(AGENPARL) – Roma, 3 Marzo 2025
(AGENPARL) – lun 03 marzo 2025 **“Nidi Gratis” fa tre anni, Giani e Nardini: “Allarghiamo la platea
di chi potrà accedere”**
/Scritto da Antonio Cannata, lunedì 3 marzo 2025/
L’aumento a 40mila euro di reddito Isee per la soglia di accesso
caratterizzerà il terzo anno di “Nidi Gratis”.
È la novità principale per il 2025/2026 della misura cardine di questa
legislatura regionale, che fino ad ora ha consentito l’accesso gratuito ai
servizi per la prima infanzia di circa 13mila nel primo anno della sua
operatività e oltre 14mila bambine e bambini toscani tra i 3 e i 36 mesi
di età nel secondo.
L’ufficializzazione della decisione è giunta questa mattina in conferenza
stampa a Palazzo Strozzi Sacrati da parte del presidente Eugenio Giani e
dell’assessora all’educazione e all’istruzione Alessandra Nardini che,
presentando le nuove linee guida del prossimo bando, hanno sottolineato
come “l’obiettivo della Toscana sia ampliare la platea di famiglie che
potranno godere di questa misura di rilevanza strategica e per questo
abbiamo avviato le procedure di concertazione con la Commissione Europea
per integrare Nidi Gratis e dare così la possibilità di accesso anche
alla famiglie con Isee fino a 40.000 euro”.
La copertura finanziaria della misura avverrà, come di consueto, grazie al
cofinanziamento del Programma regionale Toscana FSE+ 2021-2027. Ammontano a
40 milioni di euro per accogliere le famiglie con Isee fino a 35.000 euro.
E se ne aggiungeranno altri 8 milioni a seguito della modifica del
programma per innalzare la soglia Isee fino a 40.000 euro.
Il contributo massimo erogato dalla Regione per ogni bambina o bambino
sarà di 527,27 euro per ciascuna mensilità. Assieme alla quota Inps,
permetterà alle famiglie di accedere ad un’agevolazione fino a un massimo
di 800 euro al mese. Confermata l’erogazione del contributo per la
frequenza di nidi d’infanzia, spazi gioco e servizi educativi in contesto
domiciliare.
La macchina per il terzo anno di Nidi Gratis – intervento inserito in
Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani – è già in
moto e le tempistiche seguiranno le orme degli anni passati. Dopo il varo
delle linee guida, giungerà a marzo il primo avviso per i Comuni al fine
di stilare l’elenco dei servizi per la prima infanzia, pubblici e privati,
presso i quali sarà possibile beneficiare dei contributi.
Entro maggio uscirà poi il bando per le famiglie, le quali potranno fare
domanda durante il mese di giugno.“Come abbiamo voluto sancire lo scorso
novembre nel Manifesto che abbiamo lanciato durante gli Stati generali
dell’infanzia, i servizi educativi per i più piccoli devono essere
caratterizzati da universalismo, gratuità e qualità”, osserva il
presidente Giani. “Per questo – spiega – rafforziamo Nidi Gratis, misura
capace di intercettare bisogni sentitissimi dalle famiglie. Vogliamo
allargare la platea dei beneficiari e aumentare il numero, già oggi in
Toscana molto alto, dei bambini che vanno al nido, perché i servizi per
l’infanzia costituiscono elemento fondamentale per una società che sa
guardare al proprio futuro”. “La Toscana – conclude Giani – è un punto
di riferimento a livello nazionale e con l’innalzamento della soglia Isee a
40mila euro vogliamo esserlo ancora di più”.
