Sotheby’s apre le Spring Sales di Londra: Nara top lot, record per Brice, Burri inedito

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


Londra, arriva – o quasi – la primavera e tornano le grandi aste d’arte moderna e contemporanea. Ieri sera (4 marzo 2025) si è svolta quella da Sotheby’s e stasera sarà il turno di Christie’s.

Da Sotheby’s sono stati 38 i lotti in vendita, per un totale di 62 milioni e mezzo di sterline. La mera statistica rileva 4 lotti invenduti, 12 venduti sotto al valore di stima minima e 7 al di sopra della stima massima, tra i quali l’opera After Embah di Lisa Brice che ha stabilito il nuovo record per l’artista, a più del doppio del precedente record. Molte le sfide tra acquirenti collegati via telefono (molti asiatici), spesso anche con la partecipazione attiva di acquirenti presenti in sala. 

Procediamo con la cronaca, si parte subito con la scultura “Moonmad” di Max Ernst che non si vedeva ad un’asta da ben 45 anni e che ha visto sfidarsi all’asta sei partecipanti per esser aggiudicata a 1,7 milioni di sterline (2,1 con il premio d’asta) oltre il doppio della stima massima di 800 mila sterline. Restano nell’intervallo di stima (o quasi) le opere di Adrian Ghenie, Roy Lichtenstein e Antony Gormley. Un collezionista inglese, operante attraverso la piattaforma online di Sotheby’s, si aggiudica a 3,5 milioni di martello (4,3 con premio) il raro dipinto (del 2005) di Banksy Crude Oil (Vettriano), proveniente dalla collezione di Mark Hoppus (fondatore dei Blink-182) che devolverà parte della vendita a due strutture ospedaliere di Los Angeles ed alla California Fire Foundation.

Calma per “Red, Forged” di Rachel Jones (che in estate esporrà alla Dulwich Picture Gallery di London) battuta a 380 mila sterline, prima della tempesta generata sull’opera “After Embah” di Lisa Brice. Il record per la Brice arriva dopo oltre 10 minuti di sfida tra un partecipante al telefono ed uno in sala, quello in sala si ferma a 4,2 milioni di sterline contro la proposta finale a 4,4 milioni (5,5 con il premio), simpatico siparietto al termine dell’asta, quando l’intermediario, dopo l’aggiudicazione a 4,4 milioni, mostra la paletta d’asta con il numero 44. Viene il turno di un’opera su carta dipinta da Picasso che viene aggiudicata in sala a 510 mila sterline (648 mila con premio, a fronte della stima massima di 450 mila). 

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Si passa all’opera principale dell’asta, copertina del catalogo, “Cosmic Eyes (in the Milky Lake)” di Yoshitomo Nara, messa in asta a partire da 5,5 milioni di sterline e che dopo 10 minuti d’asta viene battuta a 7 milioni 450 mila sterline (9 milioni con premio). 

Dopo 10 anni appare in un’asta “Jardin public à Arles” di Van Gogh, un disegno a penna ed inchiostro del settembre 1888, aggiudicato a 1,8 milioni (2,2 con premio). Un collezionista asiatico si aggiudica a 1,4 milioni (1,8 con premio) il disegno “Flyda and Arvid” di Lucian Freud. Le sculture reggono bene con “L’Oiseau d’or” di Brancusi battuta a 2,7 milioni (3,3 con premio). Sensibilmente sotto la stima minima di 3,2 milioni un “concetto spaziale”, bianco, di Fontana che batte il martello a 2,4 milioni. Un altro collezionista asiatico si aggiudica a 3,5 milioni (4,3 con premio a fronte della stima minima di 4 milioni) “Buste de femme”, opera del 53 di Picasso, ricomparsa in un’asta dopo oltre 40 anni. In sala c’è che si aggiudica a 1 milione 650 mila sterline (2,1 con premio) l’opera “La soirée familiale” di Edouard Vuillard. Un “concetto spaziale” rosso di Fontana batte martello 1,2 milioni, stima minima mentre “Sacco e Nero 3” di Alberto Burri (per la prima volta all’asta) fa battere il martello a 4 milioni (4,9 con premio a fronte di 3,5 di stima massima). 

Arriva il primo lotto invenduto, la scultura in legno “Personnage demonstable” di Jacques Lipchitz cui non bastano 325 mila sterline a fronte della stima minima di 500 mila. Dopo qualche lotto altri due invenduti, un’opera di Emil Nolde (invenduta a 300 mila sterline contro 500 di stima minima) e una di Sigmar Pole (800 mila di martello contro 1 milione di stima). L’opera Self Portrait (The Constructor) risveglia la sala grazie alla presenza di uno dei due sfidanti che non regge ad un partecipante via telefono che se l’aggiudica per 700 mila sterline (889 mila con premio). In sala viene anche venduta (a 210 mila sterline)  l’opera “Portraits” di Nicolas Party. La scultura “Cariatide à la pierre” di Brancusi quasi doppia la stima massima, con aggiudicazione a 550 mila sterline (698 mila con premio). Verso la fine dell’asta il quarto lotto invenduto “Chariot au ciel vert” di Marc Chagall cui non bastano 200 mila sterline a fronte di 250 mila di stima minima. Metà dei lotti venduti non erano mai apparsi in un’asta.

Yoshitomo Nara, Cosmic Eyes (in the Milky Lake)
Lisa Brice, After Embah
Banksy, Crude Oil (Vettriano)
Vincent Van Gogh, Jardin public à Arles

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