Associazione Grandi Cru Costa Toscana e Consorzio Vino Toscana siglano un patto per valorizzare i vini Costa Toscana Igt.
Si è tenuta a Palazzo Corsini a Firenze, la serata che ha sancito formalmente l’avvio di un lavoro comune costruito sul dialogo e sulla collaborazione. Ad illustrare le novità il padrone di casa Duccio Corsini presidente della Associazione Grandi Cru della Costa Toscana e Cesare Cecchi, presidente del Consorzio Vino Toscana. Insieme a loro Guido Folonari, presidente Confagricoltura Livorno e Stefania Saccardi assessore all’agricoltura e vice presidente della Regione Toscana.
Un passo importante quello che vede l’unione di obiettivi tra Consorzio e Associazione per almeno due ragioni. La prima è la capacità dei produttori associati di fare squadra, di trovare più numerose le ragioni della collaborazione che quelle della divisione, modalità che rafforza il comparto, in particolare modo sulle opportunità commerciali e di posizionamento nei mercati esteri.
La seconda è l’opportunità di valorizzare, con un ampio panorama di coinvolgimento di stampa e addetti ai lavori, i vini della Costa Toscana che sempre più si mettono in evidenza nelle degustazioni per la loro eleganza, il loro carattere, la loro alta qualità.
Sono 1600 le aziende di tutta la Toscana che producono vini Toscana IGT per un totale di 90 milioni di bottiglie. Le aziende della costa, che da diversi anni sono riunite nell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana, sono 60 e producono 5 milioni di bottiglie. Hanno deciso di aderire al Consorzio Vino Toscana per tutelare e valorizzare al meglio i propri vini Costa Toscana IGT, anche attraverso il formale riconoscimento da parte del MASAF, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Il respiro del mare che giunge pieno sui vigneti. La mineralità del suolo calcareo e la passione dei vignaioli, sono le componenti principali del “terroir” Costa Toscana.
Una zona ricca di carattere con differenti sfaccettature. Da un lato complessa, dall’altro capace di imprimere un’impronta unica ai vini.
«L’Associazione ed il Consorzio a prima vista sembrerebbero in contrasto; che ci azzeccano, direbbero in San Frediano – afferma Duccio Corsini, Presidente dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana. – Il buon senso, dico io. La Toscana è la patria di grandi Vini e Firenze è la capitale. Non serve un altro Consorzio per promuovere e tutelare l’indicazione, abbiamo già Vino Toscana IGT con la sua organizzazione che potrebbe portare in fondo l’opera iniziata anni fa. Siamo tutti qui insieme per iniziare un percorso unitario e il legante è: Costa Toscana IGT, il vino che guarda il mare».
Durante l’incontro è avvenuto il passaggio di consegne dei documenti dalle mani di Guido Folonari che ha seguito il percorso per il riconoscimento dell’IGT Costa Toscana a Cesare Cecchi Presidente del Consorzio Vino Toscana che si occuperà di tutelare e valorizzare, oltre al vino Toscana IGT, anche il vino Costa Toscana IGT. Con l’iscrizione delle 150 aziende produttrici di vino Costa Toscana IGT il Consorzio Vino Toscana sarà ancora di più impegnato per sviluppare e gestire questa parte così importante dei vini prodotti in Toscana e raggiungere l’obiettivo di avere l’erga omnes sia per il Toscana IGT che per il Costa Toscana IGT.
«Ringrazio Duccio Corsini, Presidente dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana – afferma Cesare Cecchi, Presidente del Consorzio Vino Toscana – per voler far confluire i produttori al nostro Consorzio. Questa fiducia ci motiva ad operare per avere il riconoscimento ministeriale anche per la IGT Costa Toscana e dare quindi la possibilità agli stessi produttori di tutelare e promuovere tale Indicazione Geografica con tutti i diritti che il riconoscimento porta con sé».
Progetti e novità
Il Consorzio Vino Toscana IGT ha avviato un programma di attività che va dalla partecipazione ad iniziative quali le Anteprime di Toscana alla partecipazione a fiere come Vinitaly. Verranno inoltre apportate alcune modifiche al disciplinare per renderlo più contemporaneo. infine si sta lavorando per la registrazione del marchio “Toscana” nel mondo e la tutela dello stesso.
In atto anche un’intensa attività di posizionamento e diffusione del valori della Costa Toscana. «Comunicare il territorio – ha detto ancora Corsini – è stato il fondamento dei nostri programmi nel passato e sarà il punto cardine delle attività del prossimo futuro. Siamo custodi appassionati dei nostri paesaggi; al territorio dedichiamo le nostre capacità, curiosità e fantasia. Ritengo infatti che La Costa Toscana si collochi tra le più dinamiche zone di produzione in Italia».
Una novità, quella presentata, che consegna al territorio e ai produttori nuove e interessanti opportunità, come sottolinea Stefania Saccardi, dimostrando il serio e continuativo supporto istituzionale al settore vitivinicolo toscano.
«Questo progetto nasce per dare valore ai vini IGT della Toscana e l’unione degli intenti tra il Consorzio Vino Toscana e l’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana non può che essere salutata positivamente. In un momento in cui il settore presenta complessità è un segno di condivisione tra gli attori della filiera e di fiducia verso il futuro. Questa è la Toscana che unisce e che guarda avanti».
Andrea Radic
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