Il 4 marzo 2005 veniva ucciso Calipari. La cronaca di quella drammatica giornata negli ARCHIVI DELL’ANSA – Notizie

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SGRENA: PENTAGONO, SPARI ACCIDENTALI +++ FLASH +++
                                    
SGRENA: PENTAGONO, SPARI ACCIDENTALI          +++ FLASH +++

(ANSA)
SGRENA: PENTAGONO, SPARI ACCIDENTALI          +++ FLASH +++

     DG
04-MAR-05 21:29

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

 

 

                                    
+++ SGRENA: PISANU, CALIPARI MORTO PER PROTEGGERLA +++

”Alla gioia per la liberazione di
Giuliana Sgrena si accompagna purtroppo il grande dolore per la
perdita del dottor Nicola Calipari, valorosissimo funzionario
della Polizia di Stato, che ha sacrificato la propria vita per
liberare e proteggere la nostra connazionale”: e’ quanto dice
il Ministro dell’ Interno, Giuseppe Pisanu. (SEGUE).

     QA
04-MAR-05 21:30

 

 

                                  
SGRENA: 007 UCCISO, ERA DI REGGIO CALABRIA
MADRE E FRATELLO SACERDOTE VIVONO A ROMA

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Nicola Calipari, il funzionario
del Sismi ucciso in Iraq nella fasi della liberazione di
Giuliana Sgrena, era originario di Reggio Calabria, dove
comunque non aveva mai svolto servizio. La madre di Calipari,
vive a Roma, mentre il padre, ex funzionario delle Ferrovie
dello Stato, e’ morto qualche anno fa.
   Un fratello del funzionario del Sismi ucciso, Maurizio, e’ un
sacerdote e vive anch’ egli a Roma.
   In passato Calipari aveva trascorso piu’ volte periodi di
vacanza in Sila, da dove pero’ mancava da un paio d’ anni.
   Calipari a Reggio Calabria aveva frequentato il liceo
classico Tommaso Campanella e, dopo il diploma, si era laureato
in giurisprudenza a Messina.

 

 

: +++ SGRENA: COMANDO USA BAGHDAD, FUOCO SU AUTO A ALTA VELOCITA’ +++
                                    

I militari americani hanno aperto il
fuoco contro un veicolo che ”si stava avvicinando ad un check
point delle forze della Coalizione ad alta velocita”’. E’
quanto afferma il comando americano a Baghdad ricostruendo
l’incidente in cui e’ morto Nicola Calipari. (SEGUE).

     SV GUI
04-MAR-05 22:1

 

