Festival di Sanremo, il Comune lancia il bando per la gare di assegnazione delle edizioni 2026, 2027 e 2028 con un corrispettivo di 6,5mln di euro annui

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Il Comune di Sanremo ha varato un bando per le gare di assegnazione delle prossime tre edizioni del Festival della canzone italiana. La decisione è arrivata dopo la sentenza del Tar Liguria che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai dell’organizzazione dell’evento. Sentenza contro la quale l’azienda ha fatto ricorso: il 22 maggio è prevista la pronuncia del Consiglio di Stato. Dopo la delibera è prevista la determina dirigenziale, che costituirà il vero e proprio atto di manifestazione di interesse: dalla pubblicazione sul sito del Comune scatteranno i termini per la partecipazione alla gara.

Festival di Sanremo, il Comune lancia il bando per la gare di assegnazione del Festival

Al via la gara per l’organizzazione del Festival di Sanremo. Nonostante il ricorso pendente al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Liguria che ha bocciato la convenzione diretta con la Rai, l’amministrazione comunale ha bandito una gara pubblica per le edizioni 2026, 2027 e 2028, con possibilità di proroga biennale.

Una gara che aprirebbe le porte a un ventaglio ampio di potenziali organizzatori del festival. La delibera del Comune, approvata a un solo mese dalla fine di Sanremo 2025, avrebbe provocato un certo risentimento in Rai, dove ai piani alti sarebbero state mosse critiche contro la posizione del Comune che da un lato ha annunciato ricorso contro la sentenza del Tar e dall’altro si è uniformato alla sentenza bandendo la gara. Dal canto suo il comune fa notare che i tempi stretti per l’organizzazione di un evento così complesso hanno portato alla decisione di procedere con il bando, indipendentemente dall’esito del ricorso al Consiglio di Stato, e che nei prossimi giorni saranno definite le tempistiche per la presentazione delle offerte.

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Che cosa prevede il bando di gara per il Festival di SanremoLa procedura in due parti: i requisiti

Il Comune di Sanremo ha stabilito che la procedura si svolgerà in due parti: la prima (selettiva) riguarderà la pubblicazione di un avviso pubblico per individuare il partner; la seconda (negoziale) consentirà di negoziare i termini finali della convenzione direttamente con il partner individuato. 

Potranno partecipare alla gara solo gli operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e che possiedano dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza. Il partner dovrà riconoscere al Comune un corrispettivo non inferiore a 6 milioni e 500mila euro (mentre fino al 2025 la convenzione prevedeva 5 milioni) – oltre a una percentuale non inferiore all’1% su tutti gli introiti legati ai proventi pubblicitari e allo sfruttamento dei marchi concessi. Ogni ulteriore costo eventualmente sostenuto per la realizzazione della manifestazione e degli eventi collaterali sarà a carico del partner, tra cui le spese di un palco esterno sul quale dovranno esibirsi artisti del Festival o ospiti di pari importanza artistica, con collegamento in diretta durante le serate. Resterà invece a carico del Comune la scelta della sede dell’evento e il relativo pagamento del costo di affitto.

Sempre stando alla delibera, il partner – oltre al Festival di Sanremo – dovrà anche riprendere e trasmettere le manifestazioni Sanremoinfiore e un altro evento a scelta dell’amministrazione e realizzare e trasmettere in diretta e/o in leggera differita (a proprie cura e spese) almeno altre due manifestazioni da concordare con il Comune.

Ho voluto seguire personalmente ogni passaggio di questa pratica, insieme all’assessore Alessandro Sindoni – ha commentato il sindaco di Sanremo Alessandro Mager – e ringrazio tutti gli uffici comunali coinvolti che fin dal pronunciamento del Tar hanno lavorato scrupolosamente per arrivare nei tempi prefissati a questo risultato, coadiuvati dai nostri consulenti legali. Ritengo che gli indirizzi espressi oggi in delibera rispecchino le nostre aspettative di sviluppo, in linea con la grande crescita del Festival di Sanremo registrata negli ultimi anni, uno sviluppo che vogliamo declinare non solamente in un aumento del corrispettivo, coerentemente con l’incremento di valore del marchio, ma anche con nuove forme di collaborazione sul territorio“.





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