La casa è venduta ma gli inquilini non se ne vanno, l’odissea di un proprietario: «Lo sfratto non arriva. Chi l’ha comprata non ha più un tetto: ci farà causa»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


di
Daniela Corneo

Marito e moglie di Castel Maggiore (Bologna) avevano dato in affitto l’appartamento a una famiglia con tre bimbi. «Abbiamo chiesto al Comune di aiutarli, ma serve lo sfratto esecutivo». Intanto anche la coppia di anziani acquirenti della casa «occupata» è rimasta senza un tetto e vive dai parenti

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Questa è la storia, complicatissima, di una serie di diritti violati in tema abitativo. E la casa, che a Bologna e provincia sta diventando sempre più un miraggio, rischia di creare una serie di conflitti sociali esacerbati da una burocrazia lenta e farraginosa. Nel 2020 una coppia di genitori (Maria Grazia Valotta e Domenico Barba) acquista un appartamento a Castel Maggiore come investimento per il futuro della giovane figlia che per riuscire intanto a sostenere le spese del mutuo dà la casa in affitto «a una famiglia tunisina referenziata che ha sempre pagato regolarmente quanto dovuto», raccontano loro. 

Nel gennaio del 2024 la figlia decide di vendere la casa per acquistarne un’altra più vicina a quella dei genitori, a Trebbo di Reno, e sette mesi prima della scadenza del contratto d’affitto, a gennaio del 2024, manda come di prassi una raccomandata all’inquilino per comunicare la cessazione del contratto d’affitto nell’agosto di quell’anno. 




















































Sembra filare tutto liscio, l’inquilino assicura che lascerà la casa entro il termine stabilito. «E a luglio del 2024 — racconta Valotta, 54 anni — abbiamo venduto l’appartamento di Castel Maggiore, che è al piano terra, a una coppia di anziani con problemi di deambulazione». I quali, nel frattempo, hanno venduto la loro casa di sempre. Ma gli inquilini di Valotta e Barba, nonostante le continue rassicurazioni, la casa non l’hanno mai lasciata

«Avevamo fissato il rogito per l’8 gennaio di quest’anno — racconta Valotta — ma l’appartamento, che avevamo offerto in vendita per primi a loro, non l’hanno mai lasciato». 

Inizia quindi, a malincuore per Valotta e il marito, la procedura di sfratto. Un girone infernale da cui i due coniugi e la figlia non riescono a uscire, nonostante abbiano fatto tutto regolarmente. «Abbiamo venduto una casa a due anziani che ne hanno bisogno (visto che uno di loro ha problemi di deambulazione) e che ora sono a loro volta senza una casa e sono ospiti dalla figlia con tutte le difficoltà che questo comporta. Ora ci sta scadendo il compromesso con i due anziani che giustamente vogliono seguire le vie legali e noi ci troveremmo in quel caso a dover restituire loro il doppio della caparra. È un’ingiustizia a cui assistiamo impotenti e a cui abbiamo provato a dare risposta anche venendo incontro il più possibile alla famiglia dei nostri inquilini». 

Valotta e il marito si sono infatti rivolti al Comune di Castel Maggiore chiedendo che venisse dato sostegno alla famiglia tunisina, «ma i servizi sociali hanno risposto a mio marito che possono prendere in mano il caso solo quando la famiglia viene buttata fuori casa, il che è paradossale. La famiglia resta nel nostro appartamento, perché quando lo sfratto diventa esecutivo si acquisiscono punteggi per la casa popolare».

La data del primo sfratto era stata fissata il 29 novembre 2024. Ma nulla è successo. Quindi è stata depositata un’altra richiesta di sfratto più di un mese fa. «Ma non si è mosso nulla», denuncia Valotta. Che con il marito e il loro legale è andata in Tribunale a Bologna per cercare un riferimento dell’ufficiale giudiziario che si deve occupare dello sfratto esecutivo. «Non l’abbiamo trovato, ma almeno abbiamo recuperato un contatto». 

Un tentativo disperato che probabilmente porterà al primo accesso nell’appartamento «occupato» il prossimo 1 aprile, «ma a compromesso ormai scaduto — rileva Valotta —, visto che scade il 15 marzo. Quindi ci aspettiamo che la coppia di anziani faccia causa e lo comprendiamo, hanno investito nella casa nuova i risparmi di una vita». 

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Quello di Valotta e del marito è un grido d’aiuto: «È un’ingiustizia assurda quella che stiamo vivendo, solo perché la burocrazia con i suoi tempi biblici non sta dalla parte dei cittadini onesti che pagano, pagano tutto, anche l’aria che respirano per non avere mai nulla in cambio».

Prestito personale

Delibera veloce

 

4 marzo 2025 ( modifica il 4 marzo 2025 | 07:47)

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri