Borse in profondo rosso; Stellantis sul fondo -04 marzo 2025 alle 17:58

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(Alliance News) – Martedì, i principali indici europei terminano in profondo rosso, con Piazza Affari che scende sotto quota 37.800. Francoforte fa peggio tra tutte le borse del Vecchio Continente e si allontana dai massimi storici di ieri.

I mercati azionari hanno reagito negativamente alla decisione dell’amministrazione USA di confermare l’entrata in vigore dei dazi su Cina, Canada e Messico. Ottawa e Pechino hanno annunciato contromisure, con la Cina pronta a ricorrere al WTO.

Dilazioni debiti fiscali

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Scendono i rendimenti obbligazionari USA e i prezzi del petrolio.

“I rendimenti dei Treasury USA sono scesi ai livelli più bassi degli ultimi quattro mesi, mentre gli analisti prevedono tre tagli dei tassi da parte della Fed quest’anno, il primo dei quali a giugno”, ha dichiarato Axel Rudolph, analista di IG.

“Il prezzo del petrolio ha proseguito la sua discesa, raggiungendo il livello più basso degli ultimi cinque mesi, a causa dei dazi USA e dell’aumento della produzione OPEC+”.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in ribasso del 3,4% a 37.736,16, il Mid-Cap ha perso il 3,1% a 49.191,88, lo Small-Cap è sceso del 2,8% a 29.242,39 mentre l’Italia Growth è arretrato dell’1,3% a 7.728,38.

Il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rosso dell’1,3%, il CAC 40 di Parigi ha perso il 2,1%, mentre il DAX 40 di Francoforte è sceso del 3,5%.

Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, sono solo sei i titoli in verde con Inwit che ha fatto meglio di tutti terminando in rialzo del 2,1%, con oltre 3 milioni di azioni scambiate, dopo il rosso della vigilia.

Segue Snam, che ha chiuso in attivo del 2,0%. La società ha comunicato lunedì di aver finalizzato, attraverso la controllata Stogit, l’acquisizione del 100% di Edison Stoccaggio da Edison per EUR565 milioni.

Leonardo ha terminato in rosso del 2,9%, dopo aver chiuso in verde di oltre il 16% la seduta di lunedì. Oddo BHF ha alzato il target price del titolo a EUR39,00 da EUR27,00 precedente.

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Saldo e stralcio

 

Tra i ribassisti, Saipem ha ceduto il 5,1%, con oltre 71 milioni di titoli scambiati. Si segnala che Marshall Wace ha tagliato la posizione corta su Saipem all’1,14% dall’1,20% precedente.

Iveco Group e STMicroelectronics hanno lasciato sul parterre il 7,7% e l’8,4%, rispettivamente.

Sul fondo del principale listino si è piazzata Stellantis, in calo del 10%. Oltre ai timori sui dazi USA, sul titolo ha pesato il calo delle vendite. A febbraio, in Italia, sono state immatricolate 137.922 auto, in calo del 6,3% rispetto a un anno fa, segnando il settimo mese consecutivo di ribasso. Stellantis ha registrato 41.931 immatricolazioni, in calo del 14%, con la quota di mercato scesa al 30,4% dal 33,1%.

Sul Mid-Cap, bene Tinexta, che ha chiuso in verde del 3,5%, riportando in verde la performance degli ultimi 30 giorni. Intermonte ha tagliato il target price di Tinexta a EUR16,40 da EUR18,30 precedente, pur confermando la raccomandazione ‘buy’.

Lottomatica Group – su dello 0,2% – martedì ha comunicato che il board ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2024, chiuso con un utile pari a EUR98,6 milioni rispetto a EUR68 milioni del 2023.

Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea il pagamento di un dividendo pari ad EUR0,30 per azione ordinaria, rispetto a EUR0,26 dell’esercizio precedente.

Iren – giù dell’1,2% – ha comunicato martedì di essersi aggiudicata 2.055 MW nell’asta del capacity market per il 2027, confermando la copertura del 100% della capacità offerta, come già avvenuto per gli anni 2022-2026.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Sul fondo del listino cadetto, dopo la pubblicazione dei conti, si sono piazzate Piaggio e MAIRE.

Piaggio & C. – giù dell’11% – ha comunicato che l’esercizio 2024 si è chiuso con un utile netto di EUR67,2 milioni, in calo del 26% rispetto ai EUR91,1 milioni dell’anno precedente.

