Con 18 voti a favore (maggioranza) e 12 contrari in Consiglio regionale è stato approvato il disegno di legge 17 “Modifiche alla legge regionale statutaria 3 maggio 2005, n. 1 (Statuto della Regione Liguria)”. Il provvedimento contiene alcune modifiche di natura organizzativa e funzionale.
Viene introdotta la facoltà di delega dell’esercizio della rappresentanza in giudizio, attualmente in capo al presidente della Giunta, al vice presidente o, in sua assenza, al segretario generale o al direttore generale. Viene introdotta anche la facoltà del presidente di delegare l’esercizio di alcune funzioni per affari determinati o compiti circoscritti, anche temporalmente, ai componenti della Giunta.
Relativamente al numero massimo degli assessori, oggi previsto dalla legge statale in un quinto dei consiglieri arrotondato all’unità superiore (per Regione Liguria il numero massimo è di 7 assessori, ndr), viene precisato che il numero massimo dovrà comunque essere definito dalla legge statale. Questa modifica consentire l’immediato recepimento, senza necessità di ulteriori modifiche statutarie, di eventuali leggi statali che dovessero variare il numero dei componenti della giunta.
Viene, inoltre, introdotta nello Statuto regionale la figura del sottosegretario. Il presidente della giunta potrà nominare fino a 4 sottosegretari, scegliendoli anche fra i consiglieri regionali: dovranno coadiuvare il presidente nell’esercizio delle sue funzioni, partecipano alle sedute della Giunta regionale, senza diritto di voto, possono partecipare a riunioni istituzionali quando sono trattate materie di loro competenza, possono essere delegati a rispondere ad interrogazioni e interpellanze in Consiglio regionale. Il trattamento economico dei sottosegretari è fissato con una apposita legge regionale con riferimento a quanto stabilito per i Consiglieri regionali, mentre ai Sottosegretari che siano anche Consiglieri regionali non è corrisposta alcuna indennità aggiuntiva. Viene infine esteso ai Sottosegretari il regime di ineleggibilità e incompatibilità previsto per i Consiglieri regionali.
Viene inserita espressamente nello Statuto la disciplina della prorogatio delle funzioni della giunta regionale in caso di scadenza, naturale o anticipata, della legislatura, analogamente a quanto già previsto per il Consiglio regionale
Nel provvedimento, infine, è precisato che in caso di dimissioni volontarie, impedimento permanente o la morte del presidente della Regione, le funzioni del presidente sono esercitate dal vice presidente
Il dibattito e le polemiche in assemblea
In mattinata il Consiglio Regionale della Liguria ha discusso il Disegno di Legge n. 17, riguardante le modifiche allo Statuto regionale del 2005. Alessandro Bozzano, presidente della I Commissione Affari Generali, ha presentato il testo, evidenziando come l’intervento normativo si inserisca nell’ambito dell’autonomia regionale per la definizione della forma di governo e del funzionamento della Regione, in conformità con l’articolo 123 della Costituzione.
Una delle principali novità riguarda l’introduzione del sottosegretario, figura già presente in altre regioni, con l’obiettivo di supportare il presidente della Giunta nelle sue funzioni. Bozzano ha sottolineato che tale ruolo non modifica il numero degli organi regionali previsti dalla Costituzione, ma si inserisce nell’ambito dell’organizzazione interna dell’ente. Inoltre, il nuovo testo prevede una maggiore flessibilità nel numero massimo degli assessori, adeguandosi automaticamente a eventuali modifiche legislative nazionali. Il provvedimento affronta anche la gestione della “prorogatio” del presidente e della Giunta in caso di scadenza o impedimenti, stabilendo che il vicepresidente assuma temporaneamente le funzioni fino all’elezione di un nuovo presidente.
Carola Baruzzo, vicepresidente della I Commissione per il Partito Democratico, ha espresso una posizione critica, definendo il provvedimento come un atto politico finalizzato a equilibri interni alla maggioranza che sostiene il presidente Bucci. Baruzzo ha evidenziato come l’istituzione dei sottosegretari e l’eventuale aumento dei componenti della Giunta possano portare a un ampliamento eccessivo dell’esecutivo regionale, fino a 13 membri, oltre al presidente. Ha inoltre sottolineato i rischi di concentrazione di potere nell’esecutivo a discapito del ruolo legislativo e di controllo del Consiglio regionale.
Il dibattito ha visto numerosi interventi. Per l’opposizione, oltre a Baruzzo, sono intervenuti criticamente Armando Sanna, Davide Natale, Katia Piccardo, Federico Romeo, Simone d’Angelo, Roberto Arboscello, Enrico Ioculano, Andrea Orlando, Gianni Pastorino e Selena Candia. Per la maggioranza, hanno preso la parola Carlo Bagnasco, Angelo Vaccarezza, Sara Foscolo, Armando Biasi, Matteo Campora, Federico Bigliolo, Marco Frascatore e Lilli Lauro.
Il presidente Marco Bucci ha respinto le critiche, dichiarando che il disegno di legge è uno strumento per migliorare l’efficienza amministrativa, senza incidere sulle prerogative del Consiglio. Ha ribadito che le priorità della Giunta restano il miglioramento delle infrastrutture, dei servizi sanitari e delle politiche per l’occupazione.
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