Intervista a Matteo Forte, CEO & Co-founder di Switch, la startup accelerata da Berkely SkyDeck Europe, Milano che rivoluziona la logistica e la mobilità urbana grazie all’AI.
Un progetto che nasce dall’esperienza concreta di vita vissuta nella metropoli, con l’obiettivo di ottimizzare le operazioni e la pianificazione degli spostamenti attraverso l’intelligenza artificiale. Un team di persone qualificate, che hanno deciso di andare controcorrente e investire il proprio talento nello sviluppo di una soluzione in cui credono davvero. Una startup che – come spiega il CEO e Co-founder, Matteo Forte – oggi è entrata nella fase matura del suo percorso di crescita, e che ha da poco chiuso un round pre-seed da 946 mila euro grazie a investitori internazionali tra cui Berkeley SkyDeck Europe, Milano, il programma di accelerazione promosso da Cariplo Factory, Berkeley SkyDeck e Lendlease, a cui l’azienda ha partecipato durante uno dei primi batch.
1. Matteo, qual è stato il tuo percorso professionale e imprenditoriale prima di fondare SWITCH?
Ho sempre lavorato nel digitale e nell’innovazione, inizialmente come consulente e docente e successivamente come imprenditore, passando dal marketing alla gestione aziendale. La mia prima esperienza hi-tech è stata con ADPM, una società impegnata, tra le altre cose, in sistemi robotici autonomi per la sicurezza, la sorveglianza e l’ispezione delle infrastrutture con una forte componente AI.
2. Come è nata la vostra azienda? Cosa ti ha spinto a crearla?
Avendo vissuto nel centro di Roma, e avendo trascorso molto tempo nelle altre metropoli, ho ben presente le difficoltà della mobilità urbana di tutti i giorni. Inizialmente, con Nunzio Gianfelice (ora Co-founder e CTO di SWITCH), avevamo sviluppato un progetto per semplificare l’uso dei mezzi in sharing, il quale aveva ottenuto un buon successo nella sua fase iniziale. L’arrivo del COVID ha stravolto i nostri piani e, con il sostegno dei nostri investitori, MobilityUP, siamo stati costretti a ripensare completamente l’idea. Nel frattempo, avevamo conosciuto diverse persone che lavoravano in aziende di mobilità e che avevano condiviso con noi le loro esigenze insoddisfatte e le lacune delle soluzioni esistenti. SWITCH è nata e si è sviluppata proprio per rispondere alle necessità emerse in quel periodo.
3. Quali sono stati i principali risultati raggiunti finora?
Al di là del riconoscimento che ci arriva da investitori, clienti e partner, il traguardo più gratificante è il team che stiamo costruendo: persone estremamente qualificate, che potrebbero fare qualsiasi cosa, ma scelgono di investire il proprio talento in questa azienda. In una startup, specie nelle fasi iniziali, c’è tanto da dare e meno da prendere, con rischi elevati e ricompense future incerte. Chi si unisce a noi lo fa perché crede in quello che stiamo costruendo e nelle potenzialità del settore.
4. Quali sono stati i principali riconoscimenti ottenuti?
Abbiamo ottenuto vari riconoscimenti esterni, posizionandoci in diverse classifiche di startup AI, mobilità e logistica a livello europeo. Siamo stati selezionati da SkyDeck Europe, un programma di accelerazione che accetta mediamente l’1,6% delle candidature, e abbiamo ricevuto il supporto di EIT Urban Mobility, investitore strategico nel nostro settore, oltre a Magic Spectrum, NextStep, Spreentech, MobilityUP e Apuliasoft. I riconoscimenti più importanti sono arrivati, tuttavia, dal mercato: aziende di mobilità e logistica che riescono finalmente a sfruttare concretamente l’AI per migliorare l’efficienza operativa e la capacità di pianificazione strategica.
5. Quali benefici e risultati avete ottenuto finora grazie a Cariplo Factory?
Siamo entrati in contatto con Cariplo Factory grazie alla nostra partecipazione a Skydeck Europe. Oltre alla formazione e al networking, abbiamo collaborato con il vostro team per analizzare l’impatto ambientale positivo derivante dall’uso su larga scala della nostra soluzione. Il know-how del team di Cariplo Factory, sia dal punto di vista tecnico (quali parametri calcolare e come farlo) sia in termini di comunicazione, ci ha permesso di accelerare notevolmente un’attività che altrimenti avrebbe richiesto molto più tempo ed energie, e ci ha permesso di portare “a bordo” fondi Impact che hanno valutato positivamente quanto elaborato insieme.
6. In che misura Cariplo Factory vi ha aiutato a far crescere la vostra azienda?
Soprattutto a livello di networking, in particolare verso gli investitori, oltre che in iniziative di marketing volte a dare visibilità alle startup. Cariplo Factory può offrire un valore aggiunto significativo nel percorso di crescita di una startup, e nel nostro caso ha avuto un impatto concreto.
7. Quali sono i vostri piani per il prossimo futuro?
Nei prossimi 18 mesi, l’obiettivo è quello di ampliare il numero di aziende che possiamo aiutare con le nostre soluzioni. Per farlo, dobbiamo investire di più in marketing e sales, ma anche continuare a migliorare i nostri prodotti, conciliando la nostra visione del futuro con le esigenze reali del mercato. Grazie all’ultimo fundraising di poche settimane fa, abbiamo le risorse per riuscirci. L’altro fattore chiave è il team: stiamo assumendo nuove figure e ne assumeremo altre, in modo da avere sempre le persone giuste per portare avanti il progetto.
8. Quali sono le maggiori sfide per l’innovazione nel vostro settore di riferimento?
Le principali sono probabilmente la regolamentazione e la stratificazione di tecnologie e processi. Da una parte, alcune aree della mobilità e della logistica sono soggette a evoluzioni normative rapide e a volte schizofreniche, che possono generare incertezza e rallentare gli investimenti. Dall’altra parte, specie in alcuni segmenti, processi e tecnologie preesistenti sono così radicati che l’adozione di soluzioni nuove e dirompenti richiede un cambio di mentalità. Il nostro compito è adattare i prodotti alle esigenze dei clienti e mostrare loro i vantaggi concreti di questa rivoluzione.
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