Dichiarazione dei redditi 2025: novità e scadenze

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Dichiarazione dei redditi 2025: cosa cambia per i contribuenti

Si avvicina il momento della Dichiarazione dei Redditi: tra conferme e novità, la stagione fiscale 2025 porta con sé alcune modifiche importanti.

Anche quest’anno, milioni di contribuenti italiani dovranno comunicare al fisco i propri redditi e calcolare le imposte dovute, con alcuni cambiamenti che potrebbero incidere sugli importi da versare o sui rimborsi da ricevere.

Per affrontare al meglio questo appuntamento, facciamo un quadro completo della situazione: dalle nuove aliquote IRPEF alle detrazioni riviste, fino alle principali scadenze da tenere a mente.

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Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi deve essere presentata annualmente da tutti coloro che hanno percepito redditi nel corso dell’anno precedente. Questo include lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi, titolari di imprese individuali e possessori di redditi da partecipazione, proprietari di terreni o fabbricati e chi ha prodotto redditi all’estero. L’obbligo scatta quando i redditi percepiti superano determinate soglie o quando si percepiscono più tipologie di redditi.

Chi può presentare il modello 730

Due sono i modelli che possono essere presentati dalle persone fisiche:

  • il modello Redditi PF;
  • il modello 730.

La compilazione dell’uno o dell’altro modello dipende dal tipo di redditi che devono essere dichiarati.

Il modello 730 può essere utilizzato:

  • dai pensionati;
  • dai lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori italiani che operano all’estero;
  • dalle persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente;
  • dai soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca;
  • dai sacerdoti della Chiesa cattolica;
  • da giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive;
  • da persone impegnate in lavori socialmente utili;
  • dai lavoratori con contratto a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno;
  • dal personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato;
  • dai produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta, Irap e IVA.

Tutti gli altri soggetti e i contribuenti non residenti fiscalmente in Italia nell’anno d’imposta e/o nell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi presentano il modello Redditi PF.

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Quali redditi si possono dichiarare con il modello 730

Il modello 730 permette di dichiarare i seguenti redditi:

  • redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (ad esempio co.co.co., contratti di lavoro a progetto);
  • redditi di terreni e fabbricati;
  • redditi di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA (ad esempio in caso di prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente);
  • alcuni redditi diversi (come ad esempio i redditi di terreni e fabbricati situati all’estero);
  • alcuni redditi assoggettati a tassazione separata (tra i quali troviamo i redditi percepiti da eredi e legatari, i compensi arretrati di lavoro dipendente, le somme ricevute a titolo di rimborso di imposte o oneri).

A partire dal 2025, il modello 730 potrà essere utilizzato, da parte delle persone fisiche non titolari di partita IVA, anche per dichiarare redditi soggetti a tassazione separata, redditi soggetti a imposta sostitutiva e plusvalenze di natura finanziaria. A tal fine sono stati introdotti due nuovi quadri, “M” e “T”, specificamente dedicati a queste tipologie di reddito.

Agenzia delle Entrate dichiarazione dei redditi: l’accesso alla precompilata

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti la dichiarazione dei redditi precompilata (modello 730 o modello Redditi). Questo servizio contiene già diverse informazioni fiscali, come redditi e spese detraibili, al fine di semplificare la compilazione. È possibile accedere, verificare, modificare e inviare la dichiarazione direttamente online collegandosi alla pagina www.agenziaentrate.gov.it.

Per accedere alla dichiarazione precompilata e ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate, è necessario disporre di un’identità digitale. Le opzioni disponibili sono SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica). Un’altra alternativa possibile è la CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

L’attivazione dell’identità digitale è un passaggio fondamentale per interagire con i servizi della Pubblica Amministrazione in modo sicuro e veloce. SPID Namirial offre un servizio affidabile e disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ottenere le credenziali SPID e comunicare con oltre 4.000 Pubbliche Amministrazioni, senza complicazioni e in maniera immediata.

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Dichiarazione redditi 2025: come cambiano aliquote e detrazioni IRPEF

Parecchie novità sono state introdotte che andranno ad impattare sul calcolo dell’IRPEF dovuta.

Tra le principali vi è la riduzione delle aliquote IRPEF da 4 a 3. I nuovi scaglioni di reddito sono:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per redditi da 28.001 a 50.000 euro;
  • 43% per redditi oltre 50.000 euro.

Un’altra novità riguarda il taglio delle detrazioni. Per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, è previsto un taglio lineare delle detrazioni. Inoltre, per chi supera i 50.000 euro, la detrazione al 19% è limitata a un massimo di 260 euro.

Le altre novità per la determinazione dell’IRPEF

Le altre novità riguardano:

  • affitti brevi: l’aliquota per le locazioni brevi è stata aumentata al 26% per chi possiede più di un’unità immobiliare destinata a questo scopo. Per la prima unità immobiliare, rimane in vigore la cedolare secca al 21%;
  • bonus edilizi: sono state introdotte modifiche riguardanti le agevolazioni per la casa:

    • superbonus: a partire dal 1° gennaio 2024, l’incentivo è stato ridotto al 70%, con la possibilità di detrarre la spesa in 10 quote annuali;
    • sismabonus: rimane confermata la detrazione del 70%. La detrazione spettante è dell’80% per interventi in determinate zone sismiche;
    • bonus mobili: il tetto massimo di spesa detraibile è stato abbassato a 5.000 euro;
    • bonus barriere architettoniche: le agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono state confermate, con la detrazione ripartita in 10 anni;
  • nuove aliquote Ivie e Ivafe: l’imposta sugli immobili all’estero (Ivie) viene aumentata all’1,06%, mentre l’imposta sui prodotti finanziari all’estero (Ivafe) passa al 4 per mille.

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Quando si fa la dichiarazione dei redditi

Entro il 30 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile telematicamente la dichiarazione precompilata relativa ai redditi prodotti nel 2024.

Il modello 730 va presentato entro il 30 settembre 2025, direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati o al sostituto d’imposta (cioè al proprio datore di lavoro).

Invece, nel caso di compilazione del modello Redditi PF c’è tempo fino al 31 ottobre 2025. La dichiarazione può essere presentata online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale o ai professionisti abilitati.

Le persone fisiche non residenti che al momento della presentazione della dichiarazione si trovano all’estero e che non possono effettuare la trasmissione telematica, devono inviare il modello Redditi PF entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello d’imposta a mezzo raccomandata o altro mezzo equivalente.

Rimborso dichiarazione dei redditi

Nel caso in cui dalla dichiarazione emerga un credito d’imposta, il rimborso avviene generalmente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese successivo alla presentazione del prospetto 730. Per chi presenta il Modello Redditi PF, il rimborso viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate tramite accredito sul conto corrente indicato.

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