Istat, i primi dati sul lavoro del 2025 rivelano un aumento dell’occupazione…tranne per la Generazione X

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I dati Istat sorridono al governo Meloni e ai più giovani. L’occupazione è in aumento, scende invece il numero di persone senza un lavoro: la crescita, registrata a gennaio 2025, non è certamente da record: si tratta dello 0,4%, ma risulta comunque un passo avanti rispetto all’anno passato. Diminuiscono anche le persone inattive, soprattutto chi ha più di cinquant’anni e meno di trentacinque. Ci sono 9mila persone in meno alla ricerca di un’occupazione.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha perso tempo e ha elogiato il traguardo raggiunto dalle politiche economiche attuate dal suo governo. Numeri che sembrano positivi per tutte le fasce di età, meno che per la Generazione X. Le persone comprese tra i 35 e i 49 anni non vedono miglioramenti per quanto riguarda il lavoro, anzi sembra che sia in crescita il numero di licenziati o rimasti senza un’occupazione.

L’ennesima beffa per una generazione che ha vissuto la crisi del 2008 nel momento in cui si apprestava ad entrare nel mondo del lavoro e cinque anni fa ha dovuto far fronte al Covid. Possono essere tanti i fattori che hanno portato a una diminuzione degli occupati negli ultimi anni, tra tutti anche l’insoddisfazione per il lavoro o la precarietà dei contratti.

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I dati Istat e l’aumento dell’occupazione

24 milioni e 222mila occupati, il 62,8% dell’occupazione. Questi sono i dati che Giorgia Meloni ha ripreso dall’Istat in rappresentanza dei buoni risultati del suo governo. Su base annua, l’occupazione è salita del 2,2% con 513.000 persone con un lavoro in più rispetto all’anno precedente. L’impegno è a fare meglio nel 2025, forti dei dati che fanno riferimento all’inizio del nuovo anno.

L’esecutivo nazionale può certamente affermare che i numeri siano positivi. Un segno che le politiche messe in atto dal governo nazionale negli ultimi due anni e mezzo stanno sortendo effetti positivi. Ma è davvero così? Sì, ma non per tutti: i dati rivelano un quadro preoccupante per chi ha tra i 35 e i 49 anni. Sembra che le persone senza un’occupazione siano in aumento in quella fascia di età.

Molto è stato fatto certamente per i giovani e il governo ha dovuto tenere conto delle politiche per le persone più anziane. Negli scorsi mesi sono state avanzate tante polemiche contro la manovra messa in atto dal governo Meloni sul finire del 2024.

Cosa dicono i numeri?

Cresce l’occupazione, anche se solo del 0,6%. Sono 145mila le persone occupate nell’ultimo anno e riguarda tutte le classi di età, fatta eccezione – come già detto – per i 35-49enni. Solo in questa fascia, le persone non occupate aumentano.

Di conseguenza, calano anche le persone in cerca di lavoro: ci sono 9mila unità in meno, con eccezione dei 25-34enni. Questa categoria, però, è tra quelle più attive nella ricerca del lavoro. Il tasso di occupazione ha raggiunto quota 62,8%, portando a un incremento dello 0,4 punti. 

Il confronto con l’anno passato

Se andiamo a vedere il confronto trimestrale, rispetto al periodo agosto-ottobre dello scorso anno, si segnala un aumento di 85mila occupati (+0,4%), accompagnato anche da una crescita delle persone in cerca di lavoro (+1,4%) e una riduzione degli inattivi (-0,8%). A gennaio 2025, rispetto allo stesso mese del 2024, il numero di occupati è aumentato del 2,2% (+513mila in totale).

Sebbene l’occupazione complessiva stia crescendo e ci sia una riduzione della disoccupazione e degli inattivi, emergono criticità per alcune fasce di età, come i 35-49enni, che necessitano di politiche specifiche per facilitare l’ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro.

I dati positivi non mancano, ma è necessario cercare di spingersi oltre le politiche giovanili e quelle per le persone che si apprestano a chiudere la propria vita lavorativa. Il prossimo compito per il governo Meloni sarà occuparsi della Generazione X con politiche capaci di fermare la disoccupazione.

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L’articolo in tre punti

  • Aumento dell’occupazione e calo della disoccupazione: I dati Istat rivelano un incremento dell’occupazione dello 0,4% a gennaio 2025, con 145.000 persone in più al lavoro rispetto all’anno precedente. Il tasso di occupazione è salito al 62,8%, e si registra una diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-0,6%), tranne per i 25-34enni che vedono un aumento della disoccupazione. Il tasso di disoccupazione complessivo è sceso al 6,3%, con un miglioramento anche nel tasso di disoccupazione giovanile.
  • Difficoltà per la Generazione X (35-49 anni): Nonostante l’aumento complessivo dell’occupazione, la fascia di età tra i 35 e i 49 anni ha registrato una diminuzione del numero di occupati, con un aumento delle persone disoccupate. Questo gruppo ha vissuto le crisi economiche passate e ora si trova a fronteggiare difficoltà nel reinserimento nel mercato del lavoro, in particolare legate alla necessità di aggiornare le proprie competenze professionali.
  • Politiche necessarie per la Generazione X: Mentre il governo Meloni ha esultato per i progressi fatti in termini di occupazione giovanile e per le politiche di supporto agli over 50, rimangono aperti i problemi per la Generazione X. Questo gruppo richiede politiche mirate che possano affrontare la disoccupazione e favorire il reinserimento o la permanenza nel mercato del lavoro, al fine di non lasciare indietro una fascia di età che già ha affrontato sfide economiche significative.



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