Il cda della società ha proposto un saldo di EUR0,04 per il dividendo complessivo. Comprensivo dell’acconto già distribuito, il dividendo per l’esercizio è pari a EUR0,155 per azione, in calo rispetto a EUR0,205 per azione per l’esercizio precedente.

MAIRE – in rosso del 14% – ha comunicato che i risultati consolidati al 31 dicembre 2024 hanno registrato un utile netto di EUR212,4 milioni, con un incremento del 64% rispetto ai EUR129,5 milioni del 2023, segnando il livello più alto mai raggiunto dal gruppo, con un’incidenza sui ricavi del 3,6%.

Il board ha proposto un dividendo di EUR0,356 per azione, con un incremento dell’81% rispetto a EUR0,197 dell’anno precedente, per un importo complessivo di EUR116,9 milioni. Il pay-out ratio è stato portato dal 50% al 55%.

Sullo Small-Cap, Conafi terminano sul fondo del listino, giù del 10% a EUR0,1525, aggiornando il nuovo minimo a 52 settimane.

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Vendite in prevalenza per Sogefi, in rosso dell’8,9%. Venerdì la società ha comunicato di aver chiuso il 2024 con un utile netto pari a EUR141,3 milioni da EUR57,8 milioni al 2023.

Tra i titoli del listino con maggiori scambi, Tessellis ha ceduto il 6,1%, mentre Fidia ha chiuso flat a EUR0,0108.

Fra le PMI, Innovatec ha ceduto il 5,5% con quasi 1,7 milioni di pezzi passati di mano, dopo il 6,4% di rosso della seduta precedente.

ALA è avanzata del 6,5%, con il titolo a quota EUR29,60 dopo avere toccato durante gli scambi il nuovo massimo a 52 settimane a EUR31,00 per azione.

Buon rialzo per Comal – fra la ristretta minoranza dei rialzisti – che si porta su del 4,2% dopo due sedute chiuse con candela bearish.

SolidWorld Group – in verde del 2,4% – ha comunicato martedì l’acquisizione di una commessa del valore di circa EUR500.000 per la fornitura di sistemi di Additive Manufacturing a un’importante azienda del settore Difesa e Aerospazio.

A New York, il Dow cede l’1,6%, il Nasdaq è in rosso dell’1,2%, mentre l’S&P 500 è in calo dell’1,5%.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Tra le valute, l’euro passa di mano a USD1,0533 contro USD1,0498 di ieri in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2728 da USD1,2707 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD70,54 al barile da USD72,67 al barile di ieri in chiusura azionaria europea. L’oro scambia a USD2.914,83 l’oncia da USD2.922,81 l’oncia di lunedì sera.

Il calendario macroeconomico di mercoledì si apre alle 0130 CET con il discorso del Governatore della Bank of Japan Kazuo Ueda, seguito alla stessa ora dal PMI dei servizi del Giappone. Alle 0300 CET è atteso l’intervento del Presidente degli USA Donald Trump.

La mattinata prosegue con i dati europei, iniziando alle 0845 CET, dalla Francia, con la produzione industriale. Alle 0915 CET, in Spagna, sarà diffuso il PMI dei servizi. L’Italia seguirà alle 0945 CET con il PMI Composite e quello dei servizi.

Alle 0950 CET, in Francia, verranno pubblicati il PMI S&P Global composito e il PMI del settore terziario. Poco dopo, alle 0955 CET, dalla Germania saranno diffusi il PMI composito e quello dei servizi.

Alle 1000 CET, UK rilascerà i dati sulle immatricolazioni auto, mentre in Italia sarà pubblicato il PIL. Contemporaneamente, per l’Eurozona, saranno diffusi il PMI composito e quello dei servizi, seguiti mezz’ora dopo dagli stessi dati per UK.

Alle 1100 CET, l’attenzione si sposterà sull’Italia con le vendite al dettaglio, mentre per l’Eurozona è la volta dei prezzi alla produzione.

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Nel pomeriggio, alle 1300 CET, dagli USA arriveranno i dati sul tasso dei mutui MBA a 30 anni e sulle domande di mutui. Alle 1530 CET, è previsto un discorso del Governatore della Bank of England Andrew Bailey.

Alle 1545 CET, dagli USA, saranno diffusi il PMI S&P Global PMI Composito e quello del settore terziario. La giornata si chiuderà alle 1630 CET con i dati sulle scorte di petrolio greggio negli USA.

Fra le società di Piazza Affari, sono attesi i conti di Ariston Holding, Geox e Promotica.

Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter

Commenti e domande a redazione@alliancenews.com

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