“Lo abbiamo detto fin dall’inizio di questa legislatura e oggi lo
ribadiamo, ampliando il nostro impegno: con la misura Nidi Gratis vogliamo
garantire che il nido sia un diritto per tutte le bambine e per tutti i
bambini toscani, e non solo per quelli che nascono in una famiglia che può
permetterselo”, evidenzia l’assessora Nardini. “Prima di tutto –
aggiunge – voglio sottolineare ancora una volta la valenza educativa e
pedagogica di questa scelta: investire sui nidi significa combattere e
prevenire dispersione e abbandono scolastico, sostenere il successo
scolastico, contrastare povertà e disuguaglianze educative. In secondo
luogo, gli investimenti sui nidi favoriscono la conciliazione tempi di vita
e tempi di lavoro delle giovani famiglie. In una società purtroppo ancora
patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente
distribuito all’interno della coppia, gli investimenti sui servizi per
l’infanzia impediscono che una donna si trovi a scegliere tra diventare
madre, se lo desidera, e tornare a lavoro, che una donna sia costretta a
rinunciare alla propria carriera lavorativa. Rappresentano quindi anche uno
strumento a sostegno dell’occupazione femminile”. “Il destino di
nessuna bambina e di nessun bambino – chiosa Nardini – deve essere già
scritto alla nascita sulla base dalle condizioni socio-economiche della sua
famiglia. Il compito delle istituzioni è quello di garantire ad ogni
bambina ed ogni bambino pari opportunità, garantire che i percorsi di
educazione e istruzione siano un diritto per tutte e tutti perché
rappresentano una leva di emancipazione sociale. Questa è la visione
politica che in Toscana portiamo avanti da anni e che con Nidi Gratis
abbiamo rafforzato”.
I numeri di “Nidi Gratis” – Lo scorso anno, sono state complessivamente
14.229 le domande accolte sulla base di due bandi (+798 rispetto al
2023/2024), con un contributo medio di 2.700 euro. Per oltre il 70%, a
ricevere il contributo sono state famiglie con reddito Isee fino a 25mila
euro.
Riguardo alla distribuzione territoriale, in testa la Città Metropolitana
di Firenze con 4.550 domande accolte, seguono le Province di Pisa con 1.785
e Prato 1.502. Sopra quota mille le Province di Arezzo (1.316), Pistoia
(1.263), Siena (1.213). Poi ci sono le Province di Lucca (962), Livorno
(955), Grosseto (534), Massa Carrara (149).
In totale sono stati assegnati 38,4 milioni, 7 milioni in più rispetto al
precedente anno educativo.
Numeri in aumento anche per le Amministrazioni comunali aderenti (182,
ovvero + 5 rispetto all’anno precedente) e per i servizi per la prima
infanzia comunali e privati coinvolti (781, +7 rispetto al 23/24).
Complessivamente, lo scorso anno educativo in Toscana 911 erano i nidi e i
servizi prima infanzia per una capacità ricettiva di 27.391 posti, di cui
14.873 nei pubblici e 11.283 nelle strutture private.
La Toscana e l’indicatore di “Lisbona” – Nel 2023/2024, anno di avvio
di “Nidi Gratis”, i nidi d’infanzia, gli spazi gioco e gli altri
servizi educativi 0-3 attivi in Toscana avevano accolto 1.476 bambine e
bambini in più: 26.798 rispetto ai 25.322 dell’anno educativo precedente.
Un balzo di quasi 6 punti percentuali (5,8%) in dodici mesi, secondo la
fotografia più recente scattata da Siria, la banca dati dell’Osservatorio
regionale educazione e istruzione.
I numeri dell’Osservatorio hanno evidenziato il superamento dei nuovi
target UE fissati nell’ambito della strategia di Lisbona (aggiornati nel
2022). La Toscana si attesta al 47,5%, ovvero 2 punti e mezzo oltre la
soglia di riferimento UE. Dato ancora più lusinghiero se si guarda al
contesto nazionale, dove l’indicatore di Lisbona è fermo al 30%.
Ulteriori informazioni:
http://phplist.servizi.tix.it/rt-ToscanaNotizie/lt.php?tid=r48uLUe+ouKJ93+fzx9qMCFtHSWaNhyyiF8NNw9zJsTReaX0w/DdPbjfeig/QH/E
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