SAN VITO DEI NORMANNI – Quattro attentanti nel giro di quattro anni. Quello di ieri (mercoledì 5 marzo) è stato il più eclatante e allo stesso tempo inquietante. Una lunga scia di incendi ha messo in ginocchio l’attività imprenditoriale gestita da una famiglia di San Vito dei Normanni. Il negozio “Punto Luce” situato in via Carovigno 22, in pieno centro, è stato distrutto dal rogo appiccato da almeno due banditi, intorno alle ore 18 di ieri, davanti agli occhi di tanti cittadini. Numerosi articoli di elettronica sono stati inceneriti.
I precedenti
Lo scenario è simile a quello che si registrò alle prime luci del 25 giugno 2021, quando venne incendiato un capannone in cui si era trasferita l’attività, situato sempre in via Carovigno, nei pressi di un supermercato. L’immobile è tuttora inagibile. Le fiamme investirono anche un appartamento al piano superiore. Poi il locale al civico 22, nel frattempo riaperto, fu preso di mira nel febbraio 2022 e nel luglio 2023. In entrambi i casi venne incendiato l’ingresso. L’escalation ha toccato l’apice intorno alle ore 18 di ieri. Il modus operandi non ha precedenti nella cronaca locale degli ultimi anni. I carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni al comando del capitano Vito Sacchi sono al lavoro per ricostruire l’accaduto. Alcuni elementi, grazie anche dai video girati dai passanti, sembrano consolidati.
La colluttazione col titolare e la fuga dal balcone
Si presume che almeno tre individui abbiano raggiunto il negozio a bordo di un’utilitaria. In due, entrambi con volto coperto, sono entrati nel negozio, dove si trovava solo il titolare. A quanto pare erano in possesso di una tanica contenente del liquido infiammabile. L’esercente avrebbe tentato di reagire, brandendo un estintore. Uno dei malviventi lo avrebbe colpito, senza procurargli gravi conseguenze. Nel frattempo l’altro attentatore, tramite una scala interna, avrebbe raggiunto il deposito situato al piano superiore. Mentre l’incendio divampava, quest’ultimo, rimasto intrappolato, si è dovuto calare con una fune (guarda il video).
La scena è stata ripresa da uno dei tanti cittadini che hanno assistito, attoniti e impauriti, al raid. In una strada già invasa dal fumo, i due sono tornati a bordo dell’auto e sono fuggiti insieme al complice, rimasto alla guida. A quanto pare la vettura era dotata di targhe rubate. Oltre ai militari della locale compagnia, sul posto si sono recati cinque mezzi dei vigili del fuoco, con il supporto di un’autobotte. I poliziotti del commissariato di Mesagne diretto dal vicequestore Giuseppe Massaro hanno dato supporto ai colleghi dell’Arma. La viabilità è stata gestita dalla Polizia Locale di San Vito.
I rilievi dell’Arpa
L’isolato è stato chiuso al traffico. Alcune famiglie sono rimaste, per ore, senza energia elettrica. I pompieri hanno operato fino a notte fonda. Alle prime luci del giorno sono tornati sul posto, per spegnere dei piccoli focolai. Intorno alle 9, l’intervento è stato ultimato. Gli esperti dell’Arpa di Brindisi non hanno rilevato sforamenti di sostanze inquinanti. Stamattina, una volta concluse le operazioni di spegnimento, la sindaca Silvana Errico, già recatasi sul posto nella serata di ieri, ha effettuato un sopralluogo insieme ai carabinieri e al personale dell’ufficio tecnico. Nessuno degli edifici circostanti ha subito danni. Il transito in via Carovigno può essere garantito, senza rischi per i passanti.
Le indagini sul movente
Adesso ci si interroga sul movente di un atto intimidatorio che lascia basiti, per sfrontatezza e spregiudicatezza. Inevitabile la ricerca di un nesso con i precedenti attentati. I responsabili dell’attività saranno ascoltati dai carabinieri, che indagano in sinergia con la Procura di Brindisi. I militari stanno acquisendo le immagini riprese dalle telecamere della zona. Si sta cercando di ricostruire il percorso seguito dall’utilitaria con i tre banditi a bordo.
L’episodio inquieta e non può non destare allarme. Gli automobilisti e i cittadini che transitavano in via Carovigno, mentre i delinquenti devastavano il negozio, hanno corso un rischio enorme. Gli stessi attentatori hanno messo in pericolo la loro incolumità. I video diventati virali stanno lì a testimoniarlo.
Vertice in prefettura
Il prefetto Luigi Carnevale, intanto, per le ore 16.30 di oggi, ha convocato una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, “per effettuare un’approfondita disamina sulla tipologia e le modalità con cui è stata commessa l’azione criminosa e valutare possibili strategie da adottare per potenziare ulteriormente l’attività di prevenzione generale e controllo del territorio già in atto”. All’incontro parteciperà, oltre al questore e ai comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, anche il procuratore della repubblica reggente, Antonio Negro.
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