L’orientamento degli operatori sul mercato nei prossimi 4 mesi prevede un rialzo generale dei prezzi e del numero di compravendite rispettivamente per il 18,3 e l’8,8% degli interpellati. Tra i fattori che potrebbero spingere le compravendite, soprattutto il rallentamento dei tassi di interesse sui mutui (56,9%, era al 52,3% nel quadrimestre precedente), ma anche le opportunità di investire su locazioni brevi (18,3%).
Fattori come l’elevato costo delle ristrutturazioni (26,3%) e l’impatto dell’inflazione sui salari (20,1%) stanno mostrando i primi problematici effetti, con rallentamenti anche nel perfezionamento delle compravendite garantite dallo Stato (giovani under 36): basti ricordare che l’EURIRS a 25 anni è cresciuto, da inizio febbraio, in due mesi di 2 punti percentuali. Seguono la stretta sui bonus edilizi (12,7%) e le preoccupazioni per gli aspetti regolamentari e normativi con il 12,1%. Il 13% di risposte riguarda in tal caso l’economia tout court, mentre il 3,6% riguarda la perplessità sulla tenuta del sistema occupazionale ed infine l’1,7% la cattiva distribuzione dei redditi.
Il mercato delle locazioni – Nei primi nove mesi del 2024, il numero di abitazioni locate in Italia è stato di 641.070, dato in calo dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nell’ultimo quadrimestre 2024, secondo quanto ha riscontrato il 73,1% dei giudizi raccolti dagli agenti immobiliari FIMAA, la domanda ha registrato un ulteriore rafforzamento, mentre l’offerta per il 61,8% degli interpellati ha subito una contrazione. I contratti di locazione stipulati si attestano agli stessi livelli del quadrimestre precedente (50,8%, ma il 39,1% afferma vi sia stata una contrazione). Per i canoni di affitto invece il 72,7% degli interpellati ritiene vi sia stato un aumento. Le previsioni per il primo quadrimestre del 2025, a giudizio della maggior parte degli operatori FIMAA interpellati, il mercato della locazione continua a risentire dalla scarsa offerta di immobili. I proprietari preferiscono mantenere sfitto l’immobile dal momento che si sentono poco tutelati e temono l’eventualità del processo di sfratto. Sono preoccupati inoltre dalle elevate spese di gestione e dall’alta tassazione. La domanda di abitazioni in locazione – secondo la maggioranza di operatori FIMAA intervistati – registrerà un ulteriore aumento rispetto al quadrimestre precedente. La maggioranza delle aspettative sul numero di nuovi contratti di locazione sono volte a una riconferma delle variazioni avute nel quadrimestre precedente, con un trend di breve periodo che si mantiene calante dal terzo quadrimestre 2022 . Per quanto riguarda i canoni di locazione, le aspettative formulate dagli agenti immobiliari FIMAA sono ancora volte all’aumento.
“Fattori come l’elevato costo delle ristrutturazioni (26,3%) e l’impatto dell’inflazione sui salari (20,1%) stanno mostrando i primi problematici effetti anche a fronte delle maggiori difficoltà di accesso al credito – afferma Santino Taverna presidente di FIMAA Italia –. L’avere escluso dal Fondo di garanzia Consap gli over 36 per la concessione dei mutui sta provocando problematiche, e la contrazione del numero delle compravendite immobiliari. L’EURIRS a 25 anni è cresciuto in due mesi di 2 punti percentuali, e la stretta sui bonus edilizi (12,7%) desta preoccupazioni anche per gli aspetti regolamentari e normativi con il 12,1%”.
“Nei primi nove mesi del 2024, il numero di abitazioni locate in Italia è stato di 641.070, dato in calo dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – afferma Andrea Oliva coordinatore dell’Ufficio Studi di FIMAA Italia –. Nell’ultimo quadrimestre 2024, secondo quanto ha riscontrato il 73,1% dei giudizi raccolti dagli agenti immobiliari FIMAA, la domanda ha registrato un ulteriore rafforzamento, mentre l’offerta per il 61,8% degli interpellati ha subito una contrazione”.
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