Ddl Spazio, ok della Camera. Ora passa al Senato. Polizze per gli operatori e fondi per startup: tutte le novità del testo

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Ultim’ora news 6 marzo ore 17

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La Camera dei deputati ha approvato la prima legge quadro italiana sullo Spazio e sulla Space Economy e spalanca le porte a nuovi affari con Stralink & co in Italia. Giovedì 6 marzo, il disegno di legge è passato con 133 voti favorevoli e 89 contrari. Il testo passa ora nelle mani del Senato per l’approvazione definitiva.

Il provvedimento, proposto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso regola l’accesso allo spazio, promuove investimenti nella Space economy per accrescere la competitività nazionale e incentiva la ricerca e lo sviluppo di competenze per l’osservazione della Terra, utili nella prevenzione dei rischi naturali e antropici.

Le novità del Ddl: necessarie le polizze per gli operatori

Tra le principali novità del testo sussiste l’obbligo di ottenere un’autorizzazione per le attività spaziali svolte sul territorio italiano e per gli operatori nazionali attivi all’estero. Via libero subordinato al rispetto di requisiti riguardanti la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità delle attività. Per quanto riguarda il lancio di satelliti appartenenti alla stessa costellazione è prevista un’unica autorizzazione. 

A vigilare sugli operatori, e ad avere il potere di revoca delle autorizzazioni in caso di violazioni, sarà l’Asi – Agenzia Spaziale Italiana, a cui è affidata anche l’iscrizione nel Registro nazionale degli oggetti lanciati nello spazio, per cui l’Italia è Stato di lancio. Nel testo di legge emerge anche che l’Asi «disciplina la responsabilità in caso di danni derivanti da attività spaziale, imponendo agli operatori un’assicurazione con massimale di 100 milioni di euro per episodio».

Massimali gradatamente inferiori potranno essere stabiliti in base alla dimensione dell’attività spaziale, alle esperienze pregresse dell’operatore o con particolare attenzione nel caso di operatori qualificati come start-up innovative o con finalità esclusiva di ricerca. 

Il Piano nazionale e il fondo pluriennale: quota riservata alle pmi e alle startup

Spetterà poi al Comint, con Asi e in consultazione con Mimit, Mef e Mur, elaborare un Piano nazionale per l’Economia dello spazio di almeno cinque anni. Un piano che analizzerà i fabbisogni del settore, favorirà sinergie tra strumenti di finanziamento e definirà politiche per il supporto a pmi e start-up, lo sviluppo delle competenze e la formazione Stem per avvicinare i giovani alle opportunità legate al settore. 

Sarà inoltre istituito un Fondo pluriennale per la Space economy, con 35 milioni di euro stanziati per il 2025 dal Mimit, per promuovere il settore e far crescere il mercato delle tecnologie spaziali e delle infrastrutture, incluse quelle realizzate nell’ambito del Pnrr e delle collaborazioni internazionali. «Per facilitare l’accesso di pmi e startup ai contratti pubblici nel settore spaziale e aerospaziale, in caso di appalti non suddivisi in lotti è riservata loro una quota di almeno il 10% del valore del contratto», si legge nei documenti visionati da MF-Milano Finanza

Il Mimit provvederà alla costituzione di una riserva di capacità trasmissiva nazionale attraverso comunicazioni satellitari, utilizzando satelliti e costellazioni in orbita geostazionaria. Il Comint promuoverà la definizione di un livello di ambizione realistico, i costi e il percorso per la realizzazione di una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa. Con un successivo Dpcm, d’intesa con Mit, Difesa, Mimit e Mef, saranno definite le caratteristiche e i requisiti tecnici degli spazioporti, siti per il lancio, decollo o rientro di veicoli suborbitali o orbitali.

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Il ministro Urso: l’Italia indica all’Europa la rotta per lo spazio

«L’Italia indica all’Europa la rotta per lo Spazio. Siamo il primo Paese a dotarsi di una legge sulla Space economy, che rafforza la nostra sovranità tecnologica e proietta il nostro sistema industriale nel futuro. Un modello che ispirerà la normativa europea e consoliderà la nostra leadership», ha detto il ministro, nonché autorità delegata alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, commentando l’approvazione alla Camera dei deputati del ddl Spazio.

«In questo contesto, si inserisce lo studio di fattibilità che il Comint ha affidato all’Agenzia Spaziale Italiana sulle potenzialità tecnologiche economiche e produttive di una costellazione satellitare nazionale in bassa orbita ai fini istituzionali e di sicurezza. Ringrazio la Camera dei deputati e tutti i gruppi parlamentari per il lavoro proficuo svolto insieme, con responsabilità ed efficacia» ha concluso Urso. (riproduzione riservata)



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