I premi della Guida Michelin Portogallo
Qualunque sia la nazione nella quale si troverà il palcoscenico, quello sul quale saliranno gli chef nominati dalla Guida Michelin a vario titolo sarà sempre il più emozionante per loro (e spesso anche per chi come noi si trova a raccontarlo da spettatore interessato). Non fa eccezione il Portogallo, alla sua seconda edizione da quando la guida ha abbandonato il tandem con la Spagna e creato una realtà specifica per questo meraviglioso paese. Lo spettacolo è andato in scena il 25 febbraio, in una sede di grande fascino come il Centro de Congressos da Alfândega, quella che un tempo era stata la dogana dalla quale passava il vino di Porto per viaggiare verso l’oceano e le sue destinazioni.
Come ogni cerimonia di Michelin si è trattato di novità, illusioni, aspettative confermate o meno. La situazione, per una gastronomia in crescita, è ancora in transizione: per le tre stelle si dovrà ancora aspettare, non sono arrivate assegnazioni di nuovi due stelle che rimangono a quota 8, a un ristorante soltanto è andata la stella verde (Encanto a Lisbona); otto le nuove stelle, che portano a 38 il numero complessivo, 5 nuovi Bib Gourmand e 35 nuovi ristoranti raccomandati (ora in tutto 116). I due stelle restano Alma e Belcanto (Lisbona), Antiqvvm (Porto), Casa de Chá da Boa Nova (Leça da Palmeira), Il Gallo d’Oro (Funchal), Ocean (Porches), The Yeatman (Vila Nova de Gaia), e Vila Joya (Albufeira).
Le novità più interessanti arrivano dalle stelle assegnate per la prima volta a due cuoche donne: accolte sul palco da vere e proprie ovazioni sia Marlene di Marlene Vieira a Lisbona, sia Rita Magro di Blind a Porto. Quest’ultima è salita sul palco con Vítor Matos, chef del bistellato Antiqvvm che con l’ulteriore nuova stella conquistata da Oculto a Vila do Conde insieme a Hugo Rocha diventa il cuoco più premiato da Michelin in Portogallo.
Meritatissima (ci avevamo pranzato meravigliosamente bene poche ore prima) la stella assegnata al ristorante Vinha di Vila Nova de Gaia all’interno dello splendido Vinha Boutique Hotel, con il tandem formato da Jonathan Seiller ed Henrique Sá Pessoa. Le altre stelle singole sono andate ad Arkhe di João Ricardo Alves a Lisbona con la sua cucina vegetariana; ancora nella capitale al Grenache di un commosso fino alle lacrime Philippe Gelfi e a YŌSO con la cucina kaiseki di Habner Gomes. Infine, al Palatial di Braga. Tra i premi speciali vale la pena citare quello assegnato come giovane chef dell’anno a José Diogo Costa, di William a Funchal, Madeira.
Abbiamo poi avuto modo di fare qualche domanda a Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida Michelin, iniziando da quello che secondo lui è stato l’impatto sulla comunità locale portoghese: pubblico, chef e istituzioni: “Come avete potuto vedere stasera durante il Gala, questa seconda cerimonia dedicata esclusivamente al Portogallo è stata una serata di incontro e celebrazione. Ha permesso di unire l’intera comunità culinaria di una destinazione gastronomica in crescita, di celebrare la sua singolarità e di mettere in risalto i suoi nuovi talenti. Molto seguita dalla comunità dei ristoratori, questa cerimonia permette di creare fermento sui media e sui social media e quindi promuovere il Portogallo come una distinta destinazione gastronomica. Infine, siamo molto grati per il crescente supporto che riceviamo, anche dai nostri partner pubblici e privati il cui impegno nel valorizzare il Portogallo è fondamentale in questa dinamica”.
Per quel che concerne la richiesta di descrivere la realtà gastronomica portoghese dal punto di vista di Michelin, Poullennec ci ha risposto: “Con non meno di 8 nuovi ristoranti con una stella, 5 nuovi Bib Gourmand, 35 nuovi locali consigliati e 8 ristoranti con due stelle che hanno confermato il loro status nel 2025, la selezione di quest’anno non solo mostra come la scena culinaria portoghese rimanga altamente qualitativa e attraente: illustra chiaramente l’elevazione progressiva e continua del suo standard. Infatti, in soli 8 anni, il numero di ristoranti stellati in tutto il paese è più che raddoppiato, passando da 21 locali a 46 premiati. Rispetto allo scorso anno, che ha visto l’attribuzione di una stella a 4 ristoranti, la stessa attribuzione di quest’anno a 8 locali è assolutamente notevole. Quando si tratta di tendenze alimentari, gli ispettori sono stati lieti di riscontrare sia sapori internazionali (soprattutto al sud) sia il patrimonio locale (molto di più al nord) difesi con coraggio sia da chef di fama internazionale, sia da giovani talenti locali. Questa selezione, infine incoraggia i nostri ispettori a credere che il Portogallo stia vivendo un periodo di grande attività e il nostro team non vede l’ora di sperimentare quale sarà la sua evoluzione nei prossimi anni.”
Abbiamo chiesto al direttore internazionale di parlarci anche di quelle che saranno le principali novità a livello mondiale per Michelin e se ci saranno nuovi paesi da raccontare: “Più che mai, la Guida Michelin sta perseguendo la sua missione di scoprire e mettere in evidenza per i buongustai esperti e i buongustai locali il meglio delle destinazioni gastronomiche più affascinanti. E la Guida non solo ribadisce questo impegno nelle destinazioni già coperte e mature, ma anche in quelle emergenti che aggiunge costantemente al suo nuovo portafoglio, come le province di Quebec, Filippine, Fujian e Jiangsu, ecc. Mentre la Guida rimane fedele ai suoi valori fondamentali, valuta anche i suoi tempi, innovando per fornire ai suoi utenti i servizi più pertinenti: un’app internazionale gratuita su cui i viaggiatori possono trovare tutti i suoi consigli, un sito web e social media dove alimenta con ricchi contenuti editoriali una comunità di oltre 70 milioni di lettori e follower e una nuovissima selezione di hotel che si unisce a una piattaforma di prenotazione fluida per soggiorni eccezionali. Infine, la Guida incoraggia anche le transizioni virtuose del settore, evidenziando con i suoi ristoranti stella verde attivamente impegnati in una vera transizione gastronomica, o affrontando progressivamente alcune questioni sociali attraverso le sue pubblicazioni“.
Non potevamo, alla fine, non chiedere anche un commento sulle novità relative al mondo degli hotel: “Nel 2024, abbiamo iniziato a distribuire le Chiavi Michelin in oltre 10 destinazioni turistiche chiave come Francia, Italia, Spagna, Messico, Thailandia o Giappone. Naturalmente, puntiamo a distribuire le Chiavi a livello globale, per evidenziare, all’interno della nostra già ampia selezione di hotel, le proprietà che offrono i soggiorni più eccezionali. Se ad oggi non possiamo condividere ulteriori dettagli sulla tempistica esatta, il Portogallo e i suoi numerosi hotel straordinari faranno ovviamente parte della nostra prossima tabella di marcia.”
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