, che erano costrette a lavorare in situazioni difficili. Il premio Callas – ha aggiunto Valentini – sarà un’occasione per raccontare queste storie, e per celebrare le donne italo – americane, italiane e non solo”. Da segnalare anche l’intervento della presentatrice Maria Antonietta Vacca che ha parlato dell’importanza di questo premio, sia per quanto riguarda il personaggio artistico, sia per quanto concerne la figura della donna in generale. “Maria Callas – ha rilevato – appartiene all’umanità, lei parlava il linguaggio universale della musica, quindi è impossibile non sentire Maria Callas come parte del bagaglio culturale di ognuno di noi, di qualsiasi paese del mondo. In più ha vissuto una vita, che arriva a tutti quanti noi, è quasi impossibile non legarsi a una figura come Maria Callas”. (Lorenzo Morgia – Inform)



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