Richiamati diversi lotti di carne cruda Wild Coast dopo che alcuni gatti si erano ammalati ed erano stati soppressi. Tanto nei felini che nel cibo industriale è stato trovato lo stesso ceppo di aviaria ed è scattato l’allerta
Un’azienda statunitense ha annunciato il richiamo di un lotto di cibo crudo per gatti dopo che alcuni felini domestici, alimentati con il prodotto, si sono ammalati e sono stati soppressi. Gli esami di laboratorio hanno confermato che il cibo era contaminato dal virus H5N1, responsabile dell’influenza aviaria, segnando quello che potrebbe essere il primo caso documentato di trasmissione diretta del virus ai gatti attraverso un alimento commerciale.
Il caso Wild Coast Raw
L’azienda Wild Coast Raw, specializzata nella produzione di alimenti crudi per animali domestici, ha esteso il richiamo di alcune confezioni del suo prodotto Feline Boneless
Free Range Chicken Formula, dopo che test condotti dalle autorità sanitarie dell’Oregon hanno rilevato la presenza del virus H5N1 sia nei gatti infetti sia in alcuni contenitori sigillati del lotto analizzato.
Il richiamo iniziale era stato disposto dopo che diversi gatti appartenenti a un’unica famiglia in Oregon avevano sviluppato sintomi gravi e, successivamente, erano stati soppressi. L’ulteriore analisi dei lotti ha spinto l’azienda a estendere la misura precauzionale, includendo nuovi codici di produzione.
Secondo Wild Coast Raw, il richiamo riguarda i lotti 22639, 22641, 22653, 22660, 22664 e 22672, con data di scadenza dicembre 2025. L’azienda ha anche annunciato che, per il futuro, sostituirà la produzione di alimenti crudi con formule a base di carne cotta, poiché la cottura a 74°C è in grado di eliminare il virus, secondo quanto indicato dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
Un nuovo rischio per gli animali domestici?
Questa trasmissione rappresenta un precedente allarmante. Finora, i casi di influenza aviaria nei gatti sono stati associati principalmente al contatto con uccelli infetti o all’ingestione di prede contaminate. Tuttavia, la contaminazione di un alimento industriale destinato agli animali domestici potrebbe aprire nuovi interrogativi sui rischi di diffusione del virus.
“La trasmissione attraverso il cibo rappresenterebbe un nuovo fattore di rischio per gli animali domestici,” spiega James E. Rogers, PhD, direttore della sicurezza alimentare presso Consumer Reports. “Inoltre, il cibo crudo per animali può essere contaminato anche con batteri come Salmonella o altri patogeni pericolosi sia per gli animali (tanto i cani che i gatti) che per gli esseri umani.”
Il caso Wild Coast Raw si inserisce in un quadro più ampio di crescente attenzione nei confronti della diffusione dell’H5N1 nei mammiferi. Negli ultimi anni, numerosi episodi di contagio tra gatti, volpi, orsi e altri animali selvatici hanno sollevato preoccupazioni sulla capacità del virus di adattarsi a nuovi ospiti.
Sintomi e precauzioni
Secondo l’American Veterinary Medical Association, i gatti infettati dal virus dell’aviaria possono manifestare:
- febbre e letargia
- secrezioni abbondanti da occhi e naso
- difficoltà respiratorie
- tremori e convulsioni
- perdita di coordinazione e cecità
- scarso appetito e occhi infiammati
Gli esperti consigliano ai proprietari di gatti di evitare l’uso di cibo crudo, soprattutto se non certificato da rigorosi controlli sanitari, e di disinfettare accuratamente le superfici dopo la manipolazione di qualsiasi alimento per animali.
Se un animale domestico manifesta sintomi sospetti, è fondamentale contattare immediatamente un veterinario e segnalare eventuali anomalie, specialmente se l’animale ha avuto accesso a uccelli selvatici o ha consumato prodotti alimentari di origine incerta.
Un rischio per l’uomo?
Al momento, non ci sono prove di trasmissione diretta del virus dagli animali domestici all’uomo, ma il caso evidenzia la necessità di un monitoraggio costante. L’influenza aviaria, infatti, è considerata un virus con un potenziale pandemico e la sua capacità di mutare è costantemente sotto osservazione da parte delle autorità sanitarie internazionali.
Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandano di evitare il contatto diretto con animali infetti e di seguire rigorose norme igieniche nella gestione del cibo per animali domestici.
Cosa fare se si possiede il cibo richiamato
Chiunque abbia acquistato uno dei lotti interessati della Wild Coast (che ci risultano in vendita online anche in Italia) non deve somministrarlo agli animali e non deve donarlo ad altri. L’azienda ha invitato i consumatori a smaltire il prodotto in modo sicuro e a contattare il rivenditore per ottenere un rimborso.
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