Brutta sorpresa per molte famiglie: sospeso l’Assegno di Inclusione

L’Assegno di Inclusione non verrà erogato per tutti i 12 mesi del 2025 a causa di un periodo obbligatorio di sospensione previsto dalla normativa. L’INPS ha confermato che, per le famiglie che hanno iniziato a percepirlo nel 2024, ci sarà un mese senza pagamento prima di poter presentare una nuova domanda di rinnovo.

L’Assegno di Inclusione (Adi), la misura di sostegno economico che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, non verrà pagato per tutti i 12 mesi del 2025 ad alcuni beneficiari.

Assegno di Inclusione sospeso

L’INPS ha confermato che, secondo la normativa vigente, l’Adi viene erogato per un massimo di 18 mesi consecutivi, dopodiché scatta una mensilità di sospensione prima che le famiglie possano presentare una nuova domanda.

Questa regola coinvolge chi ha iniziato a ricevere il sostegno nei primi mesi del 2024, portando a un’interruzione temporanea del pagamento nel 2025. Vediamo nel dettaglio chi sarà coinvolto, come avviene la sospensione e quali sono le date da tenere d’occhio per il rinnovo.

Perché l’Assegno di Inclusione viene sospeso per un mese?

La normativa stabilisce che l’Assegno di Inclusione può essere percepito per un massimo di 18 mesi consecutivi. Dopo questo periodo, è necessario un mese di sospensione prima di poter presentare una nuova domanda.

Questa regola serve a verificare se il nucleo familiare ha ancora diritto al sostegno e se le condizioni economiche sono rimaste invariate.

Anche il Reddito di Cittadinanza funzionava con lo stesso principio, con una pausa obbligatoria tra una richiesta e l’altra.

Chi non riceverà l’Assegno di Inclusione in alcuni mesi del 2025?

I primi beneficiari dell’Assegno di Inclusione hanno iniziato a ricevere i pagamenti a gennaio 2024. Di conseguenza, le 18 mensilità termineranno a giugno 2025, facendo scattare la sospensione a luglio 2025.

Ecco un riepilogo delle principali date di sospensione:

• Se hai iniziato a ricevere l’Adi a gennaio 2024 → Ultimo pagamento a giugno 2025, sospensione a luglio 2025.
• Se hai iniziato a ricevere l’Adi a febbraio 2024 → Ultimo pagamento a luglio 2025, sospensione a agosto 2025.
• Se hai iniziato a ricevere l’Adi a marzo 2024 → Ultimo pagamento a agosto 2025, sospensione a settembre 2025.
• Se hai iniziato a ricevere l’Adi a aprile 2024 → Ultimo pagamento a settembre 2025, sospensione a ottobre 2025.

Per chi ha iniziato a beneficiare del bonus da luglio 2024 in poi, la sospensione avverrà nel 2026.

Come rinnovare l’Assegno di Inclusione dopo la sospensione?

Quando si può presentare una nuova domanda?

La richiesta di rinnovo può essere inoltrata nel mese successivo all’ultimo pagamento.

Esempio:

• Se l’ultimo pagamento è stato effettuato a giugno 2025, la nuova domanda può essere inviata a luglio 2025.
• Se l’ultimo pagamento è stato a luglio 2025, la richiesta potrà essere fatta ad agosto 2025.

Quali documenti servono per rinnovare l’Adi?

Per poter presentare una nuova domanda di Assegno di Inclusione, è necessario avere:

✅ ISEE aggiornato per il 2025.
✅ Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID), se richiesta.
✅ Certificazione della composizione del nucleo familiare, in caso di variazioni.

L’INPS verificherà se la famiglia soddisfa ancora i requisiti economici e reddituali per poter continuare a beneficiare dell’assegno.

Quali famiglie continueranno a ricevere l’Adi senza interruzioni nel 2025?

Chi ha iniziato a ricevere il sussidio dopo luglio 2024, non sarà coinvolto dalla sospensione nel 2025, ma dovrà farlo nel 2026.

L’unico modo per evitare la sospensione è ottenere un altro tipo di aiuto economico, come l’Assegno Sociale o altri sostegni compatibili con la situazione economica della famiglia.

Il 2025 porterà con sé una sospensione obbligatoria dell’Assegno di Inclusione per alcune famiglie che lo ricevono da gennaio 2024.

L’INPS ha confermato che, dopo 18 mesi di erogazione, l’Adi si interromperà per un mese, prima di poter essere rinnovato con una nuova domanda.

Chi è interessato deve prepararsi per tempo, aggiornando il proprio ISEE e verificando le scadenze per non rimanere senza sostegno economico più del necessario.

Se sei tra coloro che perderanno una mensilità, segna sul calendario il mese giusto per presentare il rinnovo e assicura la continuità del pagamento per il 2025 e il 2026.