Google sta perdendo il monopolio sulle ricerche online a vantaggio soprattutto dei social media, che diventano validi strumenti per reperire informazioni, recensioni, consigli e contenuti di intrattenimento basandosi sul feedback della comunità.
Google sembra non bastare più per soddisfare le esigenze degli utenti della rete, sempre più assetati di informazioni, notizie e contenuti anche visivi. Sebbene il motore di ricerca più famoso al mondo continui a essere sinonimo di affidabilità, infatti, aumenta il ricorso ad alcune risorse alternative come i social media e gli strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale.
Una recente indagine condotta da ExpressVPN ha portato alla luce nuovi trend e nuove abitudini legate alla ricerca online. Quella in atto è una vera e propria rivoluzione che coinvolge il mondo del web, portata avanti soprattutto dai membri delle generazioni più giovani sempre propense ad accogliere i cambiamenti.
I nuovi trend della ricerca online
Google sta perdendo il monopolio sulle ricerche online e a sottrarre una buona fetta di pubblico sono soprattutto i social media, come Facebook, Instagram e soprattutto TikTok. Se da un lato le generazioni più mature non rinunciano alle loro abitudini ormai consolidate, dall’altro lato la Gen Z e i Millennials preferiscono sfruttare le piattaforme social, considerate più interattive e coinvolgenti.
Ecco alcuni trend emersi grazie agli esiti del sondaggio di ExpressVPN:
- il 66% della Gen Z (giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni) usa quotidianamente i social media per trovare risposte e informazioni;
- il 42% della Gen Z e il 44% delle persone tra i 35 e i 42 anni usano i social per cercare contenuti come meme, video e sfide virali;
- sempre il 42% della Gen Z ricorre alle piattaforme social per trovare raccomandazioni per ristoranti e locali, una motivazione condivisa dal 39% degli utenti tra i 27 e i 34 anni e dal 36% di quelli tra i 35 e i 42 anni;
- le recensioni rappresentano un motore di ricerca sempre più diffuso, usato per cercare feedback reali e ottenere dei consigli delle community;
- TikTok è la piattaforma social che domina tra i più giovani, mentre Facebook rimane in cima alle preferenze degli utenti appartenenti a tutte le altre fasce di età;
- le donne sono più propense a usare TikTok, mentre Facebook rimane popolare per le ricerche tra entrambi i generi;
- in linea generale, gli utenti più giovani cercano intrattenimento e ristoranti, mentre le generazioni più grandi danno la priorità alle notizie e alle ricette culinarie.
Il ruolo fondamentale del feedback della comunità
A motivare le ricerche sui social media è l’opportunità di verificare l’opinione degli utenti, che svolge un ruolo determinante quando si tratta di scegliere una meta di viaggio, un consiglio per lo shopping, un buon ristorante per passare la serata.
Secondo il sondaggio, infatti, il 63% delle persone intervistate considera molto importante il feedback della comunità, basato su esperienze reali e su intuizioni personali che in qualche modo incidono sul processo decisionale. Sono proprio i social media a offrire recensioni, commenti e consigli anche in tempo reale, frutto di un’interazione diretta.
Social media per la ricerca online: le sfide da affrontare
I social media sono risorse dinamiche e coinvolgenti, caratterizzate da numerosi vantaggi ma anche da alcuni limiti. Sono gli stessi utenti, infatti, a mettere in evidenza una serie di sfide da affrontare quotidianamente che toccano da vicino sia i contenuti sia l’affidabilità delle informazioni.
In cima alla lista delle frustrazioni e delle difficoltà legate alla ricerca sui social media compare l’elevato numero di pubblicità, che creano continue interruzioni rendendo meno gradevole l’esperienza di navigazione, soprattutto per chi cerca risposte dirette.
Anche la credibilità delle informazioni rappresenta un problema da non sottovalutare, soprattutto quando mancano le verifiche necessarie che permetterebbero di fidarsi completamente delle risposte e dei dati trovati.
Molti dei contenuti, inoltre, sono spesso poco obiettivi o decisamente di parte proprio perché personalizzati dagli utenti, influenzati inevitabilmente dalle loro opinioni personali. Altrettanto difficile è trovare risposte specifiche, specialmente nell’ambito di tematiche tecniche, complesse e di nicchia.
È la disinformazione, in particolare, a rappresentare una preoccupazione crescente: il 75% degli utenti afferma di essersi imbattuto non di rado in informazioni fuorvianti o false, dai consigli obsoleti fino a vere e proprie falsità diffuse in rete.
I social media, infine, sebbene siano molto popolari sono oggetto di un notevole scetticismo da parte degli utenti in tema di privacy e protezione dei dati, tanto che le generazioni più anziane non sembrano fidarsi delle piattaforme come TikTok e Instagram.
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