JustonEarth: la startup italiana che conta i mozziconi di sigaretta con l’Intelligenza Artificiale

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Tecnologia e sostenibilità negli stadi: un nuovo approccio alla gestione dei rifiuti negli eventi sportivi

Un sistema innovativo che monitora e simula i comportamenti del pubblico all’interno dello stadio, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei rifiuti, ottimizzare i punti di raccolta e prevenire situazioni critiche legate all’accumulo di materiale di scarto.

One Mission, One Planet è una campagna realizzata dalla fondazione Marevivo in collaborazione con BAT Italia e Udinese Calcio, e vede come partner tecnico la startup JustonEarth:

“Abbiamo sviluppato un sistema di monitoraggio avanzato che raccoglie ed elabora dati in tempo reale grazie all’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo? Non solo misurare l’impatto ambientale, ma anticiparlo e fornire dati concreti a chi deve prendere decisioni”, spiega Massimiliano Agata, CTO di JustonEarth.

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One Mission, One Planet è un progetto che mira a monitorare la Co2 e il littering all’interno del Bluenergy Stadium di Udinese. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza dei tifosi nei confronti del tema della sostenibilità.

JustonEarth: l’AI al servizio dell’ambiente

Il cuore del sistema è la creazione di un gemello digitale dell’area analizzata: un modello interattivo e dinamico che non solo descrive la realtà, ma la interpreta e la simula, permettendo di prevedere comportamenti futuri.

Un esempio concreto? Lo studio sull’abbandono dei mozziconi di sigaretta.

“Abbiamo digitalizzato il comportamento di un fumatore, simulando con un’accuratezza del 98,3% dove i mozziconi verranno abbandonati in assenza di strategie di mitigazione. Questo è possibile grazie a un’integrazione di tecnologie avanzate, tra cui Machine Learning, Deep Learning, Computer Vision e GIS (Geographic Information System)”, spiega Agata.

Il sistema di JustonEarth non richiede installazioni fisiche né interventi diretti sul campo, rendendolo altamente scalabile e applicabile a qualsiasi contesto urbano:

“In questi tre anni abbiamo assistito a un’evoluzione significativa delle nostre capacità predittive. Se inizialmente le curve di confidenza dei nostri modelli erano attestate intorno a 0.4, oggi siamo riusciti a portarle a 0.99, segno di una maggiore affidabilità e precisione nelle nostre previsioni. Parallelamente, l’integrazione di analisi satellitari avanzate ha trasformato radicalmente il nostro Decision Support System (DSS). Inizialmente, le nostre valutazioni si basavano su proiezioni annuali, ma grazie all’affinamento degli algoritmi e alla qualità crescente dei dati disponibili, oggi siamo in grado di elaborare scenari su scala decennale”, sottolinea Agata.

Tecnologia e stadi: cambiare il comportamento per ridurre l’impatto

La vera sfida non è solo tecnologica, ma culturale: migliorare la gestione dei rifiuti negli eventi sportivi significa cambiare abitudini e ottimizzare i processi.

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Attraverso il gemello digitale dell’evento, JustonEarth è in grado di prevedere in quali aree dello stadio si concentrerà la maggiore produzione di rifiuti e suggerire strategie mirate, come il posizionamento strategico dei contenitori e la pianificazione degli interventi di pulizia.

“Il vantaggio principale del nostro approccio è che non si limita a correggere il problema dopo che si è verificato, ma lo anticipa. Più che un semplice strumento tecnologico, è una strategia di innovazione sostenibile che può avere un impatto concreto su un settore che ha un’enorme visibilità e una grande responsabilità ambientale.”, sottolinea Agata.

One Mission, One Planet e il futuro della sostenibilità

Partecipare a One Mission, One Planet significa per JustonEarth mettere a disposizione tecnologie avanzate per la sostenibilità, contribuendo alla transizione verso un modello più responsabile di gestione ambientale.

“Abbiamo il privilegio di mettere la nostra tecnologia al servizio delle sfide più urgenti legate all’ambiente, al cambiamento climatico e allo sviluppo delle smart cities. Il nostro obiettivo non è solo fornire dati, ma generare scenari predittivi che aiutino a ottimizzare le soluzioni”, conclude Agata.

Grazie a questa iniziativa, la startup rafforza la propria filosofia: “misurare significa comprendere, comprendere significa evolvere”, consolidando la visione che la transizione ecologica non è solo una sfida politica ed economica, ma una vera e propria rivoluzione tecnologica.

 

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