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

                                    
SGRENA: CALIPARI GIA’ ALTRE 2 VOLTE VICINO A LIBERAZIONE/ANSA
I RETROSCENA DI UNA TRATTATIVA BASATA SU SOLDI E LE ULTIME FASI
Almeno altre due volte Nicola Calipari
era stato ad un passo dalla liberazione di Giuliana Sgrena.
Oggi, che finalmente c’era riuscito, il funzionario del Sismi e’
stato ucciso proprio mentre cercava di proteggere dal fuoco
‘amico’ l’ostaggio che stava riportando a casa.
   La trattativa con i sequestratori dell’inviata del Manifesto
non e’ stata facile: ”Quando sembrava che si fosse al
traguardo, arrivava l’ennesima doccia fredda. O peggio. Un passo
avanti e due indietro”, racconta oggi uno degli uomini dell’
intelligence che questa vicenda ha seguito fin dal primo
momento.
   Giuliana Sgrena non e’ stata sempre nello stesso posto e non
sempre in mano agli stessi sequestratori, ma non si e’ mai
trattato di terroristi fondamentalisti, intenzionati davvero ad
ucciderla se gli italiani non avessero ritirato le truppe dall’
Iraq: la trattativa, fin dal primo momento, secondo quanto si e’
appreso, si sarebbe mossa soprattutto su un piano economico.
   A tenere in ostaggio la Sgrena, dice la fonte, sono stati
criminali comuni, ex baathisti e uomini dei Servizi segreti di
Saddam. ”Criminali comuni sicuramente quelli che l’hanno
rapita”. Non e’ chiaro, poi, se sia stata ceduta ad altri o se
il gruppo iniziale abbia chiesto l’aiuto di elementi in grado di
gestire un sequestro ‘complesso’. Sta di fatto che sia agli uni
sia agli altri, anche se per motivazioni diverse, sarebbero
stati soprattutto i soldi di un possibile riscatto a fare gola.
Nessuno ovviamente conferma un eventuale pagamento e
probabilmente sara’ questo un aspetto su cui restera’ per sempre
un’ incognita, come per gli altri sequestri.
   Soldi o non soldi, gli uomini del Sismi avevano trovato da
tempo il canale giusto, un mediatore in grado di ‘interloquire’
con il gruppo di rapitori. E’ attraverso questo mediatore che
gli uomini dei Servizi trattavano ed avevano la conferma dell’
esistenza in vita di Giuliana Sgrena. Ma i rapitori,
proabilmente, giocavano anche su piu’ fronti: una registrazione
con la voce della giornalista e’ arrivata nella sede della Croce
rossa italiana a Roma il 25 febbraio, una settimana fa,
attraverso gli stessi canali a Baghdad utilizzati dalla Cri per
i precedenti rapimenti degli italiani
   In ogni caso, Calipari era arrivato almeno altre due volte
vicino alla liberazione. Era gia’ stato a Baghdad in precedenza
per una settimana, convito di riportare a casa l’ostaggio,
mentre a Roma e’ tornato lui a mani vuote. Poi, qualche giorno
fa, la seconda trasferta. Oggi la svolta.
   I rapitori si sono mostrati soddisfatti dell’accordo
raggiunto ed infatti hanno mostrato l’inviata del Manifesto ben
vestita, ben pettinata, in condizioni sicuramente diverse
rispetto a quelle del precedente, drammatico, video. La consegna
nelle mani degli uomini del Sismi e’ avvenuta senza problemi. I
guai, del tutto inaspettatamente, sono arrivati dopo. Calipari e
i suoi, con in mano l’ormai ex ostaggio, sono saliti in auto e
si sono diretti a tutta velocita’ verso l’aeroporto di Baghdad
dopve c’era un volo speciale pronto per il rimpatrio.
   Appena ha potuto, secondo quanto e’ stato possibile
ricostruire, Calipari ha chiamato il direttore del Sismi, il
generale Niccolo’ Pollari, per avvisarlo del successo della
liberazione. Secondo quanto riferito dal premier Berlusconi
anche la stessa Sgrena, dall’auto, ha parlato con Pollari e con
il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.
”Le sue parole sono state: ‘Vittoria, vittoria, grazie”’, ha
detto Berlusconi. Immediatamente avvertito anche il presidente
Ciampi, che si e’ subito felicitato per la liberazione.
   Da Palazzo Chigi e’ stato avvertito Pier Scolari, il compagno
della Sgrena, e il direttore del Manifesto, Gabriele Polo, che
si sono entrambi precipitati a Piazza Colonna. Erano tutti nella
stanza di Gianni Letta, quando e’ giunta la seconda telefonata,
circa 15 minuti dopo la prima. Dalla stessa auto coinvolta nello
scontro a fuoco uno degli agenti feriti ha riferito in diretta a
Pollari quello che stava accadendo. Calipari ha coperto con il
corpo la Sgrena ed e’ morto. I feriti sono stati portati nell’
ospedale militare americano. Gli Usa si rammaricano per l’
accaduto, su cui hanno aperto un’inchiesta. Dicono che hanno
sparato verso la vettura perche’ procedeva ”ad alta velocita’
”, dopo aver fatto ”segnali con le mani e con le braccia” per
intimare alla vettura di rallentare e poi di aver anche sparato
in aria e fatto segnali luminosi.
   Chi conosceva bene Calipari e gli altri agenti sottolinea,
pero’, che mai avrebbero fatto imprudenze, soprattutto arrivati
a quel punto. Pier Scolari afferma che contro l’auto sono stati
sparati ”300-400 colpi”. Sempre Scolari ricorda Calipari come
”un uomo straordinario. Conoscendolo ho avuto la certezza che
Giuliana sarebbe tornata a casa”.

     SV GUI
04-MAR-05 23:27

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



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