L’Europa è troppo divisa per avere una sola voce
Egregio direttore Monticone, è singolare che la nostra Europa è gran lungi da parlare con una voce sola. La cosa che sfugge a molti è il fatto che i cittadini europei, hanno diversi sistemi governativi e di rappresentanza. Vi sono sistemi a Monarchia parlamentare, democratici diretti e parlamentari. Diventa difficile pensare ad un unico sistema di unione europea, con elezione diretta del governo. Questo fatto fa da freno alle azioni combinate tra stati per giungere ad un medesimo risultato, avendo obiettivi diversi. Mi vengono in mente le parole di mio padre, avendo lui fatto la guerra e indossato una divisa dal 1938 a 1945, con prigionia in Germania, il quale mi diceva che la guerra l’hanno persa gli alleati. Perché hanno dovuto dare da mangiare a tutti i popoli europei coinvolti. L’avessero vinta gli altri , dovevano fare altrettanto. La Russia la guerra la vincerà per la storia militare ma la perderà per la storia economica e sociale, perché dovrà dare da mangiare agli ucraini, e cercherà alleati in Europa per questo scopo. Quindi quando etichetteremo chi sono i vincitori e chi sono i perdenti, potremmo incorrere in errore. Fatta la pace per merito di Trump, Putin dovrà per forza trovare alleati in Europa per dare da mangiare all’Ucraina, ancorché sovrana, ma sotto influenza russa. Non è uno scandalo, dopo gli accordi di Yalta nel 1943,tutto il mondo è stato diviso tra i partecipanti, Russia, Inghilterra, Stati Uniti. Queste sfere di influenza sono attive ancora adesso. I vuoti sono stati o sono in via di accaparramento da parte della Cina. Ieri in Inghilterra mancavano i protagonisti veri. Trump e Putin. Per cui qualsiasi soluzione adottata non ha effetto alcuno. Piuttosto succederà come disse Badoglio, la guerra continua.
Cosimo Golia
Per il momento l’Europa pare aver trovato la voce per una cosa sola: continuate la guerra, tanto a morire sono gli altri…
A.Mon.
Politica
Il capo del governo vada in Parlamento
Egregio direttore, mi chiedo: un capo del governo che non si presenta in Parlamento per discutere con tutti i presenti delle decisioni da prendere o prese, mi pare mancanza di rispetto verso gli italiani e non solo verso tutti i parlamentari, che voglio ribadire, anche loro sono stati votati da una parte di italiani. Ho l’impressione che si abbia paura di rispondere o paura di perdere il controllo (come è già successo). Al tempo della monarchia il re non rifuggiva dal presentarsi alle varie riunioni del Parlamento, se non per motivi di Stato. Allora, chi è al governo si prenda le proprie responsabilità senza fare ricadere la “colpa” su altri e di allontanare persone non compatibili con l’impegno preso con gli italiani. Ho letto sul nostro giornale, giorni fa, lo spettacolo indecente condotto da un “nessuno” contro personaggi di un certo valore morale e etico davanti ad un pubblico pagante che batteva le mani ad ogni sproloquio. Una cosa veramente indecente. Mancanza di buon gusto o vendetta? Ringrazio lei e la redazione.
Maria Milvia
Sul “non rifuggire” da parte dei Savoia, eviterei allora di parlare di cosa fece il re dopo l’8 settembre…
A.Mon.
Film
Medico in crisi e moglie avida
Dialogo tratto da un film commedia “La crisi’’ tra un marito medico e la moglie abituata al lusso. Lui a lei: cara sono un medico in crisi, mi capisci? Non sono più un macina soldi. Adesso mi piace guarire la gente, guarire gli altri mi rende felice, cara mi segui… Lei: sono perfettamente d’accordo con te caro, è bellissimo guarire la gente, ma dedicati a guarire con l’omeopatia quelli che ami, la tua famiglia, i tuoi figli. Gli affari sono affari. Mica vorrai metterti a fare il filantropo? Lui: cara, non posso continuare come prima, ero sull’orlo del suicidio, settanta pazienti al giorno, peggio di una battona di periferia. Ho mandato tutti i pazienti al macello, sì! Dieci anni di questo lavoro, neppure una guarigione. Mi segui cara? Posso giurarti che in dieci anni di anomalia, non ho mai guarito una sola persona. Ho fatto soldi, drogato la gente, incrementando il deficit della sanità e arricchito l’industria farmaceutica. Ecco cosa ho fatto. Lei: caro, se per te va bene così, chiedo il divorzio e mi prendo la metà di tutto.
Tony
Ucraina
Gli paghiamo le bollette
L’Italia regalerà 13 milioni di euro all’Ucraina per “stabilizzare le sue forniture energetiche”. Ad ogni bolletta del metano in aumento potrò bestemmiare più forte.
Il Vecchio Tarlo
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