Furti e rapine in calo, alta l’attenzione a Senigallia sui reati di genere e sulle truffe

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SENIGALLIA – Ancora un tentato furto nel Senigalliese, dove un uomo, nel pomeriggio di lunedì 3 marzo, si è trovato i ladri in casa quando è rientrato nell’abitazione. Per fortuna non ci sono state né aggressioni né colluttazioni perché i ladri, appena sentito il rumore della chiave nella toppa, se la sono data a gambe levate, senza bottino. Ma è utile fare luce sugli episodi criminosi che si verificano a Senigallia.

«Questo, apparentemente, è un periodo tranquillo per quanto riguarda i colpi in abitazione». Non significa che non vi siano crimini ma, secondo le forze dell’ordine, assistiamo a una «tendenza di calo dei furti». A parlarci è la comandante della Compagnia carabinieri di Senigallia, capitana Felicia Basilicata. In generale sono in diminuzione tutti i “tradizionali” episodi criminosi, come furti, appunto, scippi e rapine, forse quelli che «fanno più scalpore e che mettono più in soggezione la cittadinanza. Non mancano però truffe, non solo quelle on line, e i reati di genere, come la violenza sulle donne».

Furti

Tra il 2023 e il 2024 c’è stato un leggero calo dei furti in abitazione, commessi per lo più la sera e nel fine settimana. Tra novembre e dicembre c’è stata una scia di colpi che ha destato un po’ di preoccupazione: erano stati predisposti diversi servizi di pattugliamento, in coordinamento con le altre forze di polizia, il che ha permesso in un paio di casi di scongiurare successivi colpi nelle case dei Senigalliesi. È proprio la prevenzione la chiave per tutti questi tipi di reati, che siano truffe o furti. «Noi per contrastarli cerchiamo di mettere più servizi esterni possibile. Il cittadino che vede la macchina dei carabinieri è più tranquillo. Certo è che non basta, sicuramente i cittadini devono fare qualcosa anche loro, come per esempio chiudere sempre bene porte, finestre e tapparelle, anche d’estate». Se possibile, sarebbe bene anche chiedere ai vicini di casa di dare un’occhiata. E poi «installare una cassaforte così è più difficile che vengano rubati i gioielli» o, comunque, non lasciarli tutti all’interno dell’abitazione o nello stesso posto. Anche porte blindate e sistemi di videosorveglianza possono essere molto utili.

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Rapine

In netto calo anche le rapine rispetto agli anni passati. «Qui non se ne sono verificate», spiega ancora la comandante della compagnia carabinieri di Senigallia Felicia Basilicata.

Reati di genere

La comandante dei carabinieri di Senigallia Felicia Basilicata

È alta l’attenzione sui reati di genere, principalmente abusi e aggressioni nei confronti delle donne. «Quando c’è un episodio di violenza, che sia fisica o psicologica, le donne devono venire a denunciare». Spesso ancora capita di trovarsi di fronte a persone restie nel voler denunciare il proprio compagno, fidanzato, marito o ex partner, per non complicar loro la vita, o per non dare il via a situazioni ancora peggiori, che potrebbero coinvolgere anche familiari o figli. Alcune anche quasi a giustificare certi comportamenti: «Era ubriaco», oppure «è successo una sola volta». 

Ci sono però delle campanelle di allarme su questo tema. Per esempio, quando qualcuno ci impedisce di vedere determinate persone; quando alle donne viene “sconsigliato” o vietato di vestirsi in un certo modo; quando ci sono ricatti più o meno evidenti, magari accompagnati da frasi del tipo “senza di me come ti paghi le spese?”. «Sono tutti esempi di violenza psicologica o violenza economica, dove l’uomo, ma può capitare anche a parti invertite, ricatta la donna o la mette comunque in soggezione. In quel caso non si è liberi di scegliere come vivere». E allora è il caso di uscire da certe relazioni che non siano un sano rapporto di rispetto reciproco.

Truffe

Altro fronte di intervento invece è quello dei raggiri. Le vittime sono soprattutto anziani, ma in realtà riguardano tutti se pensiamo anche ai casi on line. Il trend anche qui è pressoché uguale agli anni precedenti e ormai i modi che vengono utilizzati per carpire la buona fede delle persone sono noti. Principalmente c’è il finto avvocato o il finto carabiniere che chiede soldi per “sbloccare” una situazione di pericolo per un familiare che in realtà non si è mai verificato. «I truffatori vanno a toccare anche la cosa più cara che ha una persona, come i figli, quindi è normale che si vada un po’ in difficoltà. Magari nemmeno ci si rende conto che è una truffa. A volte fanno uscire gli anziani di casa per farli andare a prelevare in attesa che arrivi il complice, poco dopo, a ritirare i soldi». 

La prevenzione

Oltre ad assicurare che le forze dell’ordine non vanno in casa di nessuno a prendere soldi, bisogna informare le potenziali vittime dei principali raggiri così da metterle in guardia. «Noi incontriamo gli anziani nelle parrocchie o nei circoli e diciamo sempre di chiamarci prima di fare qualsiasi cosa. Potremmo intervenire e a coglierli sul fatto. Ma anche i giovani possono mettere in guardia i loro familiari. Insieme possiamo fare tanto».





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