Con un intervento all’apertura della fiera KEY, il ministro dell’ambiente Picchetto ha annunciato importanti novità per promuovere lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nel Paese, apportando modifiche significative alle scadenze e ampliando la platea dei beneficiari degli incentivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Proroga dei termini per la presentazione delle domande
Il termine ultimo per la presentazione delle domande di accesso ai contributi PNRR destinati alle CER verrà prorogato dal 31 marzo al 30 novembre 2025. Questa estensione offre alle comunità locali più tempo per organizzarsi e aderire al programma, favorendo una maggiore partecipazione e la realizzazione di progetti energetici sostenibili.
Ampliamento dei beneficiari e delle aree ammissibili
Oltre alla proroga, è stato deciso di innalzare da 5.000 a 30.000 abitanti la soglia demografica dei comuni nei cui territori possono sorgere gli impianti incentivati. Questo significa che un numero maggiore di comuni potrà beneficiare dei contributi a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziati dal PNRR. Inoltre, la platea dei beneficiari è stata ampliata includendo anche consorzi ed enti di bonifica, riconoscendo il loro ruolo nella gestione e sviluppo delle risorse energetiche locali.
Introduzione dell’autoconsumo a distanza
Un’ulteriore novità riguarda l’inserimento dell’autoconsumo a distanza come stimolo allo sviluppo delle comunità energetiche. Questa misura offre maggiore flessibilità nella gestione e condivisione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, consentendo ai membri delle CER di beneficiare dell’energia autoprodotta anche se non direttamente collegati all’impianto di produzione.
Obiettivi e strumenti del Decreto CER
Il Decreto CER prevede due principali strumenti per promuovere lo sviluppo delle comunità energetiche in Italia:
– Contributo a fondo perduto: fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni con popolazione fino a 30.000 abitanti.
–Tariffa incentivante: sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa, applicabile su tutto il territorio nazionale. Le tariffe incentivanti sono differenziate in base alla potenza dell’impianto:
- Impianti < 200 kW → 80 €/MWh + componente variabile fino a 40 €/MWh
- Impianti tra 200 e 600 kW → 70 €/MWh + componente variabile fino a 40 €/MWh
- Impianti > 600 kW → 60 €/MWh + componente variabile fino a 40 €/MWh
Questi incentivi sono cumulabili, nel rispetto del divieto di doppio finanziamento, fino a una copertura massima del 40% dei costi ammissibili.
Procedura per l’accesso agli incentivi
Le Comunità Energetiche Rinnovabili e i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili, regolarmente costituiti alla data di presentazione della domanda, possono accedere al contributo a fondo perduto. Le domande devono essere presentate attraverso i portali del GSE, aperti dall’8 aprile 2024, entro il 30 novembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili pari a 2,2 miliardi di euro.
Importanza delle Comunità Energetiche Rinnovabili
Le CER rappresentano un modello innovativo di produzione e consumo di energia, basato sulla collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni locali. Esse favoriscono:
✅ Autosufficienza energetica
✅ Riduzione delle emissioni di CO₂
✅ Diffusione delle energie rinnovabili
✅ Risparmio economico per famiglie e imprese
Le recenti modifiche normative e l’ampliamento degli incentivi testimoniano l’impegno del governo italiano nel sostenere e promuovere le Comunità Energetiche Rinnovabili, riconoscendone il ruolo strategico nel futuro energetico del Paese.
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