Nell’editoriale di sabato scorso su questo giornale Pietro Alessandrini è tornato sul tema della riduzione degli sportelli bancari nelle Marche, un fenomeno per il quale diversi esponenti politici, rappresentanti di categoria e imprenditori hanno espresso preoccupazione. Concordo con Pietro Alessandrini che si tratta di una preoccupazione mal posta, se si teme che da questa riduzione derivi un impoverimento dei servizi finanziari a disposizione di famiglie e imprese. La riduzione degli sportelli è fisiologica e deriva innanzitutto dall’utilizzo delle tecnologie digitali che consentono una consistente riduzione di costi per il sistema bancario e per gli utenti.
I nuovi sportelli bancari sono i nostri smartphone, che ci consentono di fare anche più di quanto è possibile in uno sportello fisico ed in modo molto più rapido ed economico. Non credo ci sia qualcuno che rimpianga la necessità di recarsi ad uno sportello bancario per effettuare un bonifico, consultare l’estratto conto o effettuare investimenti. Lo sportello bancario dovrebbe servire solo nei casi, meno frequenti, nei quali c’è bisogno di un’interazione diretta con un funzionario di banca: la consulenza per investimenti nel caso delle famiglie o la concessione di prestiti nel caso delle imprese. Anche per questi servizi fra non molto ci troveremo ad interagire con operatori virtuali o con strumenti di comunicazione che evitano gli spostamenti fisici.
A chi rimpiange l’idea di avere uno sportello sotto casa e delle persone sempre disponibili all’interazione, va fatto notare che tutto questo si traduce in costi per le banche e in maggiori prezzi dei servizi per i clienti. E’ interesse di tutti poter usufruire dei servizi in modo efficace ed efficiente e le nuove tecnologie consentono di ottenere questo risultato. Piuttosto che sostenere il mantenimento degli sportelli bancari, sarebbe molto più utile investire per elevare la cultura finanziaria di famiglie e imprese, tenuto conto che il nostro paese si colloca da questo punto di vista agli ultimi posti nelle graduatorie internazionali. Fra gli aspetti rilevanti dell’educazione finanziaria vi è anche l’utilizzo efficace e consapevole delle nuove tecnologie per l’accesso ai servizi finanziari.
Posto che la riduzione degli sportelli non è un problema per l’accesso ai servizi bancari e finanziari da parte di famiglie e imprese, nel suo articolo Pietro Alessandrini solleva un diverso problema che potrebbe influire sulle possibilità di accesso al credito da parte delle piccole imprese.
Il fatto che nel tempo si è ridotta la percentuale di sportelli appartamenti a banche locali rispetto a quelle nazionali. Diversi studi empirici, condotti anche dal gruppo di ricerca di Pietro Alessandrini, hanno dimostrato che la distanza dal territorio dei centri decisionali rende più difficile l’accesso al credito, in particolare per le imprese di piccola dimensione. Anche in questo caso ritengo si tratti di una preoccupazione in gran parte infondata. Il contesto del credito sta cambiando con estrema rapidità sia dal punto di vista della regolazione sia dal punto di vista delle tecnologie.
Nel caso della regolazione, le banche sono soggette a direttive sempre più stringenti riguardo ai criteri di valutazione del merito di credito; ciò riduce la discrezionalità dei funzionari e migliora la qualità del credito. Inducono ad elevare anche la qualità delle richieste che provengono dalle imprese. Riguardo alla tecnologia, la valutazione del merito di credito sarà sempre più affidata ad algoritmi di intelligenza artificiale in grado di effettuare valutazioni molto più efficaci ed efficienti di un funzionario bancario. E ciò varrà soprattutto per le richieste di credito di piccolo importo.
Con notevoli vantaggi anche per i richiedenti poiché implicherà maggiore trasparenza, maggiore rapidità e riduzione dei costi. In questo scenario non credo interessi granché ad un’impresa (o ad una famiglia) quale sia la localizzazione del centro decisionale. Interessa che la sua richiesta sia soddisfatta e lo sia con tempi e costi ragionevoli. E quasi sicuramente la richiesta sarà fatta utilizzando uno smartphone piuttosto che recandosi ad uno sportello bancario.
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