PESARO L’Amministrazione comunale vuole prepararsi per la candidatura a Capitale Europea 2033. Dovrà farlo entro due anni. Sa bene che per avere chance sarà importante farsi trovare pronti, quantomeno sulla carta, al momento di presentare il proprio biglietto da visita, con un robusto pacchetto infrastrutturale, che fungerebbe da volano turistico. Ci sono, da questo punto di vista, opere che attendono da tempo di essere realizzate, vedi le strade collegate alla terza corsia, e sono indietro.
E altre che rappresenterebbero un importante allaccio viario tra il capoluogo e Urbino, l’altra località che, in base agli ultimi contatti e incontri, si presenterà nel connubio per la candidatura 2033. E ancora, il nodo ferroviario, ciclabili e rotatorie. Cinque importanti pilastri che il sindaco Andrea Biancani ha formulato, sottoforma di osservazioni, al Piano Regionale delle Infrastrutture.
L’accordo
Nello specifico, come priorità, e in accordo con il sindaco di Urbino Maurizio Gambini (in questa fase però dimissionario), è stato richiesto il collegamento tra Pesaro e Urbino con l’adeguamento da due a quattro corsie della Montelabbatese nel tratto Pesaro-Morciola, nonché il miglioramento e adeguamento dell’Urbinate, nel tratto Morciola-Urbino. «Parliamo di due grandi interventi fondamentali per il collegamento di tutto il territorio – continua Biancani – che consentirebbero a turisti, ma anche lavoratori e cittadini, di potersi spostare in modo più veloce e sicuro da una parte all’altra della provincia, auspicando ad una progettazione esecutiva ultimata entro il 2027. Quella attuale – precisa – è una strada che da ormai troppo tempo non è più in grado di reggere il traffico e le nuove necessità, Pesaro e Urbino sono due capoluoghi vicini ma ancora troppo lontani a causa del mancato ammodernamento delle infrastrutture di collegamento. Queste nuove opere – incalza il primo cittadino – risultano fondamentali anche per un adeguato collegamento stradale tra la vallata del Foglia e la già prevista realizzazione della Fano-Grosseto (E78)».
Rotatoria di Colombarone
A questi interventi si aggiunge la richiesta di realizzazione della rotatoria di Colombarone, all’intersezione tra la statale 16 e la strada della Siligata. E l’inizio dei lavori sulle opere compensative di Società Autostrade. Dopo l’apertura della bretella di Muraglia, ormai quasi un anno fa, secondo il cronoprogramma che proprio il referente di Aspi per la dorsale adriatica aveva fornito in occasione della cerimonia di inaugurazione, per le altre opere accessorie a quest’ora sarebbero già dovuti sorgere i cantieri. Ed invece, oltre ai picchettamenti per le indagini nel sottosuolo, i lavori ancora non si vedono. Anzi, il campo base, che come avevamo documentato la scorsa estate, stava diventando una sorta di “cittadella”, secondo le ultime informazioni si starebbe smobilitando.
Le opere in programma sono la circonvallazione di Santa Veneranda, il potenziamento dell’Urbinate, la rotatoria di Borgo Santa Maria; la bretella Gamba-Pica. E l’ampliamento a 4 corsie della strada Interquartieri. «Anche questi fondamentali per il collegamento funzionale e veloce tra i vari quartieri della città». Per accelerare l’iter e portare i ritardi delle opere accessorie all’attenzione dei vertici romani, in particolare del ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini e il direttore generale di Aspi, è stata presentata un’interrogazione parlamentare dagli onorevoli Augusto Curti e Irene Manzi. Nell’elenco delle osservazioni, anche l’arretramento della ferrovia e l’alta velocità: Biancani chiede che non si disperda l’operazione del primo stralcio di arretramento nel tratto Pesaro-Fano (1,8 miliardi di euro previsti dall’ex ministro Giovannini).
La Ciclovia Adriatica
Infine, sotto il profilo delle ciclabili, richiede «il completamento della Ciclovia Adriatica, nel tratto Pesaro-Colombarone che rientra nello scenario di riferimento del 2027, considerando che i tratti Colombarone-Gabicce e Pesaro-Fano sono già realizzati e che si avrebbe così l’opportunità di collegare Gabicce con Fano senza soluzione di continuità. Un ulteriore collegamento che sarà utile agli spostamenti dei cittadini ma anche dei turisti, che avranno così modo di visitare più città del territorio anche con mezzi alternativi all’auto, implementando l’utilizzo della bicicletta. Un tratto caratteristico della nostra città e non solo».
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