Qatargate, la procura belga ha chiesto la revoca dell’immunità per le eurodeputate dem Moretti e Gualmini

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Bruxelles – Torna a battere un colpo il Qatargate, l’inchiesta sulla presunta corruzione da Paesi terzi che ha sconvolto l’Eurocamera nel dicembre 2022 e che sembrava a un punto morto. Secondo quanto riportato dal quotidiano di Bruxelles Le Soir, la procura federale belga ha chiesto al Parlamento europeo la revoca dell’immunità ad Alessandra Moretti e Elisabetta Gualmini, entrambe eurodeputate del Partito Democratico e della famiglia europea dei Socialisti e Democratici.

I nomi delle due eurodeputate erano circolati già nella prima fase dell’indagine orchestrata dal giudice istruttore Michael Claise (presa in mano in un secondo momento da Aurélie Dejaiffe) e avviata formalmente il 9 dicembre 2022. Sotto la lente della magistratura belga sono finiti a uno a uno i dem Antonio Panzeri (poi Articolo uno) e Andrea Cozzolino, la greca Eva Kaili e il suo compagno – e assistente parlamentare di Panzeri, Francesco Giorgi -, i belgi Marc Tarabella e Maria Arena. Tutti provenienti dal gruppo S&d al Parlamento europeo.

Antonio Panzeri, l’ex eurodeputato al centro del Qatargate

E’ subito scattata la solidarietà della delegazione del Pd, che in una nota dice come tutti i colleghi siano “convinti dell’assoluta estraneità di Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini ai fatti contestati dalla Procura belga. Le conosciamo come persone di spiccata onestà e dedizione al loro lavoro nelle istituzioni ed esprimendogli la nostra solidarietà e vicinanza, apprezziamo la loro disponibilità a collaborare con la magistratura belga”.

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“Le ringraziamo – continua la nota – per la loro decisione di autosospendersi dal gruppo per evitare ogni forma di strumentalizzazione rispetto a una procedura aperta da anni. Ci auguriamo che ora si proceda per accertare e fare piena chiarezza sui fatti contestati”.

La richiesta di revoca dell’immunità è stata presentata all’ufficio di presidenza del Parlamento europeo e sarà annunciata dalla presidente Roberta Metsola durante la sessione plenaria del 10 marzo, prima di essere sottoposta all’esame della commissione Affari giuridici dell’Eurocamera.

Entrambe al secondo mandato negli scranni di Bruxelles, Moretti e Gualmini erano state finora soltanto sfiorate dallo scandalo di presunta corruzione da Qatar e Marocco per annacquare le posizioni del Parlamento europeo sul rispetto dei diritti in quei Paesi. Moretti, ritenuta molto vicina alla ‘mente’ del sistema Panzeri, si era recata in visita nell’emirato nel febbraio 2020 e aveva visitato un cantiere dello stadio della futura Coppa del Mondo con il collega Tarabella. Entrambe le eurodeputate italiane erano inoltre intervenute durante l’audizione chiave alla sottocommissione per i diritti umani (Droi) del ministro del Lavoro del Qatar, Ali bin Samikh Al Marri, il 14 novembre 2022.

L’eurodeputata Maria Arena, allora presidente della sottocommissione Droi, con il ministro del Lavoro del Qatar, Ali bin Samikh Al Marri, il 14 novembre 2022

Moretti e Gualmini, in una nota congiunta, affermano di aver appreso “dalla stampa notizia della richiesta, da parte delle autorità giudiziarie del Belgio, di revoca della nostre immunità. Al fine di sottolineare la totale estraneità ad ogni fatto corruttivo, abbiamo deciso di auto sospenderci dal gruppo al quale apparteniamo per essere pienamente a disposizione della magistratura per qualsiasi esigenza istruttoria”. “Ringraziamo la delegazione degli eurodeputati Pd – concludono le due deputate – per la solidarietà politica e umana pubblicamente espressa”.

Va ricordato che la procedura di revoca dell’immunità – già accordata ormai due anni fa dall’Eurocamera con procedura d’urgenza nei confronti di Tarabella e Cozzolino – non pregiudica in alcun modo la presunzione di innocenza. Tutti gli indagati, nei confronti dei quali la procura belga aveva inizialmente imposto misure cautelari, sono stati rilasciati con o senza condizioni.

Dopo l’annuncio di Metsola – che dovrebbe arrivare la prossima settimana -, le richieste saranno trasmesse alla commissione dell’Eurocamera competente, quella giuridica (JURI). A quel punto, la commissione dovrà nominare un relatore che, prima di formulare una proposta di decisione che raccomanda l’adozione o il rigetto della richiesta di revoca dell’immunità, avrà facoltà di chiedere alle autorità interessate (in questo caso la magistratura belga) di fornire informazioni ritenute necessarie per la formazione di un parere. In questa fase, potranno avere luogo le audizioni con i deputati interessati.

Una volta discussa e votata in JURI, la proposta di decisione della Commissione verrà presentata all’aula riunita e inserita all’ordine del giorno della prima seduta successiva. Se adottata dall’Aula (a maggioranza semplice), Metsola chiuderà la procedura comunicando immediatamente la decisione del Parlamento alle deputate interessate e all’autorità nazionale competente.



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